venerdì 19 marzo 2021

 “Babbo-Natale”

 

 

La profana tragedia di un adolescente carinese

 

 

 

                              

 

 

 

di Russo Luca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                          

"La morte è una condizione della vita e noi non dobbiamo pensare ad essa con timore,anzi dobbiamo disinteressarcene,cosi' quando arrivera' sentiremo meno dolore"

"Natale,sei l'orgoglio ra famigghia,to matri e to patri hanno a essiri soddisfatti"

"Si,siamo molto fieri di Natale,è un ragazzo intelligente ed ha tanta voglia di studiare,per fortuna"

"Bravo,bravo tieni Natale ti arregalo queste 50.000 lire e ti poi accattare chiddo chi voi"

"Grazie zia,fra una settimana inizia la scuola,posso comprarmi qualcosa che ancora mi serve" 

"Grazie zia,davvero non dovevi.Ora andiamo che dobbiamo andare a fare la spesa"

L'inizio della scuola è prossimo e Natale deve frequentare gia' il 3° liceo.

Ancora oggi i suoi genitori si meravigliano di come il tempo sia passato cosi' velocemente ed il loro piccolino,tanto atteso e tanto desiderato,sia gia' uomo.

"Natale mi raccomando,se uscite prima non andare passiando strada strada....vieni a casa"

"Ok mamma,tranquilla...poi vedo quello che facciamo.Non ti preoccupare"

I genitori si fidano di Natale ma il loro amore è smisurato e allo stesso modo la loro apprensione.

Ma provano in tutti i modi di non darlo a vedere per non influenzare il carattere del figlio e per non intromettersi nella sua crescita.

Specialmente ora che Natale è gia' nel pieno dell'adolescenza,quella fase di passaggio tra ragazzino ed uomo.

"Ciao Alberto..."

"Ciao Natale,stavolta il banco migliore lo scegliamo noi...siamo i primi.Ci tocca per diritto...oppure ce lo prendiamo per a mafia e malantrineria!"

"Ma Albe' ogni anno la stessa storia,poi magari la prof ci cambia come l'anno scorso...ma un ti siddia??"

"No tranquillo,non ci cambiano...ora siamo di meno...e poi....fai fare a me,muto a cu canusci u juocu!"

"Se arrivo' u boss dei banchi,vabbe' fai tu...basta che non mi fai mettere a correre....Sbrigatela tu!"

Primo giorno e davanti al Liceo Scientifico di Carini iniziano a riunirsi facce brufolose ed ancora addormentate.

Alcuni non vedono l'ora di entrare,in pole position,gia' dalle sette e un quarto e quasi tutti non vogliono proprio entrare,gia' dall'ultimo giorno di scuola dell'anno passato.

"Oh Ismaele..apposto?...di primammattina ca sigaretta!Ma come fai?"

"Iu sugnu masculo,tu no!Apposto?"

"Si bene...mi fa disperare Alberto ca pi forza deve fare la corsa per la conquista del banco"

"Ismae' diglielo tu che è importante,lo fai solo una mattina lo sforzo ma almeno hai il banco che vuoi tu"

"Hai ragione...prendilo che ci sediamo insieme"

"No,no aspè ci sono io...è importante prendere il posto oggi.Eh..."

"Buu cu va accapisci è bravo...mi fumo na sigaretta..."

Suonata la prima campanella dell'anno scolastico 98/99 Alberto e Natale con la faccia da sperti entrano cercando disperatamente la loro classe.

Corrono per il corridoio a sinistra e poi a destra ed ancora sopra a destra e sinistra"

"Albe' Albe' qua è...amuni' veloce..."

"Eccolo è lui,tutto solo soletto infondo...tesoro eccoci qua.Apposto!" - "Occupalo tu che io vado a svuotare il pappagallo..."

"Ok...vabbè io mi metto a destra o sinistra?"

"Tu ti mietti nta n'autru bancu ntantu....poi quale minkia di lato vuoi ti pigghi!"

"Scusa ma chi sei....che significa sta storia..."

"Puru parri cosa nutuli...levati ca ti scafazzo..."

 E con il palmo della mano aperta e la lingua tra i denti Antonello alza il braccio come a sferrare uno schiaffo.

Natale sentendosi minacciato e seppur impaurito tanto da balbettare,istintivamente e senza pensarci fa cio' che non avrebbe mai voluto fare.

Come a proteggersi dall'imminente schiaffo allontana spingendo Antonello.

Le narici si allargano,le ciglia si aggrottano su quegli occhi vitrei ed Antonello fa partire na timpulata che si ferma e schiocca sul collo e su mezza faccia di Natale.

"Pezzi i merda inutile!Io ti massacro,ti sminnittio a pizzuddicchia!....tu un maa tuccari...ora t'ammazzu ravanzi a tutti!"

La classe si è gia' riempita di ragazze ed Alberto appena arrivato guardava bloccato ed impotente la scena.

Natale piangeva nervosamente con la mano sinistra pressata sul collo e l'altra appoggiata a terra e mentre Antonello si stava per scagliare su di lui,Natale gli lancio' un urlo contro.

"Sei un delinquente da galera!”

 E con scarsa forza spinge una sedia contro quel delinquente.

Antonello la ferma graffiandosi la mano e prima che potesse inveire Ismaele riesce a fermarlo.

Stranamente dopo averlo guardato attentamente Antonello non reagisce contro di lui.

Ismaele è un ragazzo alto e forzuto ma tanto mite e schivo,conosce Antonello fin da piccolo,la sua storia e la sua famiglia,poichè entrambi abitano nel Centro storico di Carini.

"Antone' attienta a mia lassalu iri,sta arrivando a professoressa e poi u viri comu si misi a fari,pari ca u scannasti.Un consiglio,evita di fare casini u primo juornu"

"Ma tantu u vegnu a scannu...lassami iri e tu un ti mmiscari"

"Antone' statti calmo cca dintra...tu u sai ca iu t'arrispettu ma viri ca un mi scantu ri tia. Evitamo problemi e stamu tutti tranquilli e in pace!"

"Alzati coglione"

Ismaele si mise fronte con fronte con Natale ed a bassa voce gli disse:

"a finisci ri chianciri,ca chiddu va circannu chistu...un fari u picciriddu minchia!!"

E mollandolo : "vatti a dare na sciacquata in bagno".

E subito,mentre Natale esce nel corridoio Ismaele lancia un occhiataccia di controllo ed ammonimento ad Antonello che avrebbe voluto seguire Natale.

Mentre Natale usciva entrava la professoressa di Italiano che non si accorgeva di nulla.

Antonello con la sua brutta fama in paese ed il suo fare violento avrebbe,di la' a poche settimane,intimorito tutta la classe e danneggiato chiunque nella scuola avesse osato contrariarlo o addirittura guardarlo.

Di diritto aveva assunto il controllo della classe e sicuramente sarebbe riuscito ad assoggettare altri ragazzi nella scuola.

Appunto perchè metteva soggezione solo a vederlo lasciava il dubbio a chi non lo conosceva se potesse essere davvero pericoloso scontrarsi con lui o meno.

Quindi nel dubbio meglio evitarlo.

Ti guardava con quegli occhi verdi intensi che su quella sua faccia scura,dai lineamenti duri e scavati,incuteva paura.

La classe nel quale Antonello spadroneggiava non è che la 3° C del Liceo Scientifico di Carini.

Ragazzi di sedici anni.

La classe è composta da dodici femmine e tre maschi soltanto.

"Ma che minchia facevi davanti la porta,perchè non li spartivi che quello lo sminchiava se non entravo io!"

"Io avevo paura,quello mi sembra troppo pericoloso"

"Alberto anno nuovo stesse abitudini.Silenzio.Hai sempre voglia di socializzare"

"Scusi professoressa,non c'eravamo ancora salutatati"

"....ma vaffanculoo...."

"Ismaele!"

"Scusi,io l'ho proprio salutato adesso,professoressa"

Bussano alla porta ed entra Natale.

"Alla buon ora Natale!Hai visto l'orologio...iniziamo bene il primo giorno"

"No...prof...io ero gia' in classe prima che suonava la campanella...sono dovuto andare urgentemente in bagno..."

"Si si mal di scuola!...ma che hai sul collo..??"

"No.....niente...avevo sonno e sono rimasto appoggiato sulla mano.Eh eh mi saro' addormentato..."

"Vai al banco e non ti addormentare qui"

Natale andava al banco,l'ultimo che Alberto aveva trovato libero,tra le risate fini delle ragazze che avevano assistito a quella che per loro era solo una penosa e semplice baruffa da maschi dove Natale aveva fatto solo una brutta figura.

Invece Natale sapeva che non era una stupida baruffa tra maschi e non lo preoccupava certo la brutta figura,il suo timore era piu' serio ed anzi temeva per la sua integrita' fisica.

Sapeva che quell'Antonello,che lui non conosceva,puo' fargli seriamente male da mandarlo all'ospedale.

Nei suoi occhi aveva intravisto una furia da bestia selvaggia,quella che credeva potesse esserci in uomo che fosse un vero criminale da galera.

La paura lo assali' anche se cerco' di non darlo a vedere perchè si sa che le bestie fiutano la paura e lui voleva evitare il piu' possibile Antonello.

"Apposto??Come ti senti....ti è uscito sangue?"

"No,apposto Abè"

L'ora passo' tranquillamente senza dover aprire quaderni e prendere penne.

La professoressa ebbe il piacere di conoscere i nuovi alunni tra cui Antonello.

Quest'ultimo in un italiano stentato fece una striminzita presentazione con superficialita' ed arroganza.

Dalla faccia della prof si capiva che anche lei voleva averci a che fare il meno possibile.

Al cambio dell'ora Antonello si alzo' con uno slancio che sembrava indirizzato al banco di Natale ma l'entrata del prof di matematica gli fece fare retromarcia.

Quel suo sguardo da bestia selvaggia ti bucava il cervello.

Ormai Natale era sconvolto dalla paura.

Ismaele lo guardo' fisso e quasi sembrava gli parlasse telepaticamente.

"Scusi professore,posso andare in bagno,non mi sento bene"

"Natale vai,cominciamo gia' il primo giorno a farci le passiate scuola scuola?Vai vai...."

Natale ando' spedito in segreteria per chiamare la madre al telefono.

Avrebbe detto che stava male e sua madre sarebbe corsa a prenderlo.

Era l'unica soluzione per salvare la pelle.

 - e domani??Ci riflettero’,al sicuro,nella mia stanza -

"Buongiorno,signora Mannino posso telefonare a mia madre che sto male?Ho troppo dolore di pancia,non so cosa mi ha fatto male.Sto impazzendo..."

"Va bene,tranquillo.Vieni...tiè telefona..."

"........pronto,mamma...apposto apposto......fammi parlare,ascolta ho mal di pancia..devo andare in....in bagno,ed il dolore comunque non mi passa.Mi vieni a prendere per favore?........lo so che usciamo prima ma non resisto.Per favore,vieni??!Ok,ciao mamma"

"Grazie...ehm,non aveva capito bene,grazie.Oh che malee!"

Tornato in classe,per pochi secondi incrocio' gli occhi di Antonello,il quale sembro' indispettito da questa liberta' di Natale.

 - ha osato alzare gli occhi alla mia altezza e guardarmi! –

Natale forse lo guardo' per riconfermare quel pericolo e giustificare di aver scomodato sua madre,capii che fece davvero bene.

Ed anche la paura che aveva provato era pienamente giustificata.

"Si avanti!" - "Mi dica signor Palizzolo..."

"Scusi profissore,c'è la mamma di Natale,deve prelevare il ragazzo"

"Siamo al bancomat?"

"Scusi??"

"No niente...Palizzolo.Il ragazzo sta arrivando.Grazie" -"Natale,tutto apposto?"

"Professore sono un po' indisposto"

"Spero per te che tu non lo sia una volta al mese"

Natale usciva mentre tutti ridevano ma solo uno si mordeva rabbioso la lingua.

Ad Antonello era sfuggita la sua preda.

"Natale,a mamma,che hai?Che ti senti?"

"Niente ma' mal di pancia forte...a casa mi prendo un po' d'acqua calda con alloro e mi riposo"

"...e accussi' passa u mal di pancia gravissimo!"

Nella sua camera Natale tiro' un sospiro di sollievo e finalmente si senti' fuori pericolo.

Ma dopo aver fissato per qualche minuto il soffitto si presento' con calma e pace una domanda scontata

 -e domani come minchia faccio?Quello ce l'ha con me! -

Ecco che il mal di pancia era tornato e lo faceva soffrire tanto e sudare freddo.

- ma infondo Antonello è solo un ragazzo come me,forse basta reagire con la stessa grinta e forza e poi........vabbe' minchiate...... mi posso ritirare a vita dalla scuola........infondo un lavoro si trova.........infondo mio padre ha la licenza media....ma no.....l'idea è assurda -

Una soluzione troppo drastica.

Cancello' ogni stupidaggine e si concentro su una soluzione logica e razionale.

- potrei forse confidarmi con la prof di Italiano che sicuramente con un dolce buffetto mi avrebbe rassicurato dicendo che avrebbe raccomandato lei ad Antonello di non litigare con il compagno. Antonello con la faccia da bravo sarebbe caduto dalle nuvole mentre dolcemente la prof lo accarezzava e poi mi avrebbe tritato e macinato sul serio con le sue mani.-

Sarebbe stata morte certa.

 - no....non ci sono soluzioni! - 

L'angoscia avvolse Natale e non lo fece nemmeno mangiare.

Gli serviva aria e distrazione,sarebbe andato al solito ritrovo con gli amici in Via Rossini.

"Signora c'è Bernardo?" 

"Ou,che è?Ora scendo....finisco la partita e scendo..."

"No subito....jeccala sta Nintendo!Non mi fare stare qui solo" Ormai temeva che Antonello potesse spuntare da ogni angolo.

"Mii camurria!Scendo!"

La Via Rossini si trova nella parte bassa di Carini e salvo transitare dal Corso principale Antonello non aveva nessun interesse a scendere fin laggiu'.

"No....lascia la porta aperta....chi cci talii??......tanto cosi' !!......non si puo??......prendi freddo al contrario??"

Dopo un poco cominciarono ad arrivare gli altri sfaccendati,Angelo con la sua camminata molleggiante e la faccia da marocchino,Germano con la sua camminata dondolante e peli e capelli anche dentro al naso ed infine anche Alberto tondo come un uovo e la faccia brufolosa.

Bernardo invece era due ossa messe all'impiedi ed era stato ribattezzato Aceto.

Infatti era forte come l'aceto e per fortuna non per l'odore.

Dopo aver confidato il dramma agli amici con Alberto che confermava ed aggiungeva sue considerazioni,Natale si aspettava consigli e rassicurazioni ma invece gli amici lo etichettarono come debole e quindi lo presero anche per il culo,senza capire realmente la gravita' del dramma che Natale sta vivendo.

Anche loro si sarebbero cacati addosso al posto suo.

Ma certo dall'altra parte del problema potevano facilmente infierire prendendolo in giro.

"Ma davvero ragazzi,questo è un tipo pericoloso e mica babbia,dice vero!"

"Ma finiscila e che puo' fare?Se,cosi' si fa buttare fuori dalla scuola!...Basta che tu fai la voce grossa e gli fai vedere che non hai paura!"

"Angelo questo se lo guardi in faccia fa scantare e sono convinto è capace di tutto!E' un elemento da galera!"

"Magari te la sei cercata tu...chissa' che gli hai risposto..."

"Germano io manco l'ho schifiato proprio!"

"Antonello!!Antonello!! Vieni c'è Natale che ti vuole parlare...si sta facendo la cacca addosso dalla paura!"

"Oh finiscila!Magari quello passa di qua o qualcuno glielo racconta!"

"Ciao Antonello!E' la'.......guarda!"

"Smettetela!"

"Amuni' ci va parlo io con Antonello cosi non ti fa la bua.....dai andiamo!

"Ma andate a cacare!Me ne vado!"

"Vai...corri a casa....tranquillo diciamo noi ad Antonello dove abiti!"

Natale non capiva perchè i suoi amici fossero improvvisamente insensibili e per niente solidali,infondo non era una situazione da nulla.

 -belli amici!-

Questa è un eta' di incertezze ed instabilita' di idee e concetti,alcune cose vengono sopravvalutate ed altre sottovalutate,anche cambiando idea da un giorno all'altro.

Si cerca sicurezza nel gruppo ma soprattutto si cerca di primeggiare nel gruppo apparendo di volta in volta piu' forte e piu' sicuro caratterialmente.

E la storia di Natale fu il pretesto per rafforzare la figura degli amici a discapito di Natale.

Tutti si pavoneggiavano come sicuri e molto maschi snobbando le vicende accadute a Natale.

Quanto si è banali e superficiali a quest'eta'!E’ l’adolescenza.

Natale sprofondo' davvero nello sconforto piu' totale,il mondo gli stava crollando addosso e nessuno capiva o voleva aiutarlo.

Appunto a quest'eta' molte cose appaiono deformate dai sentimenti,dal carattere ancora instabile e per niente delineato e Natale non riusciva a capire perchè accadesse tutto questo.

Prima quel delinquente di Antonello,poi gli amici piu' cari che lo prendono in giro.

Credeva che da quel momento in poi il mondo ce l'avesse con lui!

E per completare la giornata con la mazzata di grazia il suo animo veniva fatto a pezzi dall'ultimo suo cruccio ma il primo in ordine di importanza : Floriana.

Eccola li' che gli viene in contro mentre lui fugge come un bambino in lacrime verso casa.

Stesso momento e stesso marciapiede.

- asciuga velocemente il viso e fai una faccia spensierata! -

Floriana è l'ultima ragazza della quale Natale è caduto perdutamente innamorato,un amore platonico ed alto da letteratura o da poesia.

Floriana è divenuta la sua musa e la perfezione tra le donne,è un angelo bellissimo ai suoi occhi.

Gli amici non vedevano affatto tutto questo e non capivano cosa ci trovasse in lei Natale.

Potevano accettare magari che fosse piacevole e carina a modo suo ma non vedevano certo di buon occhio che fosse di famiglie basse e poco aggraziate,cosa oggettiva e pubblica nelle considerazioni dei carinesi.

Diciamo che con Natale,Floriana non ci azzeccava niente!

Floriana ha quindici anni e dopo aver terminato a Luglio la 3° media,ha iniziato a lavorare alla Salumeria in Via Rossini.

Mai Natale aveva frequentato cosi' assiduamente la Salumeria e durante l'estate era riuscito a presentarsi ed instaurare una leggera e distaccata confidenza.

Pochi secondi di conversazione di tanto in tanto,ma a lui bastavano per aumentare sempre piu' l'amore per quella ragazza e tutte le sue celestiali qualita' e bellezze.

"Ciao Floriana,che coincidenza....allora le cose belle accadono ogni tanto..."

"Ciao...chi boi riri?"

"Ehm...cioè...che è una cosa bella averti incontrato..."

"ok"

"Vai al lavoro...?"

"Certo,per forza...è pure tardo......Ma hai pianto,hai l'occhi tutti russi"

"No....io piangere!Allergico....sono allergico....alla polvere....delle strade!"

"Delle strade..??Vabbe' devo andare....ciao!"

"Ciao spero di rivederti presto...."

"........."

Gia' Floriana si era voltata e pensava che fra poco doveva iniziare a lavorare.

- ecco mancava solo questa figura di merda ed inutile conversazione come ciliegina su una torta di.....merda! -

Se solo Floriana fosse stata la sua ragazza il mondo sarebbe diventato per magia migliore e lui sarebbe stato l'uomo piu' forte e sicuro del mondo.

- perchè lei non capisce che sono innamorato di lei?Devo dirglielo!Ma non adesso... -

Quella sera fu tremenda e Natale non dormi',si sentiva come un condannato a morte che l'indomani sarebbe stato impiccato.

Si diresse a scuola rassegnato e con una strana serenita',ormai non aveva piu' niente da perdere,sapeva gia' qual'era il suo destino.

"Ciao Natale....tutto apposto?Ieri ti sei offeso?Io poi gliel'ho spiegato....non ti dovevi arrabbiare.Loro scherzavano..."

"Se vabbe'.....bello scherzo Albè!"

La prof di Italiano era gia' entrata in classe ed Antonello non c'era.

La prof dopo aver salutato comincio' a fare l'appello ed Antonello non c'era.

- Sicuramente non avrebbe piu' frequentato il Liceo,infondo per lui è solo una perdita di tempo.Si...sicuramente sara' cosi'! -

"Bongiorno,scusi il ritaddo....mi ha finito la benzina nello Zip"

"Mi è finita la benzina...."

"Puri a lei profissoressa?"

"No!Lascia stare vai al banco e vieni in orario..."

Tutta la classe rise e lo sguardo infastidito di Antonello cerco' e brucio' il sorriso di Natale.

La sentenza quel giorno era gia' emessa e confermata!

Natale prego' con lo sguardo fisso sul quaderno,sempre sulla stessa pagina,per tutta l'ora.

Al suono della campanella ormai Natale era pronto al supplizio e con aria rassegnata vide che Antonello si era alzato dalla sedia.

Natale lo attendeva.

Ma la prof ricordo' che le sue erano due ore poichè Matematica era stata spostata alla terza ora e mancava Inglese.

Un sospiro di sollievo.

Ma un miracolo o forse uno scherzo del destino volle che la prof dicesse :

"Ragazzi quest'anno due volte alla settimana proveremo ed attueremo un laboratorio di letteratura italiana,infatti ho portato delle fotocopie con vari autori,le quali saranno assegnate a dei gruppi di studio composti da tre persone.Questo gruppo seguira' per tutto l'anno la vita e le opere di un autore,spiegandone di volta in volta il suo pensiero e l'influenza delle opere nel contesto storico."

Tutti guardarono con faccia storta come lei avesse parlato in turco.

Inizio' ad elencare i gruppi di studio consegnando di volta in volta le copie dell'autore assegnato.

"il gruppo 5 studiera' Dante,ecco i fogli Elisea.....Antonello....ehm....Natale.Ecco!"

 La prof guardo' Natale con sguardo soddisfatto e dolce.

- La tontolona non capisce! -

Un tuono scosse l'animo di Natale che tramorti’ dai piedi ai capelli mentre Ismaele ed Alberto lo guardavano increduli.

- Il destino ce l'ha proprio con me! -

Elisea sorrideva soddisfatta,le piaceva studiare tutto,infondo era la piu' brava della classe.

Invece la faccia di Antonello era un misto di incredulita' e nervosismo.

"Dai ragazzi formate i gruppi cosi' iniziate a leggere le fotocopie ed organizzare il gruppo di studio.Magari potete studiare insieme anche a casa"

"Professoressa io vivo a Cinisi e non riesco proprio a venire a Carini.........ho tanto da studiare poi...."

"Tranquilla Elisea tu sei molto brava,lo so,puoi studiare benissimo da sola e poi confrontarti con Antonello e Natale che quindi studieranno insieme qualche pomeriggio"

Adesso un temporale con uragani e maree investi in pieno Natale trascinandolo nell'imbarazzo di un assurdita' che quella allallata della prof aveva creato.

"Profissoressa io non posso perche'....."

"Antonello pensa che questo lavoro influenzera' molto il tuo voto finale....."

"va bene..."

In un clima surreale i tre del gruppo si misero intorno ad un banco e nell'incredulita' generale Antonello e Natale erano fianco a fianco.

Natale sentiva questa presenza selvaggia che emanava un calore radioattivo,lo sentiva rantolare come un tigre furiosa,lo aveva accanto e percepiva tutta la pericolosita' selvaggia.

"Ti pari a tia ca cancia,tu l'hai sarbati pezzi i babbu"

La bestia seppur a denti stretti ringhiava ma pur avendo la preda accanto non poteva piu' mordere.

Questo fu stranamente una specie di miracolo del quale Natale doveva essere grato a quella allallata della prof di Italiano.

Durante quell'ora Elisea e Natale parlarono e resero anche partecipe Antonello il quale interagi' con grugniti e vari “ ok-ok “

Era gia' un primordiale dialogo per cercare una tregua o addirittura la pace.

Finalmente arrivo' l'uscita e visto che erano le undici e un quarto molti ragazzi si fermavano davanti scuola per chiacchierare.

Natale ed Alberto si avvicinarono ad un gruppo di ragazzi tra cui Germano e Pietro della 2° classe.

Mentre scherzavano e parlavano spunto' felino Antonello il quale punto' come un falco Natale e gli poggio' due dolci scoccedicollo.

"Pezzi i babbu,apposto?! Non è ca ti pari ca avemu sturiari veru insemula??Babbo-Natale!"

E poggiandogli una dolce carezza sulla guancia che risuono' come una frusta lo saluto'.

Tutti guardarono Natale a bocca ed occhi aperti per poi scompisciarsi dalle risate.

Cosi' Natale si senti' ricoperto e bagnato di ridicolo anche con tutto l'istituto.

La cosa era molto fastidiosa,anche ragazzini piu' piccoli di lui lo deridevano e si pavoneggiavano,infierendo su Natale,di essere piu' maschi e coraggiosi di Natale.

- Insopportabile! -

Ma ormai ogni tentativo di protesta o di autorita' di Natale davanti ai ragazzini o ad altri del Liceo era come raccontare una barzelletta a degli ubriachi.

Il Liceo in poche ore conobbe la sottomissione ad Antonello di Babbo-Natale.

Le settimane passavano ed ormai la scuola aveva preso un corso regolare con le sue cinque ore ed i compiti a casa.

Natale si divideva tra la scuola,i compiti ed il raduno in Via Rossini con gli amici.

Ma piu' il tempo passava e piu' il clima intorno a Natale diventava duro ed impervio,Natale credeva di essere entrato in un labirinto senza uscita,la presenza aggressiva di Antonello lo angosciava,infatti non mancavano mai pressioni psicologiche su Natale e brutte figure con scocciedicollo  e ravvicinamenti fisici poco pacifici davanti a tutti nei corridoi e nell'atrio della scuola.(testatine,ginocchiate,spallate).

La mossa preferita di Antonello alla sua preda era quella della finta boffa con un successivo movimento del ventre e del piede accompagnato da un Pss!

Che aveva l’impressione di dargli una soddisfazione vuota ed inutile.

Molti ragazzi della scuola temendolo e capendo di non poterlo fronteggiare se lo fecero amico sottostando a lui e compiacendolo in ogni modo.

Alla ricreazione era solito crearsi,nel campetto di calcio-pallavolo all'esterno,un gruppetto di ragazzi sghignazzanti.

I leccaculo di Antonello come uomini navigati e mezzi malandrini stavano con i loro ray-ban appoggiati alla ringhiera e le loro sigarette svolazzavano nell'aria,come fossero dei direttori d'orchestra,a disegnare le loro imprese o le loro spertizze.

Natale cercava sempre di evitare il gruppo cambiando strada.

Quel giorno il gruppetto era proprio accanto alla Tipo del sig. Padalini che vendeva rosticceria davanti la ringhiera,Natale rientro' e di corsa prese il corridoio verso l'uscita laterale,vide Pietro ed i suoi compagni al centro del campo e li raggiunse con ansia.

"Ciao Pie',ciao ragazzi.....apposto? Senti...."

"Ciao...apposto....che fai?..."

".......Pie' mi devi fare un favore..."

"Ciao io sono Giosue'....sono il loro nuovo compagno..."

La voce di quel ragazzo gli parve cosi' mite e tranquillizzante e per un attivo diede sollievo alla sua inquietudine quotidiana.

"Piacere Natale......non sei di Carini,vero?"

"No sono di Capaci.....non è lontano per dei nuovi amici...."

"sicuramente.....scusaci un attimo"

Afferro' Pietro per il collo e lo trascino' da parte.

"Pie' per favore tieni 1000 lire....mi prendi un pezzo di pizza??.....io non posso..."

"Cioè....non puoi?"

"Si....eh.....c'è quello.....mi siddia...."

"Ma dici vero che ti scanti....ce l'hai in classe ogni giorno...Ancora..?"

"Non mi scanto ma mi siddia fare questioni e poi è con altri e sicuro mi ncujeta!"

"Vabbè......ma solo oggi......"

Natale osservo' soddisfatto allontanarsi Pietro e svoltare l'angolo ma scomparso Pietro comparve Antonello con tutto il branco appresso e lo puntava con gli occhi da falco e il suo ghigno anticipo' l'imminente cattura di Natale.

Infatti Antonello gli si piazzo' davanti bloccandolo e tutt'intorno gli altri del suo branco scolastico.

"Talè cu ce Babbo-Natale!Eh babbo!"

 E gli poggio' un leggero schiaffetto sulla guancia accompagnato da un morsetto di lingua.

- è stato clemente! -

"Finiscila..."

"Ohu....ma ti pari ca picchi' a profissoressa.....”

 E nel frattempo avanzava contro di lui con la testa un po' bassa e gli occhi in alto che fissavano Natale che indietreggiava con lui

"....ni rissi di sturiari 'nsemula semu amici?!!"

E giu' una prima scoccia di collo e le mani di Natale che provavano senza successo a fermare quelle di Antonello e la sua avanzata.

Sembravano dei tronchi ruvidi e selvaggi ed Antonello un toro indomabile.

"....tutta sta spirtizza ca m'arrispunni unni ti veni?!!.....Babbo-Natale vuoi fari u spertu?Eh pezzi i babbo!"

 E giu' un bello schiaffo sulla faccia tra le risate del gruppo.

"Amuni' mi siddio' ca si sta mittennu a chianciri stu babbo......pii sta vota u fazzu campari"

E giusto per aggiungere il carico,mentre Natale tratteneva le lacrime e con la testa china si copriva la parte sinistra del volto,il gruppetto lo salutava a modo suo,chi con una spintarella e chi con uno sgambetto.

Ormai anche loro lo chiamavano Babbo-Natale.

Natale li guardo' con rabbia e promise a se stesso che almeno loro l'avrebbero pagata.

Pietro lo stava a guardare bloccato con la pizzetta in mano,dei suoi compagni si avvicino' solo Giosuè che lo aveva appena conosciuto.

Lo abbraccio' per le spalle e lo porto' in disparte.

"Natale so che non ci conosciamo ma mi dispiace per quello che succede e stai tranquillo che non è colpa tua.Ma solo che ci sono tanti ragazzi che vivono come animali perchè non sanno cos'è l'affetto delle persone e persino l'affetto della famiglia.Anzi noi dobbiamo compatirli perche' sono sfortunati e cosi' crescendo avranno una vita misera e vuota,e la sprecheranno inutilmente e senza vivere gli affetti che hanno intorno.Una vita donata e gettata senza senso.Saranno inutili come la loro stessa vita."

Natale stava ad ascoltarlo estasiato e consolato mentre era ancora dolorante.

Non gli sembravano affatto luoghi comuni o parole d circostanza erano parole vere.

"Ma rimane il problema che arrecano danno ed in questo caso a te e solo il destino sa cosa potrebbe succedere.Anche io ho subito le angherie di altri antonello nella scuola dell'anno scorso a Partinico e capisco il tuo stato d'animo,le tue paure ed angosce.Per un attimo avevo pensato che era meglio non vivere piuttosto che continuare quella esistenza.Ma il destino ha placato il mio cieco smarrimento e non sono crollato.Adesso sono qui."

"La vita è troppo preziosa per donarla alla morte.Solo il destino puo' togliercela...."

"Tante belle parole le nostre ma io ero arrivato al punto di temere ogni persona e ad avere terrore del tempo che passava.La scuola era diventata un calvario ed il mo supplizio era sotto le mani ed i calci di quegli animali.Ragazzi senza anima che mi avevano puntato solo perchè ero forestiero,di Capaci,ed in piu' per loro ero un figlio di papa' che voleva solo studiare.Che folli colpe mi davano!L'errore piu' grande ma giusto e necessario è stato ribellarmi e quindi mi hanno voluto punire.E' iniziata li' la mia caduta inarrestata dentro il calvario.I miei occhi si erano chiusi e non vedevo piu' il futuro.Perchè sappi che la mente è debole di fronte alle difficolta' della vita,puo' essere preda delle ansie,delle paure e dello sconforto poichè non puo' mai comprendere e capire le vie ed i percorsi dell'anima e cosi' perdi anche il senso della realta.

La mente si perde in se stessa e nello sperduto deserto dei suoi ragionamenti.Ma la vita ti presenta doni e forze che ognuno di noi non conosce ed ho trovato una via di fuga.Ringrazio la vita per il futuro che mi ha fatto rivedere.Non smettere mai di tenere gli occhi aperti,di guardare oltre la sterile vita che ti mostrano ed di ammirare il futuro che vuoi tu."

"Grazie Giosue' "

Ed abbracciandolo commosso trovo' forza e speranza per non abbattersi sotto i colpi di Antonello ed il suo branco.

"Ci vediamo domani Natale,ciao."

Natale guardo' con ammirazione quel ragazzino di seconda mentre si allontanava.

Dentro la scuola aveva trovato un sostegno ed un amico per la vita quotidiana.

L'indomani Natale seppe della morte di Giosue'.

Lo avevano trovato a terra con un arma accanto.

Non si riusci a stabile cosa accadde precisamente.

Giosue' era divenuto un lottatore convinto in questa vita che aveva scoperto ma forse la sua mente cadde sotto il peso della paura e dello sconforto.

Un dolore pungente attraverso' l'anima di Natale e con violenta rabbia bestemmio' contro il destino. - non è giusto tutto questo –

Natale non capiva perchè il destino permettesse che un ragazzo cosi' limpido e buono potesse morire.

- perchè il destino stesso è ingiusto e quindi imperfetto? –

Il dolore dell'anima nasce proprio dalla consapevolezza dell'ingiustizia imperfetta del destino sull'uomo.

E la morte spesso non ha alcun senso e comprensione per la vita che strappa al mondo.

Quella vita era stata uccisa da un destino cieco sul golgota dell'adolescenza.

Natale da quel giorno non chiuse mai gli occhi e quel dolore tornava forte nei momenti di sconforto dandogli forza.

I giorni passavano e Natale riusciva a mantenersi sereno nonostante la presenza di Antonello in classe e provava con coraggio di evitarlo il piu' possibile.

Gli amici della Via Rossini avevano allentato la corda anche se ogni tanto gli prendeva a tutti il sivo.

"Che??.....come sta Antonello?.....ma perchè non gli dici di venirci a trovare?"

"Angelo cerca di finirla"

"Ti pari mali picchi' ti chiama Babbo-Natale??"

"Non mi chiama..."

"Dai poi vuol dire che ci porti i regali sotto l'albero..."

"Piccio' dai ba',voi ci babbiate...ma il discorso è serio...quello è un delinquente..."

"A parte gli scherzi io ho sentito dire che la sua famiglia è ammuntiata per essere pericolosa...cioè il padre non ha avuto trascorsi buoni..un paio di anni al grand'hotel se li è fatti ed i suoi fratelli sono temuti,ne hanno fatto di sciarre...."

"Si vero io mi ricordo che anni fa ci fu una mega sciarra nella piazza di Torretta.....i carinesi sono andati in trasferta la' per sistemare una questione.Ai torrettesi li hanno ruzzoliati scala scala....gliele hanno date.E tra i carinesi c'erano pure i suoi fratelli.Bei tipi insomma....

"Angelo...Germano...a me ste cose non mi interessano....io devo solo evitarlo a prescindere...."

"Auguri!"

"Aceto accompagnami in Salumeria....mi è venuta sete...."

"Mi siddia....Nata'"

"Amuni' camina!!"

La presenza di Bernardo gli dava sicurezza e guardandolo in faccia riusciva a caricarsi di autostima per affrontare l'imbarazzante incontro con la sua principessa.

Floriana era li' accanto al banco frigo chinata a scartare degli scatoli,gia' da lontano Natale fu estasiato dal suo corpo che a lui sembrava celestiale ed aggraziato nonostante fosse due ossa additta o poco piu'.

Ma lui la vedeva come Afrodite stessa.

Il cuore gli sobbalzava in gola e come una litania del rosario ripassava le parole dell'ipotetica scena dell'incontro.

"Ci vediamo fuori...."

"Dici che volevi compagnia....picchi' mi facisti trasiri allora?"

Spingendolo per il braccio "E vatinni!"

Delicatamente si avvicino' a quella farfalla di Floriana.

Lei,mentre con l'avambraccio si asciugava il sudore dalla fronte,si giro' e lo vide.

"Ciao Floriana....come va?"

"Male sugnu stanca e tutta surata...."

"Vuoi aiuto?Ma perchè ti fanno fare sti lavori pesanti?"

"Forse perchè è chistu u travagghiu?No la scia stare........Ma non è che tu ci stai provando?Che ti piaccio?"

Natale si accese di calore per l'imbarazzo,non si aspettava questa domanda diretta come un pugno ma aveva pochi secondi per cogliere l'occasione di dichiarasi e non tramutarla in una brutta figura che franava su di lei coprendo ogni speranza.

"Bhe...non era proprio il mio intento adesso....ma....in generale ci provo...cioè.....si.....è vero mi piaci....ehm...tanto....."

"......chi fa ora mi dici...ti vuoi mettere con me?...."

"No...."

"Allora la cosa non ti interessa....??"

Natale si stava impantanando e non sapeva che dire recitando a braccio.

Ma con calma ascolto' il cuore e si sorprese.

"Si mi interessa ma non era questo il modo di dirtelo.....avrei voluto un momento piu' romantico ma con te qualsiasi momento lo è...."

"Chi sii duci......io debbo continuare a lavorare,per favore....ci vediamo dopo......quando lento....ciao,ciao"

"Ok"

Il cervello di Natale ormai si era scollegato dalla bocca e dalla realta',il cuore pompava solo energia in tutto il corpo,Natale divenne un morbido peluche che saltava su i fiori del tempo ed il suo futuro era tra gli arcobaleni.

Il momento piu' importante della sua vita sarebbe stato alle otto e mezza di quel giorno.....Via rossini...Carini....Italia...Mondo.

Ubriaco di estasi amorosa si diresse verso quel magnifico gruppo di grandi amiconi.

Ebbe pero' la lucida' di normalizzarsi per evitare intromissioni e commenti dei ragazzi.

"Ti passo' a siti?Niente accatasti?..."

"Mi è passata..."

Le ore scorrevano e gli amici pian piano rincasavano.

"Nata' io me ne salgo...va mancio..."

"Tu n'avissi bisogno Aceto....vai tranquillo...ciao..."

Natale aspettava con ansia le otto e mezza quando Floriana sarebbe uscita dalla Salumeria ed avrebbe aspettato il padre che veniva a prenderla.

A volte aspettava anche mezz'ora,lui sperava stasera fosse una di quelle volte.

Lei usci' e si diresse verso l'angolo di strada,di fronte al Panificio.

Natale le ando' incontro fermandola davanti casa di Bernardo.

Lei lo guardo' e stranamente gli sorrise,non sembrava stanca come tutte le altre volte che Natale l'aveva incontrata. Questo lo tranquillizzo'.

"Ciao Floriana..."

"Ciaooo....Nataalee.Mi hai aspettato,vedo..."

"Eh si...avevamo lasciato un discorso in sospeso...ricordi?"

"Si mi pare che ti avevo addomandato se ci stavi provando o se ti piacevo....non ricordo..."

"Ah di nuovo...cosi'...diretta...bhe..."

"Nca non era questo?"

"Si mi piaci...e tanto....ma non fisicamente..."

"Ah ti faccio schifo....??"

"No no...completamente....volevo dire che non è solo questione di attrazione fisica ma di...colpo di fulmine insomma..."

"Ma ti pigghio' buonu pero'...ahahah"

"Si direi,mi ha preso il cuore,in poche parole mi sono innamorato di te.Del tuo sorriso,il modo in cui ti muovi,il tuo viso mi illumina l'anima ed ogni volta che ti vedo penso che se l'amore esiste è perchè ci sei tu.Cosi' io ho scoperto l'amore di cui parlano i film ed i libri."

Floriana perse la parola e stavolta non era piu' sfacciata ma imbarazzata e dolce nello sguardo,lo guardo' negli occhi e cercava le parole da dirgli.

"Tu davvero pensi questo?Davvero lo pensi quando mi talii?"

"Si,lo sento."

"Devo esseri onesta,mi sono accorta da assai comu mi osservavi ed ogni vota che mi parravi u sintieva sta dolcezza nelle tue parole.

Anche tu mi piaci,l'ho pensato anch'io,sii sapurito ma non credevo succirissi questo.Sono le parole d'amore piu' belle che io ho sentito e ricevuto"

"Io vorrei solo che noi potessimo uscire insieme per qualche ora,fare una passeggiata o stare seduti sotto un albero.Vorrei trascorrere un pezzettino di vita con te per farti capire meglio quello che ti ho detto stasera."

"Fra poco arriva mio padre......non puo' trovarmi con te..."

"Allora mi fai sapere tu....quando possiamo vederci?"

"Ok.Ti saluto adesso...prima che viene mio padre...."

Natale avvicino' la guancia per salutarla e Floriana lentamente sprofondo' un dolce bacio sulle sue labbra ricambiando senza parole quelle che gia' le aveva detto Natale.

Dopo di cio' corse verso l'angolo di strada,pochi secondi e spunto' la Tipo scassata del padre.

Natale con il cervello in tilt osservo' la scena senza capire niente,quando si riprese dallo shock Floriana era gia' andata via.

Floriana aveva definitivamente piantato nel cuore di Natale il seme dell'amore e della speranza di un futuro meraviglioso.

Gia' Natale vedeva tutta la sua vita con lei ed un grande amore in quel futuro.

Natale aveva conquistato la donna che ama,dimentico' ogni problema ed anche che era in ritardo per la cena e forse suo padre lo stava cercando per tutto il Corso.

Felice come un bambino corse saltarellando verso casa.

La mattina era bellissima e Natale era sereno ed ottimista. Felice.

La prof di Italiano entro' e prima che parlasse la giornata autunnale prometteva gioia con quei raggi che entravano caldi a smorzare l'arietta fresca di Ottobre.

"Allora ragazzi venerdi' interrogheremo qualcuno a campione dai gruppi di studio.Ah....Antonello chiamero' anche te,quindi se vuoi un bel cambiamento nei tuoi voti di italiano ti consiglio di venire preparato..."

"Ma profissoressa....mi viene difficile....non ho capito bene...."

"Tu impegnati,se fai una buona interrogazione ti alzo la media di italiano.....Va bene? Natale perchè non aiuti il compagno?Ti affianca Natale per questa interrogazione....dai..."

- ma perchè quella allallata si è fissata a farmi studiare con Antonello,davvero è incomprensibile.Quali moti della sua anima e del suo cervello gli fanno credere che i due scolaretti si daranno la manina per andare a studiare insieme tra i prati ed i fiorellini??Nooooo cazzo! -

Erano una condanna queste sue parole e Natale sudo' freddo mentre guardava gli occhi di ghiaccio di Antonello.

"Va bene profissoressa.....vedo cosa posso fare...."

Alberto si giro' lentamente verso Natale con lo sguardo fisso su di lui e gli occhi spalancati.

"Che cazzo ci guardi??Ora come faccio???"

Alla ricreazione Natale spinto dall'impazienza ebbe uno slancio di coraggio e volle anticipare eventuali mosse improprie di Antonello,si diresse verso di lui cercando di ammansire la bestia,prendendolo per le buone.

Da un po' di tempo a questa parte Natale era piu' sereno ed aveva trovato piu' autostima,non aveva piu' paura di Antonello ma temeva le sue azioni e reazioni.

"Ascolta,non è che noi possiamo fare tutta la vita a scontrarci.Anche se sei tu che mi fai male senza motivo....non hai bisogno..sei piu' forte...io piu' scarso ecc...che prio ce!Insomma io ti posso aiutare a studiare..senza essere amici...e tu perfavore eviti di farmi male.Solo questo."

"Primma di tuttu un m'addiri tu nzucco fari.....secondo un ce vero prio cu un Babbo-Natale comm'a tia!M'allordo sulu i manu!"

"Ok appostissimo....chiarito e confermato che io sono babbo...tu forte e sperto,non ce motivo che tu mi opprimi e quindi possiamo studiare"

"Opprimo??Ma comu parri babbo!"

"Io ti posso aiutare a studiare ed avere un bel voto"

"Si maaa..."

"...non siamo amici.Mai!Io sono babbo,nsam'aDio"

"Uh ok"

La bestia grugni' a confermare l'armistizio appena pattuito,Natale era riuscito ad ammansirlo con una caramellina.

Si conquisto' cosi' finalmente l'ultimo tassello di felicita' nella sua vita.

Quella mattina torno' una piacevole giornata autunnale con i suoi raggi che annunciavano serenita'.

Quel giorno Natale mangio' velocemente a pranzo e senza dir niente ai genitori scappo' via dopo mangiato.

"Natale ma non devi studiare?"

Bhom! - Rispose al posto suo la porta di casa che sbatteva.

"Per adesso lo vedo un po' agitato..a volte mi pare nervoso...altre volte euforico"

"Tranquilla è l'adolescenza,ha il carattere e gli ormoni azzagariati!Tranquillo Natale è coscienzioso ed intelligente.Possiamo stare tranquilli"

Come una statua o una sentinella Natale vegliava dai gradini di Bernardo sulla Salumeria ma ancora non scorgeva Floriana.

"Nata' ma chi ci fa cca a chist'ura?!" dal balcone

"No....niente...avevo voglia di patatine,aspetto la Salumeria che apre"

"Ne hai tempo di qua a domani mattina alle otto!Oggi è mercoledi,babbasuni!

"Ah vero,oggi fanno mezza giornata!Vabbe' le mangio domani!"

"Aspe' che scendo"

"No no devo andare a studiare!"

"Mhaa,cu ti capisci è bravu!"

Il giorno prima era stato tutto bellissimo ma troppo di fretta e non si erano messi d'accordo su quando vedersi.

Floriana era a due passi da lui,nello stesso paese,lassu' a Carini ma lui non poteva incontrarla,non sapeva dov'era.

-eppure oggi è libera.Bastava che Floriana mi avesse detto di vederci oggi anzi di rispondere solamente ok. –

Natale fu assalito da un dubbio

 - visto che l'amore è ricambiato......e certo mi ha baciato!.......perchè non andare su in paese e vedere di incontrarla in giro?.......e dove la cerco?.....dove abita?......dove mi metto a gironzolare? - Dubbi opposti al proposito iniziale

 -e se poi faccio la figura del coglione che gironzola come un randagio nella speranza di una mollichina o di scodinzolare,con gli occhi a cuoricino,di fronte a lei?? 

Lascio' perdere il proposito di cercarla.

- che figura penosa,sono innamorato ma sono pur sempre un maschio,è giusto che sia anche uomo se no poi si abitua che sono debole.....poi fara' la fidanzata che si impone e se ci sposiamo pensera' che io sono un marito scarso.......-

L'amore che Natale sentiva per quella ragazza gia' lo spingeva a fantasticare con convinzione sul futuro suo e di Floriana.

Quasi quasi gia' stava pensando in quale scuola Natale e Floriana avrebbero mandato i loro figli.

E passo' tutta la giornata fantasticando sul loro futuro senza riuscire a studiare davvero.

Finalmente il giovedi' era il giorno giusto e Natale era ansioso di capire ma soprattutto di confermare il rapporto con Floriana.

"Di nuovo voglia di patatine?" dal balcone

"Oh Ace'...eh si...visto che ieri non è stato possibile....ho rinviato la voglia!

"Se se va cuntaccilla a nautru"

Floriana svolto l'angolo ed il sole invase la vista di Natale e tutto il mondo intorno.

"Ciao Flo'"

"Ciao Nata'.Parliamo a parole a meta'?"

Floriana sembrava un pezzo di ghiaccio con un fare piu' distaccato del solito.

Natale penso' che lei avesse perso la memoria o che lui ieri aveva sognato.

"Tutto ok?Ti aspettavo...perchè ti volevo parlare....non abbiamo avuto tempo l'altra...."

"Senti Natale devo andare a putia...e poi non mi sento buono...non mi va....."

"Ma ancora è chiuso.....l'altro ieri..."

"Facciamo cosi'...ci vediamo a nisciuta....ciao"

"Ciao..."

E Natale rimase con la testa in avanti come uno struzzo che si stava strozzando le canna rozze.

Resto' la' come una statua scema o una sentinella stonata.

"Anche oggi sei rimasto senza patatine?Non te ne ha volute dare la ragazza?Ecco'...."

"I fatti tuoi non te li fai??Scendi amuni' "

Quella sera Floriana usci' da lavoro ma prima che Natale mandasse al cervello l'impulso di andarle incontro spunto' la Tipo fumante dal finestrino lato guida che strappo' Floriana dai sogni di Natale e la porto' via da lui.Floriana lo degno solo di uno sguardo misto di sconforto e dolcezza.

E Natale non capii piu' niente di cosa stesse accadendo,era confuso ed il futuro che aveva immaginato si era dissolto per il momento.

Ma Natale non si sconforto' perchè lui aveva guardato dentro gli occhi di Floriana ed aveva visto tutta la bellezza e la gioia di aver riconosciuto l'amore.

Si vedeva che Floriana aveva capito e trovato il primo ragazzo che l'avesse amata con sentimento e non solo a parole.

Era finalmente arrivato il giorno dell'iniziazione,della prova di virilita' e coraggio che voleva Natale nella tana di Antonello,fianco a fianco,solo loro due,a provare a studiare ma soprattutto a comprendere e ragionare cosa che sembrava un'altra missione impossibile per Antonello.

Era come un animale che ha paura del fuoco,e sicuramente Antonello si sarebbe scottato presto con la fiamma della sapienza che Natale gli mostrava.

Ma Natale era paziente e fiducioso.

"Babbo a nisciuta fatti a truvari arreri a scuola ca acchiani cu mia.....pero' doppo mizz'ura,m'affruntu acchianari cu tia"

"Ah...ma non ce bisogno salgo a piedi dopo pranzo...dimmi dove stai che...."

"No poi fai tardi...e iu aju chiffari,un puzzu perdiri assai tempu pi sti minchiati.."

"Vabbè mangio al volo e...."

"Minchia ma si babbo propriu....ti rissi no.Me ma' si misi a camurria e dissi ca manci nii nuautri..."

"Ok grazie.....va bene...dietro la scuola...dopo mezz'ora.Grazie..."

"Grazie sta minchia!Parla a bassa voce e un lu riri a nuddu....Si fussi pii mia ti mittisi vilenu pii surci nta u manciari"

Si capiva dal modo di parlare e da come avesse accettato cosi' stranamente gli ordini della mamma che Antonello doveva nutrire quel briciolo di affetto che uno come lui riusciva a produrre verso la madre che forse ammirava o forse rispettava con amore.

Anche in natura i cuccioli sono legati alla madre,allora Antonello infondo non era cosi' uomo e selvaggio come voleva dimostrare.

Questo incuriosi' Natale e lo fece riflettere.

Forse Antonello poteva divenire umano.

Durante la mattina Natale osservo' di tanto in tanto Antonello e lo immaginava con modi di fare aggraziati ed educati e la cosa seppur strana non sembrava cosi' improbabile.

Forse l'animale che era in Antonello era solo cresciuto in cattivita' ed aveva bisogno di essere accarezzato dalla gente piu' di quanto poteva farlo la madre per liberarlo finalmente da quel contesto di cattivita' dove viveva.

Natale cominciava gia' a guardarlo speranzoso come una persona innocua ma durante la ricreazione se ne tenne comunque alla larga.

"Ismaele mi presti 1000 lire che devo prendere un pezzo di pizza?"

"Tee offro io oggi ma pii essiri a pari me ne prendi uno pure a me"

"Ok.Albe' mi accompagni?"

"Ti serve l'aiuto....solo t'appagni?"

"Va caca Albe' "

"Signo' Padali',signo Padali' unpezzipizzaa!"

"Hai controllato si ci sunnu pila?Rammi chista va..."

"Oggi vado a studiare a casa di Antonello"

"occp..occpss!! M'affari affucari?Ma dici vero?"

"Ma che devo fare la professoressa ci scassa! Magari co sta scusa ci conosciamo meglio e mi lascia in pace"

"Chisti su cani senza patruna,attenta a mia"

"Pure secondo me è un delinquente senza redenzione"

"Albe' chi si esagerato"

"Vabbe' lassalu iri che è minchia,ahaha,ma comunque il succo è quello"

"Ma caffari piccio'!"

"Ascolta vedi che la sua famiglia è una di quelle che oltre non averci a che fare,sarebbe meglio che manco si taliano.Portano solo rogne e sono pericolosi.

Il padre si è fatto i suoi anni di carcere per sciarre varie e forse pure tentato omicidio ed i figli hanno preso pure il suo esempio.Fanno questioni con tutti...secondo me pure con il loro dottore o con il prete.I suoi fratelli frequentano una taverna a Strata u fuossu,na vuota appiro a curriri i carabbinieri perchè,loro ed altra bella gente come loro,stavano scassando locale e chistiani,i carabbinieri sinn'appiru a ghiri ca stavanu pigghiannu puru vastunati.

Io li conosco perchè abitano nel mio stesso quartiere,per fortuna mi rispettano.Quando erano giovani mio padre ha salvato la vita a so pa'."

"Ma io non ci devo fare niente con loro,quindi perchè loro mi dovrebbero maletrattari?"

"Senti se ti prendono sottomira magari non ti fanno niente ma magari cominciano a chiedere dove stai...che fanno i tuoi....ci mettono niente a mandarti l'impresa dell pulizie a casa"

"Non ne abbiamo bisogno....."

"Ladri..."

"Nemmeno di quelli.....miii e che cazzo!

"Ti mittisti l'acqua rintra e u rubinetto fuora!Consiglio,dentro quella casa non guardare nessuno,parla pochissimo e non dire mai la verita' sulle tue cose"

"E la madre com'è? Pare l'unica persona umana...ma sai caminannu cu zuoppo...."

"Albe' piu' tardi hai da fare?Mi accompagni?"

"Auguri e torna intero.Ma sii scemo.....io non ci sarei andato manco se me lo diceva il papa!"

"Il papa ti avrebbe detto va caca,bell'amico."

"Eh fatti tuoi,tu perchè ti prendi sti appalti"

Tornati in classe Natale continuo a guardare Antonello ma stavolta pensava che sarebbe stato meglio guardarlo e vederlo come un qualunque sconosciuto,un alunno di un altra classe,un ragazzo anonimo che vedi su uno zip cosi' per strada.

Quella realta' sarebbe stata molto meglio di questa che l'angosciava.

E giusto per completare il carico di angoscia Natale si mise a pensare al suo amore Floriana e che non capiva e non sapeva cosa lei pensasse e quanto mancasse per essere due fidanzati.

La campanella suono' e Natale a testa bassa e pensieroso usci' e sapeva che fra mezz'ora si sarebbe inoltrato nella foresta con Antonello.

La prospettiva di quella situazione adesso non era piu' accompagnata dall'ottimismo ma da un reale pessimismo.

Natale comincio' ad incamminarsi verso Via Rossini,dove si trovava il retro della scuola,si fermo' per un attimo all'angolo di strada da dove poteva osservare la Salumeria dove lavora Floriana.

Non era dell'umore giusto per andarla a trovare e poi chissa' che confusione a quell'ora.

"Oh Nata' ,alla fine aspetti?Ma cu tu fa fari...digli che non puoi piu'..."

"Albe',ormai.Sarebbe peggio.Ci vediamo domani...."

"Stai accura,ciao"

Un sospiro e Natale si diresse verso il retro della scuola,passo' accanto le vetrate della Salumeria e butto' uno sguardo dentro.

Magari riusciva almeno a vederla.

Nemmeno il suo ultimo desiderio fu esaudito e si diresse verso il patibolo aspettando il boia che lo avrebbe portato all'altro mondo.

Un mondo che lo inquietava poichè capiva che sarebbe entrato nella casa di una famiglia che era l'opposto della sua,con delle parole,con dei modi di fare,anche con dei ricordi e trascorsi vissuti in maniera totalmente sconosciuti e nuovi per Natale.

Stava per conoscere il peggio della realta' umana.

Natale arrivo' nel retro della scuola,chiuso dai due grandi palazzi e li' stranamente non si muoveva una foglia e vi era silenzio,ogni tanto passava un auto e portava via con se il silenzio,questo inquietava di piu' Natale e nel suo animo aveva la sensazione di star facendo qualcosa di davvero sbagliato e quasi si sentiva in colpa di non aver capito e di non aver detto a suoi genitori a casa di chi andava.

Si sentiva in colpa verso di loro.

Il rumore,dall'ultimo piano,dello sciacquone di Germano lo desto' dai suoi pensieri e pote' udire il rumore della vita reale annunciato dallo Zip smarmittato di Antonello che veniva a prenderlo.

Prenderlo e portarlo nei gironi dell'inferno.

Un Virgilio al contrario che spingeva un Dante ormai restio a seguirlo ed impaurito.

"Acchiana!"

"Ok......il casco?..."

"Statti zittu,un parrari!"

Natale,pregando il cielo,sali' sullo Zip e mentre Antonello metteva in moto con il pedale e partiva,Natale guardava indietro quel mondo a lui caro e conosciuto,vedeva sempre piu' lontana la scuola,piu' lontana la casa di Bernardo e con tristezza vedeva per ultima la Salumeria dove aveva conosciuto l'amore. Floriana era li'.

Natale puntava con pressione i piedi sulla pedana e stringeva forte le gambe sulla carena della moto,non si fidava,ma faceva tanta attenzione ad non avvicinarsi troppo ad Antonello ne con il petto ma soprattutto con le parti intime.

Sarebbe stato scaraventato a terra,di sicuro.

Nonostante si tenesse alla sella dondolava e tossiva per i fumi di scappamento.

Si sentiva un deficente.

Antonello per evitare che li vedessero insieme fece il percorso piu' lungo possibile,ando' verso Via Torretta,poi prese verso Giannella ed infine sali' per le campagne di Moscala.

Natale non conosceva quei posti e si ripromise di avvicinarci di nuovo un giorno di questi.

Scendendo per Via Cangialosi si diressero nel centro del paese fino A Strata o'fuosso.

Li' viveva Antonello.

Naturalmente Natale non conosceva nemmeno quelle strade,lui conosceva il centro storico prima della Matrice,tutto cio' che era dietro era a lui sconosciuto.

Non si sentiva a suo agio,nemmeno riconosceva Carini tra quelle strade con odori e colori diversi,quasi di un'altra epoca,quasi di un altro posto.

Arrivarono,Antonello entro in un cortile attraverso un cancello tutto coperto di teloni,li' alcuni recipienti di acqua e cordini con vestiti ad asciugare.

Da una parmiciana spunto' una donna con il falaro e na cucchiara in mano.

Era la madre di Antonello.

Sembrava fuori contesto,seppur povera di bella presenza e movimenti aggraziati,guardandola in viso ispirava serenita' e fiducia.Natale fu fiducioso e speranzoso.

"Chi burdiello ca fa stu muturi,bedda matri!" - "Tu sei Natale,giusto?Amuni' ca stai 'mpiattannu a pasta,assisttativi"

"Trasi,e parra picca"

"Buongiorno....."

Silenzio.

"Dove posso lavarmi le mani?"

Tutti lo fissarono di scatto.Antonello indispettito "Fuora c'è u cato!"

"Finiscila!babbia.....lo sai.....puoi lavarti qua nel lavandino"

"...lo so....grazie"

A tavola sedevano anche il padre ed un fratello di Antonello che fissavano Natale quasi fosse una strana forma di vita.

"...Patri,figghiu e spiritu santu....Buon appetito..."

"Grouh"

Natale si stupi' dell'abbondanza e la ricchezza di pietanze e del loro buon profumo,sembrava domenica e Natale fu compiaciuto che lo avessero accolto cosi'.

"Complimenti signora,è tutto buono...."

Lo ri-fissarono nuovamente tutti con uno sguardo tra l'incerto e l'interrogato.

La strana forma di vita aveva parlato!

"Sii carinisi,vero?A cu appartieni?"

"Nella mente di Natale si udirono le parole di Ismaele che gli si materializzo accanto

 –“Vedi te lo avevo detto,ti stanno studiando,non dire niente...inventa!" - "ah dimenticavo...suca!" –

Distratto dai suoi pensieri rispose di scatto in maniera agitata.

"No!!...ehm i miei sono di Palermo.....stiamo da poco a....a....Carini,ecco"

"Ah Palermo..."

"Buona questa pasta.....ma che ci mette nel sugo?"

"pomodoro,babbo"

"Antone'!!Qui a Carini vi piace...?Ndove state?

Natale sentiva le risate di Ismaele tutto intorno

- "auguri!" -

"Eh si,bella Carini....meglio di Palermo....qui c'è la montagna,il mare,le strade..."

"Si,i casi e i chistiani!....me ma' t'addumanno' unni stai,no a cartina geografica!"

"Ah si,parte bassa di Carini....Via Sant'Anna bassa....vicino Villagrazia ma forse cambiamo casa magari sotto Colubrino o Piraineto...siamo indecisi"

"Ma tu un veni a peri a scuola??!"

"Eh si..si...mi alzo presto...io faccio corsa sportiva quindi mi alleno prima della scuola cosi' di pomeriggio ho piu' tempo libero...eheh"

"Tieni manciati sti beddi milinciani a parmiggiana!"

La madre di Antonello a modo suo era ospitale mentre il resto della famiglia mangiava,grugniva e fissava cercando di capire.

Quasi dei cinghiali.

Il padre ed il fratello dallo sguardo trasmettevano,come Antonello,paura e tantissime altre sensazioni negative.

La faccia del padre era peggio di quella di Antonello e poteva benissimo stare sulle pagine dei giornali o nelle foto segnaletiche dei Carabinieri.

All'improvviso si mise a fissarlo,fissarlo con insistenza quasi a volerlo sbranare.

"Picchi' si tuttu 'nmissigghiatu?Mi pari scantatu.Chi fa ti fazzu scantari?" ringhio' il padre penetrandolo con quegli occhi verdi con i capillari insanguinati.

"Io...io....no"

"Parra,un ti muzzicu..."

"Lo so...."

"Ahahaha,u sai!Staiu babbiannu.....a chistura t'avissi gia' scannatu comu un vitieddu"

Ma la sua faccia non era rilassata ma sempre piu' selvaggia e cattiva,con le vene gonfie sul collo.

Era una bestia selvaggia,piu' bestia dei suoi figli,sempre pronta a sbranare qualsiasi preda.

"No...no...io sono per la pace sempre....Sono solo imbarazzato,è la prima volta che mangio da altra gente,e non voglio fare cattiva figura.Voi siete a casa vostra,nella vostra intimita' familiare,ed io sono sempre un estraneo"

Tutta la famiglia lo guardo' come fanno i cani quando ruotano la testa,cercando di capire quella strana forma di vita.

"Ma come minchia parli!" ed Antonello gli poggio un caro e leggero scoccia di collo ma la cosa fu simpatica ed il gesto voleva essere solo amichevole,tutta la famiglia rise e sorrise come dei cinghiali.

Ma a Natale sembrava piuttosto mostrassero solo i denti.

Il pranzo,dopo di cio',continuo' in maniera piu' distesa e confidenziale,nessuno piu' chiese a Natale dettagli sulla sua casa e la sua famiglia e la cosa contribui' a rasserenare Natale.

"Amuni' acchianamu supra e viremu ca amu a fari?Viriemu ri lieggiri sti minchiati ra profissoressa di taliano"

"Con permesso..."

"Un ci u fai l'inchino??Amuni' acchiana..."

"Bella la tua casa....la tua stanza è sopra...un po' di indipendenza..."

"...ha pure il riscaldamento ed il bagno in camera.La vuoi venduta visto che la state cercando?!Amuni' trasi babbo..."

"Allora io ho portato un po' di libri miei che parlano di filosofia e letteratura italiana...cosi' possiamo approfondire meglio gli argomenti..."

"Apposto..."

"Di Dante vorrei approfondire la Divina Commedia...gia' l'ho detto pure ad Elisea....a me piace particolarmente quest'opera...la vedo come un cammino dell'anima e della coscienza....quasi un introspezione per un percorso di crescita interiore..."

"Che minchia dici...tradotto in italiano???.....parla potabile!!..."

"Insomma ti è mai capitato che da un esperienza di vita...un fatto...una situazione....tu hai imparato qualcosa per la tua vita...??"

"Se ca si cali a tiesta ti futtino...quindi io mi fazzu arrispittari..."

"Va bene ma io parlo di emozioni e sentimenti..."

"Ste cose non servono per campare in questo mondo..."

"Non è vero Antonello,ascolta,ognuno di noi ne ha bisogno...anche tu...per esempio tu vuoi bene a tua madre?..."

"Se ma chi ci trasi..."

"Tu hai fiducia e rispetto per quello che ti dice tua madre....diciamo è una guida....una persona di cui ti fidi...insomma...."

"Ma che minchia c'entra mia madre con Dante....!!"

"Volevo farti capire quello che ti chiedevo prima con un esempio.Insomma visto il legame affettivo che hai con tua madre se lei ti raccomanda o consiglia qualcosa tu l'ascolti o magari provi a capirla perchè sai che di lei ti puoi fidare e sopratutto che lei vuole il tuo bene..."

"Viri appena parri ancora di me ma....ti incu ri lignati..."

"Era un esempio senza offesa...Vedi anche Dante ha una figura simile come....quella che ti ho detto prima...nella Divina Commedia....quella di Virgilio che rappresenta una guida per Dante...quella della ragione e della conoscenza...."

"Gli voleva pure bene questo Virgilio...?"

"Non proprio....è solo un simbolo....il simbolo della guida....infatti Dante fa un percorso durante la sua vita nel quale si rende conto di tante cose.....insomma Dante vuole cambiare la sua vita che cosi' com'è non va bene e vuole renderla migliore,salvarsi...e quella salvezza è rappresentata dalla donna amata,Beatrice.Grazie a lei lui completera' il suo percorso di vita....un percorso interiore nella quale raggiungera' la piena consapevolezza di come cambiare la sua vita...come cambiare il suo futuro"

Stranamente Antonello non commento' ed anzi stava ad ascoltarlo interessato.

Quindi Natale compiaciuto continuo' a soddisfare quella curiosita' di Antonello.

"Dante dentro se sapeva di essere una brava persona e non accettava come andavano le cose intorno a lui ma non riusciva a cambiare da solo...aveva bisogno di una guida....qualcuno che lo aiutasse....in questo caso non furono proprio gli affetti familiari o le amicizie...ma piuttosto,visto che lui era uno studioso,la ragione...la logica....e specialmente l'amore vero per una donna.Spesso seguendo la ragione ed il sentimento piu' grande come l'amore si puo' trovare la forza di cambiare vita.....certo come Dante si deve fare un percorso difficile e doloroso ma se non si perde quella strada si puo' cambiare vita.Questo puo' capitare a tutti....a me....a te.Diventare una persona migliore....in pace con il mondo...una persona che si fa rispettare con il valore e l'intelligenza...una persona che mette amore in quel che fa."

"Caro Natale a vita unn'è accussi' semplice....ma tu che ne sai del mondo...."

"Antonello ascolta....io credo che tu sei una brava persona e non hai bisogno di farti arrispittare solo con le maniere forti...tu puoi farti rispettare con il tuo valore nella societa' "

"Io uso le maniere forti....perchè sugnu forte....e cosi' non ho problemi..."

"Ma a te sembra che tutto il mondo se ne va in giro mostrando i denti e facendo paura per farsi rispettare?E chi non lo fa...e invece si fa rispettare lo stesso?Ci sono persone che vengono apprezzate per le cose buone che fanno ed ammirate perchè sono utili nella societa' e la gente le rispetta solo per questo.Vivono in pace con il mondo ma soprattutto in pace con se stessi.Non ti piacerebbe vivere cosi?"

"Tu parri accussi...caro mio...perchè nascisti in quel tipo di mondo...in quel contesto....ma io vivo nta il mio e se mi vuogghiu fare arrispettare a essiri pii forza accussi'....non si puo' passare da un mondo all'altro."

"Ecco l'esempio della Divina Commedia...anche Dante pensava di non potercela fare ed ebbe bisogno di aiuto.....per intraprendere questo percorso da un mondo all'altro....perchè voleva cambiare....non gli andava piu' bene il suo mondo....non gli andava piu' bene la sua vita e quella realta' che viveva."

"Natale io non voglio essere violento e lo so che nella societa'...facennu accussi' avro' poco spazio e specialmente non mi arrispetteranno pi chiddu ca sugnu ma sulu picchi' si scantanu.Le cose vanno cosi' ed io un ci posso fari nienti"

"Invece no...Antonello tu puoi perchè tu lo senti dentro che cosi' non ti piaci...che non è questo il modo di vivere che vorresti....anche tu devi concentrarti su un qualcosa o qualcuno che sia davvero importante...devi avere una guida o un sentimento da seguire...se tu vuoi ti posso aiutare io.....puoi parlare con me....."

"Intanto leva stu vrazzu ri cca....che mi pari mezzo frocio e poi come pozzu fari...che ci ricu alla mia famiglia ma soprattutto alla gente che frequento...ma poi senza scuola e senza un travagghio buono devo dare sempre la funcia qua...in questa realta' e con queste persone.....e quindi devo essere per forza cosi'"

"Antonello non puoi semplicemente lasciarti trasportare dalla corrente e lasciare che tutto scorra....come diceva il filosofo Parmenide....invece devi lottare contro la corrente e decidere tu la direzione della tua vita.E' un percorso difficile ma tutto cambiera'.Tu hai la possibilita' di studiare...imparare....conoscere e con un diploma e magari una laurea ti potrai fare apprezzare per il tuo valore personale e potrai trovare un lavoro grazie al quale ti leverai tante soddisfazioni.Cosi' si cambia la propria vita"

"Si na parola pi tia......ti pari facili sturiari.....a mia mi parinu tutti minchiati....."

"Parla con tua madre....vedi se anche lei la pensa cosi'....se davvero lei ti vuole bene ti dira' che devi studiare....questo è l'unico percorso per uscire da quella realta' che credi invalicabile......ed allora si che tutto cambiera'"

"Mia madre vuole che studio...addirittura vorrebbe che io mi prendo il diploma.Ma tu credi davvero che potrei farlo?Certo sarebbe bello avere pure una laurea....dottore...ingegnere....ma ci vuole la voglia di studiare!"

"Non la voglia ma la forza....quella rabbia che hai dovresti trasformarla in forza...dovresti trovare la forza e soprattutto la guida nella gente che ti vuole bene ma soprattutto per quella vita nuova che potrai vivere....è un percorso che puoi fare solo tu...solo se lo vuoi."

"Sarebbe bello....."

"Lo sara'..."

"Vabbe' amuni studiamo sto Dante cosi' vediamo cosa significa studiare davvero...magari si si bravo mi piace....dipende da te allora!Accussi' a profissoressa ci arresta scioccata....appena mi senti."

Quel pomeriggio Antonello non usci' e studio' seppur stordito da tutte quelle nuove notizie ed innervosito dalle correzioni grammaticali di Natale ma alla fine la giornata fu molto soddisfacente ed i due ebbero modo di conoscersi meglio e di mettere le basi per una sincera e reciproca amicizia.

Antonello si accorse che Natale non era affatto babbo ma anzi un bravo ragazzo ma soprattutto molto generoso ed altruista nonostante dubitasse della visione poetica ed ottimista che aveva del mondo.

Antonello si domandava se Natale avesse capito qualcosa della vita e di come andasse davvero il mondo.

Lo domando' anche a se stesso.

Natale volle fare una passeggiata e scese da Carini a piedi,durante la passeggiata pensava a quanto fosse assurdo quello che era accaduto,era riuscito ad ammansire Antonello ed anzi era riuscito ad accarezzarlo con i suoi pensieri e riflessioni conquistando la sua fiducia ma soprattutto lo aveva stimolato a cambiare carattere.

Natale lo sapeva che quel ragazzo cosi' duro infondo all'anima aveva un cuore sincero e pieno di speranza,Antonello non voleva comportarsi cosi ed in cuor suo dopo le parole di Natale vide che una vita nuova poteva esserci e che poteva percorrere quella strada per arrivarci.

Natale diceva che bastava volerlo.

Dopo quella giornata per Natale passarono altre giornate scolastiche senza piu' timori e preoccupazioni.

L'unica preoccupazione che aveva Natale era l'indecifrabile situazione con Floriana,senza un motivo comprensibile i due si erano allontanati dopo essere stati cosi' vicini,Natale viveva quel suo amore per Floriana con sofferenza ed inquietudine.

Quindi seppur risolte le noie scolastiche rimaneva un altro tipo di inquietudine.

Dopo l'ultima volta che avevano parlato Natale provo' nuovamente a cercarla ma anche a causa del ritmo di lavoro,Floriana allontano' Natale infastidita,dicendogli che non la doveva inquitare e che l'avrebbe cercato lei.

Ogni sera pioggia,vento o serata stellata Natale era l'ultimo della compagnia ad andare a casa,attendeva l'uscita di Floriana e la guardava speranzoso da lontano.

Seduto sui gradini di Bernardo come un cane fedele al suo padrone.

E lei Floriana ormai era diventata la padrona del suo cuore.

Lui la baciava con lo sguardo e lei ogni tanto ricambiava ed ogni tanto lo cacciava infastidita con lo sguardo.

I due erano stati cosi' vicini con le labbra ed il cuore ed ora cosi' lontani da sfiorarsi solo con lo sguardo.

Ma quella sera Floriana lo guardo' fin quando non fu davanti a lui,dopo averlo avvicinato a se non parlo' con Natale poiche' le sue labbra erano accoccolate sulle sue.

"Scusa,è passato troppo tempo in silenzio.Devo parlarti"

"Non c'è premura.Ti aspettavo,mi sei mancata."

Natale non si accontento' di un solo bacio,stavolta si senti uomo ed avvolse Floriana di tutto quell'amore che provava per lei.

Floriana in quegli istanti si senti' di amarlo e si strinse forte a lui.

Lei si abbandono' tra le sue braccia,avvicinandosi intimamente ed unendosi liberamente al corpo di Natale,quasi fossero un unico corpo.

I due erano in piedi e vestiti,non si muovevano ma si stringevano solamente uno all'altra,non facevamo certo l'amore,ma facevano amore.

Sentirono un forte legame uno all'altra che mai avevano provato.

Era tutto cosi' vero e dolce.

"Io voglio che tu sia la mia ragazza,l'amore che provo è troppo grande ed è tutto per te"

"Lo so.Ho sentito questo amore,ed è troppo bello.Vorrei stare con te ma...."

"Ma cosa...?"

"Io stavo con un picciotto,pure quando ti ho baciata.Ci eravamo sciarrati e tu sei cosi' duci.....sei il ragazzo giusto per me"

"Ed allora?!!"

"Poi ci siamo azzitati di nuovo,a lui lo conosco,è masculo e mi sa prendere.E' un disgraziato e vastaso ma quando parla mi fa scantari e sa pure come acchiapparmi.Conosce il mio carattere riverso.Io non sono l'angioletto che tu credi.Io ci ho provato a lasciarlo ma non ci riesco."

"Ma non capisco.Ma chi è??Perchè preferisci lui se ti tratta male e non è un bravo ragazzo?Lui prova per te lo stesso amore che io ti dimostro?"

"Ma quale amore?!!Quello pensa solo a tignare.....non lo so,manco io mi capisco....non mi riesco a staccare"

Quelle parole sconvolsero anima e cuore di Natale,quella che credeva un angelo si rivelava una concubina confusa tenuta in cattivita' ma l'amore che provava Natale disciolse subito quella dolorosa verita' tramutandola in antidoto che dava la ferma convinzione che con il suo amore la poteva liberare da quella schiavitu',mostrandole la reale verita' della vita donandogli tutta la libera dolcezza e delicatezza di un amore.

"Tu devi solo ascoltare il cuore e capire quello del ragazzo che ti sta di fronte,conta solo questo"

"Io sono confusa,io vorrei stare con te......con te capisco l'amore....con Bastiano non capisco e mi resta solo vriogna nell'anima"

"Bastiano.....simpatico.Ma stai ancora con lui quindi?"

"No,mi ha lasciata giorni fa ed io non lo voglio piu' vedere,mi fa schifo ma certe volte lo penso e non so perchè.Scusa Natale,ti sto facendo male!"

"Non piangere.....l'amore fa anche male e spesso fortifica l'anima.L'amore non si conquista facilmente se lo si vuol godere con dolce lentezza per tutta la vita"

"Tutta la vita,come vorrei vedere cosi lontano come fai tu.Ma io ti farei solo soffrire.Io vorrei stare con te,sempre ma ho paura."

"Di cosa hai paura se abbiamo l'amore?"

"Ho paura di me stessa.Ti posso far male"

"Ascoltami,datti almeno la possibilita' di capire cosa senti e se davvero questo puo' cambiare la tua mente inquieta e la tua anima confusa.Stiamo insieme qualche giorno,usciamo un pomeriggio"

"Ok,ok....fatti dare un bacio che devo andare,fra poco arriva mio padre.Ho detto che staccavo mezz'ora dopo proprio per vedere te,Natale"

"Hai fatto bene.Sei la cosa piu' bella e delicata che esiste al mondo"

"Vieni...."

Quei baci erano le porte di un mondo stupendo fatto solo di amore dove la vita quotidiana ed ogni tipo di riflessione e pensiero non esisteva,vi era solo gioia e bellezza.

Le loro labbra erano nate per sovrapporsi ed ognuna trasmetteva elettricita' ed impulsi compatibili che davano vita e l'amore che entrambi desideravano da sempre.

"Ci vediamo domani pomeriggio,cosi' ci mettiamo d'accordo per uscire mercoledi pomeriggio.Ciao..."

"Ok.Ciao....piccola mia...."

Floriana si allontano e continuo' a guardare Natale con gli occhi lucidi e prima di voltarsi gli mando' un bacio pieno di speranza e desiderio.

Il suo cuore voleva amare Natale o forse accadeva gia' ma la sua mente era confusa ed il suo istinto naturale irrequieto.

La sua vita era da domare e lei era l'unica a poterlo fare.

"Natale ma perchè ogni sera devi tornare cosi' tardi,a mamma?"

"Ehm....vabbe' che fa,non ritardo assai....anche se la cena è fredda la mangio lo stesso"

"Dimmi na cosa ma ti sei azzitato?"

"Eh papa'.....si...non lo so...forse,ok?"

"Per questo allora vieni tardi?Vedi una ragazza insomma.Buono...sono contento ma mica puoi fare sempre questo orario"

"Si,ci vediamo cosi',ancora non siamo ziti.Di pomeriggio si studia papa',tanto alla fine ritardo mezz'ora dai..."

"Gioia,sono contenta.Viene a scuola al liceo...quanti anni ha...come si chiama....."

"Si si mamma viene al liceo.....Ma mi stai facendo l'interrogatorio?Un po' di privacy..."

"Ma talè a questo...Ha la privacy con la sua mammina!Fatti dare un bacio.Mangia...."

- svegliarsi con il cuore caldo e morbido d'amore è piacevole ed ogni giornata è bella poiche' c'è l'amore ed il tempo è tutto da vivere,attimo per attimo -

Di buon umore Natale si presento' davanti scuola ed aveva voglia di abbracciare e toccare affettuosamente tutto il mondo,non voleva essere piu' distante da nessuno ma comunicare positivita' e gioia ad ogni essere umano,poichè è bello stare bene con gli altri e farlo sentire sempre.

Natale vide Ismaele ed Alberto ed avvolse affettuosamente entrambi poggiandogli le braccia sulle spalle,con il suo viso tra i loro.

I due si sentirono quasi baciati e forse Natale stava per farlo tanto era felice ed in pace con ogni essere vivente.

"Si un ti levi ti rugnu na tistata e si mi vasi ti eccu nterra"

"Ma sei passato all'atra sfonda?"

"Dai piccio' è bello essere affettuosi tra compagni"

"Se percio' tu intanto non ti affettare assai"

"Ismaele,Alberto..devo dirvi una cosa.....sono mezzo zito"

"Vedi me lo immaginavo,per l'altra meta' sei aricchiuni"

"Si Alberto....vuoi metterti con l'altra mia meta'?Vieni qui tesoro!"

"Lee'...arrassati....fermo non mi baciare...lee'...Che schifo!"

"Provaci e ti rugnu un pugnu.Ti fazzu fare u panda!"

"Ma almeno appartiene alla specie umana femminile?Animali ed oggetti non valgono!"

"Caro Alberto,è la ragazza...la donna...la femmina piu' bella ed aggraziata del mondo!"

"Vabbè dopo aver sentito questa figurati preferisco entrare a scuola!"

"No aspè piccio'...seriamente mi piace..."

"Auguri,amuni' trasemu Cupido"

Quella mattina sulle scale Antonello e Natale si guardarono e stranamente Antonello gli mostro' un sorriso che non sembrava affatto un ringhiare.

Natale con l'amore nel cuore aveva trovato la pace con il mondo ed ogni singolo essere vivente.

La fame era tanta ed al suono della ricreazione i ragazzi assaltavano la ringhiera dove li attendeva sudando il peloso sig. Padalini con i suoi deliziosi pezzi di rosticceria.

Nella calca tra risate,grida e sfotto' si vedevano danzare mille mani con banconote e monetine,uno spettacolo di varieta' solo per il sig,. Padalini che lavorando da solo sembrava una via di mezzo tra un ballerino con le convulsioni ed un direttore di orchestra impazzito.

"Signo' Padali' un pezzi'pizza,signo' Padali',signo' Padali' na mattonella....un pezzo,un pezzo',Padali'...calzone,calzone.....pizza...pizza!

Natale riusci' ad infilarsi tra la folla con le mani da una parte e la testa dall'altra,conquistato il cibo si dimeno' per andare via ed inavvertitamente rovescio' coca-cola e pizzetta sulla faccia,sulla felpa nike e sulle scarpe adidas di Antonello.

Il mondo era in pace con Natale ma il destino invece era proprio sciarriato con lui.

- ma che cazzo ci faceva Antonello proprio li' ed in quell'istante??Non poteva essere Pietro,Germano o Alberto??No,Antonello! -

Antonello d'istinto scatto' indietro improvvisamente inciampando sui piedi degli altri del suo branco,crollo' come un pero-minchia su di loro e poi quando essi si scansarono diede il culo a terra.

Si sollevo' tutto sporco,dappertutto e quella sua faccia gommosa si contorceva spalmata di pomodoro e  mozzarella.

Natale ancora ubriaco da quel senso di pace e di amore non comprese istintivamente la gravita' di quell'accadimento casuale della vita reale.

"Scusa Nello....ti aiuto io...andiamo in bagno...."

Antonello forse nella sua mente selvaggia non aveva ancora pensato automaticamente ed istintivamente di massacrarlo ma dopo aver sentito la parola "Nello" ed il carico "andiamo in bagno" ogni ragionevolezza e valore umano scomparve.

Davanti al suo branco Natale l'aveva chiamato Nello sminuendo la sua autorita' quasi a farlo sentire un fru-fru fighettino qualsiasi e magari pure suo amichetto e poi "andiamo in bagno" lui non era certo un amichetto che seguiva un altro ragazzo in bagno come a poter intendere di essere un frocetto che segue con intimita' ed affetto l'amico che dice cosa fare e dove andare.

Antonello non ci vide piu' ed i suoi occhi verdi diventarono animali e sanguigni come quelli del padre.

Quella vista e quella similitudine con il padre fece destare Natale dal mondo dei sogni ma non ebbe nemmeno il tempo di pensare e capire che si ritrovo' dolorante a terra.

"Cosa inutile...pezzi i babbu,babbu!Pezzi di Babbo-Natale m'allurdasti tutto!T'ammazzo,t'ammazzo!"

Intorno si riempi' di gente ed il branco non permetteva che qualcuno intervenisse e man mano manteneva il ring libero.

"Ta circasti....ora t'ammazzu...Babbo-Natale di merda!T'annu a taliari tutti ca ti scannu picchi' sii na merda!"

Natale si prese un bel po' di pugni,manate,calci che arrivavano alla rinfusa.

Era una valanga di vastunati.

Poi ebbe la forza di alzarsi e senti' dentro di se una rabbia irrazionale che era stata accesa dall'umiliazione subita e ritrovo' la forza,ricordando le parole di Giosuè

 -non posso accettare quella ingiustizia.Se non difendi la tua dignita' sarai morto dentro e la tua vita non avra' piu' voglia di vivere perchè tu l'avrai gia' abbandonata alla morte.-

Natale si alzo' e furioso corse verso Antonello,riusci ad infilare le mani tra le sue e spingerlo improvvisamente dal petto,Antonello preso alla sprovvista non vide il pugno che gli arrivo' in piena fronte.

Antonello si fermo' di colpo guardando il cielo,la sua faccia sembrava implodere con occhi,naso e bocca che si avvicinavano e la dondolava come quella dei cani quando non capiscono.

Grugni' come un cinghiale e poi cadde a terra come un palazzo.

Natale ormai non riusciva piu' a fermarsi,era arrabbiato con tutta questa gente che è cattiva e discriminatoria e proprio non capisce che la vita è bella e la gente si rispetta perchè cosi' viviamo tutti bene.

Si volto' verso il branco di Antonello che lo guardava sorpreso ed intimorito si lancio' su di essi come un falco con una forza ed una rabbia che lui non conosceva e distribui' alla rinfusa calci,pugni e manate che fecero male e spensero in quei ragazzi l'arroganza e la prepotenza verso Natale.

Non replicarono anzi scapparono via lasciando Antonello a terra.

Erano solo vigliacchi senza il loro capo branco.

Natale aveva perso il senso della realta' ma per fortuna la sua mente non si perse,anzi fu la sua anima che percorse e spinse il suo coraggio ribelle su quel nuovo percorso che rischiava pero' di far perdere la mente verso una realta' ed una logica istintiva ed animale.

Ma per fortuna l'anima di Natale non era cosi',la certezza della sua realta' era ben forte in lui.

Ismaele blocco' Natale per le braccia e lo porto' via mentre ancora si agitava.

Lo porto' in bagno e dopo avergli dato un bello schiaffo gli bagno' la faccia e lo fece calmare.

"Chi minchia fai?!!Calmati...."

"Si....ok...ok.....scusa...."

"Ma che eri impossessato dalla bonanima di Brus Lii!!!??

"Scusa,scusa....non lo so che mi è preso....mi hanno fatto sentire una nullita'.....io ho una dignita'....."

"Ma chi minchia mi dici scusa....."

"Io non volevo fare cosi'....non sono come loro....non mi sento bene....mi vergogno,mi sento sporco....io non sono un animale come Antonello..."

"Nata'!!"

"Io non sono un animale......non sono un animale!"

"Oooohuuuu!!!A finisci.....ti sei rincoglionito con le botte??Ti conviene fare l'animale perchè quello se non ti uccide qua,lo fa fuori la scuola.E non dico per dirti che ti fara' tanto male quello ti puo' fare smettere di vivere.E' capace!"

"No....no....."

"Non piangere scemo.....ora vediamo....vediamo...."

"Non puo' trattarmi cosi'...io sono una persona....non un animale come lui o addirittura una merda inutile...io ho una dignita' e non posso vivere senza...a sto punto meglio morire.....si digli che mi ammazza non mi scanto!!Io voglio la dignita'!!!"

"Finiscila...un ghiccari vuci!!!Ma sii fuoddi???Calmati....calmati..."

"Oh piccio' apposto??Natale calmati!"

"Albe' dov'è Antonello che ci vado cosi' la finiamo qua!"

"Ma a finisci all'improvviso addivintasti super eroe!"

"A che eri Babbo-Natale ora sei Super-Natale!?Dai calmati...fatti na risata"

"Albè non sono babbo e manco super.....sono un ragazzo normale.....perchè non lo capiscono??"

"Dai ora basta....calmati e un ci pinsari chiu'....ora ci parru iu...se si calma parlo pure con suo padre"

"No lascia stare non voglio immischiarti.....suo padre e peggio,ha gli occhi cattivi e piu' animale del figlio"

"Coglione se non ci parlo quello ti lassa nta na seggia a rotelle,pii vieru!"

"Dai Natale,tranquillo Ismaele sa quello che fa"

"Ci vaiu cu me pa....lui lo rispetta infinitamente"

"Grazie Ismaele....mi dispiace di disturbare tuo padre"

"Tantu poi tu fazzu scuttari....mi devi un grande favore.Vado a cercare Antonello.Albe' pensaci tu a Super Natale!"

Dopo pochi minuti la campanella suono' ma Natale non voleva tornare in classe,stranamente nonostante la calca di gente nel cortile e qualche schiamazzo non venne fuori ne un professore e nemmeno un bidello.

L'aula dei professori era dall'altra parte e forse i bidelli erano da qualche altra parte o non vollero vedere.

Tanto entrambi sapevano che i ragazzi fanno schiamazzi e che ormai il livello di quel liceo di paese non si poteva piu' risollevare.

Molti professori lo dicevano chiaramente.

La campanella era gia' suonata da un po',tutti gli alunni erano gia' in classe,Ismaele non tornava ed Alberto gia' da un po' pregava e strattonava Natale per farlo salire in classe.

Natale aveva sbollito quella vampata di coraggio ed il dolore per le botte e gli ematomi che gli buttiavano lo riempirono di paura.

Ma la dignita' esige anche coraggio e Natale si decise a salire in classe,si guardava intorno e stava sul chi-va-la'.

Entrarono in classe e chiesero scusa alla prof. di Italiano.

Ismaele era seduto al suo posto e con la testa faceva cenno al posto vuoto di Antonello.

Non era tornato in classe,era andato via.

La prof tanto era allallata che durante le sue due ore nemmeno si accorse che Antonello non era piu' presente.

"Ismae',Ismae'...ma unn'è?"

"Bhu...scomparso...piu' tardi ci avvicino a casa....."

"Natale....allora....come è andato lo studio di gruppo.Antonello è stato partecipe?Vediamo cosa avete studiato...."

"Ehm....professoressa Antonello sta male....è assente...."

Elisea che era desiderosa,spinnava di essere interrogata da lontano gli fece un insolito gesto,vista la sua abituale compostezza,per capire che cazzo fosse successo.

"Ma Natale che hai sul viso?Sei tutto tumefatto...ti hanno aggredito??"

"Ehm....ahaha...addirittura....no...ehm....e suonata la campana e siamo saliti tutti di corsa,ho perso l'equilibrio ed ho sbattuto sul passamano..."

"Ah,questa scuola è un vero casotto?Stai bene....vuoi andare a casa??"

"No no tutto bene,sono forte,non è niente...."

"Mha sara' come vuoi.Allora vista l'assenza di Antonello e l'infortunio di Natale rinviamo la vostra interrogazione"

"Ma prof,non è giusto!"

"Elisea tranquilla lo so che hai studiato...il tuo voto sara' sempre 9,tranquilla"

"Grazie professoressa"

"Oggi spiego allora"

La professoressa allallata aveva bevuto la balla su Antonello e non aveva capito una beata minchia dell'infortunio di Natale.

Ma nonostante il clima apparente di tranquillita' Natale a mente fredda ed anima calma era inquieto per quello spiacevole avvenimento e per come fosse svanita nel nulla quel fragile rapporto di pace ed apparente amicizia neutrale che aveva messo su con Antonello.

Adesso i suoi antichi timori verso di lui si ripresentavano piu' cupi e paurosi.

La bestia adesso era nell'ombra e lui non sapeva dove e quando avrebbe potuto colpire.

Quel ragazzo fuggiva qualsiasi logica ed era capace di tutto,eppure aveva visto in lui un barlume di speranza e di umanita'.

Credeva di averlo ammansito perchè infondo Antonello aveva un anima ma doveva ancora scoprirlo.

Natale ci aveva provato a piantare un seme in quella sua anima selvaggia ed arida ma forse non è servito a nulla.

- forse è meglio non pensarci piu' e rimandare ogni sconforto a mercoledi' mattina,ora devo pensare e prepararmi psicologicamente ad incontrare Floriana nel pomeriggio e non posso certo presentarmi cosi' abbattuto e sconfortato. -

Quell'animo non corrispondeva proprio ad un incontro cosi' gioioso ed intimo come quello che doveva essere con Floriana.

-quelli con Floriana sono attimi d'amore dove l'anima vede solo felicita' e bellezza,e Floriana è il momento piu' bello che il destino mi concede. –

Era strano il destino,all'interno di una vita sapeva distribuire sorprese belle e sorprese brutte scombinando e preparando l'anima alla vita reale.

 - un anima forte e matura deve conoscere la vita per viverla davvero.-

"Signorina posso accompagnarla sottobraccio per una piacevole passeggiata?"

"Oh!Ma da dove spunti?Mi facisti scantari...."

"Sei bella lo stesso"

"Ciao piccolino...ahahaha...."

"Ciao posso darti un po' di amore?"

Gli occhi di Floriana si adagiarono sulle labbra di Natale che incontrarono la risposta che cercava.

"Dai amuni' che ancora abbiamo tempo....vieni con me..."

"Mi rapisci?Dove mi porti?"

"Segreto.Ma che nta' facci?Ti sciarriasti?"

"Chi io?Cioè potrei...io non me le tengo le cose...ma no no....sono caduto mentre facevamo educazione fisica.....niente di importante....andiamo...."

Floriana lo condusse in un luogo appartato,dietro la Chiesa e Natale si stupi' che Floriana lo conducesse in una delle tante garsoniere all'aria aperta,delle coppiette.

Gia' ieri aveva capito che Floriana non fosse quella figura pura ed angelica che credeva ma a sto punto non capiva cos'altro dovesse scoprire di lei.

Floriana lo spinse sul muretto della ringhiera e con uno sguardo malizioso ed un sorriso furbetto gli si getto' addosso,avvolgendolo e mordendolo appassionatamente sulle labbra,Natale non volle perdere tempo nel pensare o nel stupirsi di quei gesti e per non restare indietro incalzo' al ritmo di Floriana.

Natale non aveva mai schiniato veramente e tutto cio' lo gasava ed eccitava tanto,stava scoprendo l'esplosiva potenza dell'unione di amore ed eccitamento.

I volti e le bocche dei due ormai erano tutta una cosa e scivolavano per la saliva che le loro bocche distribuiva sul volto e sul collo.

Le mani di Natale senza comando,per istinto si addentravano alla scoperta del corpo di Floriana.

Natale aveva scoperto l'esperienza piu' bella della sua vita ed immaginava con ansia quando avrebbe scoperto Floriana,per il momento si stava limitando all'avanscoperta attraverso i suoi vesti.

Per la prima volta accarezzo' la morbidezza e la delicatezza dei seni di Floriana,li sentiva suoi ed erano i piu' belli del mondo.

Floriana lo spingeva forte a se stringendo ed accarezzando con le mani le spalle e la schiena di Natale.

Poi Natale senti' una scossa cosi' delicata e sensuale sulla sua schiena fino giu' alle natiche.

Erano le mani calde di Floriana che stavano scoprendo il corpo di Natale.

Natale si sentii intimamente unito a Floriana nel momento in cui le sue mani trasmisero quella stessa scossa sulla schiena magra e liscia di Floriana e poi continuarono a scendere piu' giu' fino a perdersi nella sua intimita',Floriana ebbe un fremito di piacere e sempre piu' si abbandonava contro il corpo di Natale che nel frattempo trasmetteva quell'intima unione che cresceva con le carezze avide di Floriana mentre un calore umido si espandeva anche sui suoi seni turgidi e morbidi.

Era la sensazione piu' importante e vera che l'amore poteva concedergli,quei corpi erano uniti ed ormai l'uno per l'altro.

Il loro calore era uguale ed intimo,perchè entrambi avevano capito e confermato di essere fatti l'uno per l'altro.

Floriana lo guardava con gli occhi lucidi,quel ragazzo era cosi' dolce e delicato.

Le sue mani l'accarezzavano amorevolmente e senza pretese e nonostante accarezzassero e penetrassero il suo corpo non le sentiva invadenti o cosi' estranee,il calore che trasmetteva Natale era cosi' familiare e rassicurante.

Il corpo di Floriana desiderava da sempre quello di Natale e lei si scoprii' cosi' complice ed appagata come mai lo era stata le precedenti volte con altri ragazzi che l'avevano aggredita intimamente svuotandola di ogni sentimento e riempita solo di fredda soddisfazione animale.

Natale era il ragazzo che l'amava e le trasmetteva amore in ogni parte del suo corpo e della sua anima.

Floriana lo guardo' con gli occhi lucidi e ringrazio' il cielo di aver capito cos'è l'amore.

"Io voglio stare per sempre con te,Floriana.Perchè è cosi' che il destino ha scelto,l'amore ci ha fatto incontrare."

"Si è stato l'amore e resteremo sempre insieme"

"Tu mi ami?"

"Si.........ne sono sicura....."

Ma lei non ebbe il coraggio di fare la stessa domanda perchè temeva che tutto quel sogno svanisse a causa della sua anima che sentiva sporca ed impreparata a quei sentimenti che cosi' tanto aveva avvilito concedendosi a sensi cosi' lontani ed impuri al cospetto di quello che era l'amore puro e vero.

Quella domanda e quella risposta avevano sconvolto la sua mente poichè cio' che l'anima felice e sicura aveva risposto non corrispondeva al caos della sua mente selvaggia ed incoerente.

L'istinto che da sempre aveva aggredito e dominato ogni pensiero ed azione della sua vita si ritrovo' in lotta con un'anima ribelle che era stata liberata dalla luce e dal calore dell'amore.

"Amuni'....dai...che a momenti apre la Salumeria....e non posso ritardare,se no m'assicutanu!Dai!

"Si,ok,andiamo...."

Natale si aspettava da Floriana una domanda simile alla sua ma non volle insistere per timore che quel sogno svanisse,forse aveva osato troppo nel farle una domanda cosi' impegnativa ed aveva timore che Floriana si sentisse pressata sotto un impegno cosi' grande.

Natale sperava che Floriana provasse davvero lo stesso amore che vive lui ma certo serviva un po' di tempo affinche' Floriana vivesse dello stesso amore.

E loro avevano tutto il tempo e la calma per viverlo insieme.

Vide Floriana con lo sguardo assente.

"Tutto ok Flo'?"

"Si si gio'"

Arrivarono mano nella mano davanti la Salumeria e Floriana volle salutarlo con un dolce bacio sulle labbra.

Questo diede a Natale la sicurezza e la conferma che il loro amore era divenuto ufficialmente e pubblicamente un fidanzamento.

- stiamo insieme! -

"Ah Flo,ci vediamo quando esci e vediamo per domani..."

"Ok,gio'."

Natale era il ragazzo piu' felice e fiero del mondo,aveva gia' dimenticato le inquietudini scolastiche ed il mondo era nuovamente stupendo.

Si sentiva forte e sicuro,avrebbe potuto affrontare e smontare ogni difficolta' perchè la vita è bella e la sua forza è l'amore.

"Auguri,Natale!"

"Bernardo ma tu campi sempri nta u barcuni!Amuni' scinni Ace'!"

Natale tanto era felice,si sentii di condividere quella gioia con i suoi amici,seppur immaturi e talvolta fastidiosi,restano pur sempre i suoi migliori amici.

Ad ognuno che arrivava come un disco cantava le amorose gesta e la novita' dell'azzitamento.

"Angelo mi sono azzitato!"

"Germano mi sono azzitato!"

"Alberto mi sono azzitato!"

"Auguri!!.......auguri!!"

"Sono troppo felice,la vita non potrebbe essere piu' bella di cosi'!"

"Eh si...certo se le cose con Antonello si risolvessero...."

"Ah vero.....grazie Albertino!!"

"Chi succirio con Antonellino?"

"Niente Angelo....cretinate!"

"Ma che hai in faccia?"

"Ahi Aci'!!"

"Ma aspè stamattina a scuola ci fu rivugghio.....due si sono sciarriati....."

"Germano non è successo niente"

"Per fortuna ti è andata bene....sei un lottatore nato!"

"Albeeeeee'!!!"

"Scusa...."

"Hai litigato con Antonello?Di nuovo..?Che significa lottatore??Non le hai prese tutte come al solito i vastunati?"

"Angelo,non credo,mi hanno detto che entrambi se le sono date di santa ragione.....uno è svenuto pure..."

"Lo svenuto non ero io Germano!Opps!"

La dichiarazione sconvolse tutti piu' del nuovo azzitamento.

"Ci rasti lignati a Antonello??Ti trasferisci au cimitero allora??"

"Mii Bernardo,accussi' proprio mi dai na fiducia ed un entusiasmo.....io non volevo,non lo so,ma non ci ho visto piu'.Mi vergogno per quello che ho fatto,io non sono cosi'....non sono come lui ma certo non posso nemmeno subire e buttare nel fango la mia dignita'.E cosi' ora mi sono messo in un bel casino."

"Mi a cosa è seria!....aspè ca ci telefono ad Antonello!!"

"Angelo ma come ti speccia babbiare??"

"Ha ragione Angelo la cosa è seria......andiamoci direttamente a casa noi!"

"Germano sei simpatico come un dito in culo....."

"Ma almeno Antonello non ti chiamera' piu' Babbo-Natale ed anche i suoi amichetti secondo me non ti 'nquiteranno chiu'"

"Grazie Alberto per la fiducia ma sta situazione se non si risolve diventa pericolosa e compromettente per la mia salute"

"Super Babbo-Natale oggi è diventato uomo,ha messo al tappeto l'Uomo Tigre ed ha trovato pure la sua Beatrice!"

"Speriamo che anch'io come Dante non sia nel cammin di mezza vita verso l'adila'"

"Ma è di Carini stu Dante?Un ci pinsare a stu Dante,pensa a saluti e un caminare assai,ne di ca' e ne di dda'."

"Niervu stasira u tempu è miiinchia!"

Il tempo di Natale era diventato minchia invece,non capiva piu' se gioire o piangere e che cosa gli riservasse l'evolversi dei giorni a seguire.

Le ore passavano ed era sempre piu' vicino all'incognita di Antonello ed allo stesso modo si avvicinava alla dolce certezza di Floriana.

Il futuro era rosa e nero ma non c'era certo da fare il tifo ma piuttosto di studiare bene ogni mossa da fare,trovando la strategia migliore per entrambi le situazioni.

L'animo di Natale era forte e sicuro,perchè ha trovato il coraggio di vivere con dignita' e coerenza ogni attimo della vita.

Non dimenticava mai le parole di Giosuè.

Mentre Natale pensava si riscopri solo senza averne capito niente,forse aveva salutato,forse no ma non gli importo' poiche' si era concentrato ed aveva rasserenato la sua anima,anche grazie all'attesa della sua amata.

Floriana usci,gli sorrise ma bruscamente e violentemente comparve la scassata Tipo con i finestrini fumanti che rapi' Floriana rubandola alle dolci braccia dell'amore.

Lei ebbe solo il tempo di sussurrargli "alle tre" facendo finta di salutare mentre si dirigeva in auto.

Questo basto' a Natale e sentii' piu' forte la voglia,il desiderio di rivedere Floriana.

"Natale a mamma ma tu si sicuro che è stato a calcetto?"

"Si ma',nca che dovevo fare?Una lotta selvaggia con qualche delinquente?"

"Natale viri chi i sciarri non ne portano pane a casa!"

"Lo so papa',lo so....."

"Tu sei un ragazzo tranquillo ma siamo pur sempre uomini,tutto puo' succedere nella vita.Si lotta e si cade solo per difendere diritti e dignita'.....non per altro."

"Si certo papa',vale la pena lottare...."

"Aspè ma non alle mani....metaforicamente!Se ti serve potrai sempre confidarti con noi."

"Metaforicamente....certo!Lo so che posso contare su di voi.Mi dispiace se vi faccio preoccupare ma fidatevi di me"

"A mamma,da quando ti abbiamo visto nascere sei il significato e l'unico senso della nostra vita,noi viviamo solo per vederti felice."

"Anche io vi voglio bene!"

E dopo aver baciato dolcemente i genitori Natale ando' a letto e in pochi minuti si addormento' felice.

Percorse il tragitto casa-scuola come fosse un campo di guerra,da ogni angolo poteva saltare fuori un agguato mortale.

Natale tremava di paura ma cercava dentro di se il coraggio e la convinzione che si era ripromesso.

Natale sali' direttamente in classe,nemmeno quel giorno Antonello era in classe.

Uscendo da scuola Natale osservo' con affetto la Salumeria dove lavorava il suo amore e pensava che sarebbe tornato li' prima delle tre per incontrare la ragazza che ama.

Le tre arrivarono e Natale era li' gia' da mezz'ora,attese di minuto in minuto fino a quando si accorse che erano gia' le quattro e mezza ma il suo amore non era li' con lui e forse non sarebbe mai arrivato.

Quella era l'unica mezza giornata che i due potevano trascorrere insieme,continuando quell'estasi durata pochi minuti il giorno prima.

Natale impaziente ed innervosito percorse avanti e indietro il Corso per un'altra mezz'ora fino a quando si calmo' e perse ogni speranza.

-ma perchè deve capitare sempre cosi',riuscire a vedere il paradiso,arrivare dinnanzi le sue porte e poi senza capire il perchè perderlo di vista ed addirittura smarrire la via?! - 

Si sentiva appunto smarrito con un amore che fremeva di ritrovare la via che conducesse a quel paradiso che aveva raggiunto con Floriana.

Ma Floriana non c'era e senza di lei il mondo reale ed il paradiso d'amore non avevano senso.

Sconsolato e con una voglia d'amore insoddisfatto se ne ando' a casa per buttarsi a stomaco vuoto direttamente sul letto.

Per fortuna sapeva dove trovare Floriana l'indomani,l'unica certezza sulla quale poteva contare.

L'avrebbe rivista in Salumeria ma non sapeva cosa aspettarsi stavolta.

"Oh compa' oggi forse non si fa lezione?"

"C'è una bomba a scuola?L'hai messa tu Albe'?Hai fatto bene!"

"Esagerato!No...no....c'è aria di Okkupazione!"

"Ah bello! Okkupiamo per avere la pace nel mondo??Visto che non ci sono altri motivi...."

"Puo' essere....ma chi se ne frega....basta che non si studia!"

"Oh Ismaele oggi niente scuola!Okkupazione!"

"Buonu....mi fumu na sigaretta e poi minni acchianu a Carini"

"Al prossimo pero' devi dire che gia' l'Okkupazione è finita!"

"Dai Natale,ma che hai oggi?

"Niè uoggi avi u marchisi!"

"Ehhh??Niè piccio'....sono nervoso,non mi va di parlarne...va bene ve lo dico..."

"Tuttu tu stai facennu..."

"Vi ricordate che vi avevo detto che ero mezzo zito?Insomma ci siamo azzitati...penso...credo....infatti è questo il problema,non ne sono piu' sicuro"

"Chiediglielo scusa...."

"Grazie Alberto,non ci avevo pensato....grazie!"

"Fallu parrari anzi i sparari minchiati!"

"Insomma l'altro ieri ci siamo visti e ci siamo baciati...e non solo...cioè non quello che pensate ma abbiamo schiniato...non mi piace descriverlo cosi' ,è stata una cosa piu' pulita e delicata...eravamo coinvolti sentimentalmente e..."

"Ohu Leopardi....non ci interessano sti romanticismi...E i giorni prima niente?Dice eravate mezzi ziti?"

"Cioè si lei tempo fa mi diede un bacio.....poi non mi ha cacato piu'....qualche giorno fa mi ha baciato di nuovo ma mi ha detto che si era lasciato con lo zito e che poi si era rimesso di nuovo con questo Bastiano ed ora dice di amarmi ma ieri non si è presentata all'appuntamento e io non ci sto capendo una minchia!"

"Aspè come si chiama questa ragazza?"

"Eh....Floriana..."

"A me non mi interessa...poi tu fai quello che vuoi.Ma tu sai chi è....conosci qualcosa della sua vita?Levaci manu,attenta a mia!"

"Grazie per l'incoraggiamento!"

"No io te lo dico perchè la conosco e so chi è.Guarda non ti dico nemmeno chi era lo zito,basta solo quello che è lei."

"Perchè chi è?Ci sono cose importanti che devo sapere?Lei è cosi' bella e basta guardarla per amarla"

"Ma ti pare che lei è Beatrice e tu sei Dante,ok che sono gusti ma guardandola io penso non possa ispirare amore,forse altro per quello che so.Senti io non ti ho detto niente ma ti voglio avvisare perchè comunque siamo amici.Tra parentesi,ti devo dire di Antonello,poi ti racconto"

"Bene...doppia suspence!"

"Attienta...!!Vedi che questa Floriana viene da famiglie basse...e non lo dico per sparlare o denigrare ma su proprio nterra nterra"

"Gente umile...."

"Ma quale umili,chiddi su cannavazza propriu.....delinquenti e approfittaturi.Questa Floriana abita Sutta san Lorenzo....stannu nta na rutta ri casa a so famighhia,nonni,zii...buu na stadda.La picciottela è da tanto che gira strade strade...prima giocava con i maschietti a pallone e cu i manu e poi ha iniziato a giocare con i maschietti sempre con le mani ma in un altro modo.....passava da picciotto a picciotto sdivacata Arrieri u casteddu o au Miramare.Non credo abbia contemplato ed elaborato il significato dell'amore puro e delicato ma piuttosto il significato del pinno."

"Ehm.....bhe....ma io ho sentito qualcosa in lei.....magari è cambiata,sono state esperienze adolescenziali...."

"Tu hai sentito quello che volevi sentire...forse ancora non è uscita al naturale ma secondo me quella per ora sta giocando per vedere come è stare con una persona,con un cristiano normale insomma"

"Quella lo sanno tutti che ormai è diventata il tappetino di Bastiano,la sua pulletta personale.E scusa te lo devo dire....tu ancora non capisci!"

"Pulletta...in che senso?Lui la illude?"

"Lui...se la ficca e la spana per bene ed a lei va bene perchè è lei che alla fine gli va a leccare il culo.Per lui lei è di sua proprieta'!"

"Bastiano...lo conosci?"

"Senti non ti fare venire strane idee perchè quello è sicuro che ti uccide....e io stavolta non posso fare niente.Figghiu miu pari ca ti scarti tutti tu!"

"Dopo Antonello Super Babbo-Natale sconfigge anche Bastiano!"

"Alberto,non babbiari....quello è davvero un delinquente....un animale da catena.Puru iu mi scantassi!E' un mezzo pazzo,tutto schizzato continuamente fumato e tirato....è una bestia.Na vota nta sciarra a Torretta ad un picciotto lo ha mandato in coma,lo ha buttato giu' da uno sbalanco e poi ha continuato a prenderlo a pietrate.Questo dovrebbe stare in carcere.Una volta ha dato pure fuoco ad un auto con uno dentro ma per fortuna quello si è salvato.E' terribile!"

"Mii ma li attraggo io tutti i delinquenti di Carini??!!Ma che colpa ho?Io voglio vivere tranquillo....quello mi incuieta a scuola senza motivo...quell'altro sta con la ragazza che io voglio....Mi devo chiudere in casa?"

"Senti a me Natale,posala a questa Floriana....un ci perdi nienti...anzi ci accansi salute e sopravvivenza!"

"Ma a sto punto non so piu' come va a finire,devo credere che lei si è rimessa con sto Bastiano e mi ha posato allora!"

"Buono,apposto....non la cercare piu'.Lasciala stare!"

Quel giorno le lezioni saltarono e tra assemblee fantocci e schiamazzi inizio' l'Okkupazione del Liceo di Carini....quindi vacanze anticipate per tutti.

Per tutta la mattina Natale ripenso' alle parole di Ismaele,non riusciva a rassegnarsi che la sua Beatrice fosse la stessa che aveva descritto Ismaele.

Lui l'aveva guardata negli occhi fino infondo all'anima ed il calore che lei le trasmetteva era puro e caldo come l'amore che entrambi provavano.

- il cuore puo' prescindere dall'istinto ed i vizi carnali della mente?Dov'è il punto di unione tra cuore e mente? –

La mente si perde e talvolta l'istinto animale la trascina con se violentandola e privandola dell'amore che il cuore dona all'anima.

L'anima orfana dell'amore si abbandona schiava tra le braccia del mondo in cui viene incarcerata.

A sto punto Natale ebbe il timore che quel mancato appuntamento fosse di nuovo un incomprensibile contrattempo creato dalla mente confusa di Floriana.

Natale non si diede per vinto,era forte dell'amore e sentiva il coraggio necessario per insistere e poter liberare Floriana da quel carcere nella sua mente.

Poiche il suo cuore batteva forte ed indomito,sapeva che l'anima di Floriana è desiderosa d'amore.

Gli occhi verdi di Floriana imploravano aiuto e desideravano amore.

Natale penso' prima alle parole di Giosuè e poi a quelle di suo padre

-si  lotta per difendere diritti e dignita'.-

E lui avrebbe donato il diritto dell'amore a Floriana e la dignita' che la vita le aveva rubato.

"Mamma,lo sai oggi è iniziata l'okkupazione....vacanze anticipate!"

"E tu entra lo stesso e studia,lasciagli fare l'okkupazione agli altri!"

"Mamma ma la scuola è okkupata dagli studenti....non si fa lezione e non ci sono manco i prof!"

"Ah allora vacanze per tutti!Ma tu almeno hai fatto interrogazioni,come sono i tuoi voti?"

"Si mamma,tutto bene....me ne mancano solo un paio ma comunque vado bene in tutto,ho la media dell'8"

"Va bene allora....allora te le meriti un po' di vacanze anticipate,fagliela fare a loro sta okkupazione,tu svagati un po'"

"Eh magari,ci provo"

Gia' alle due e mezza Natale era sotto casa facendo su e giu' per il Corso come il taormina.

Aspettava che passasse Floriana che andava in Salumeria.

Natale doveva capire e voleva capire Floriana ma soprattutto voleva farle capire cio' che lei aveva davvero nel cuore che era la cosa piu' vera ed importante di cui aveva bisogno la sua anima per sentirsi davvero libera e felice.

- lei tutto questo lo sente nel cuore e non puo' non capirmi - .

Natale passeggiava,saliva e scendeva ed aveva gia' consumato le suole delle sue converse rosse ma Floriana non si vedeva arrivare.

Erano ormai le quattro e Natale sperava che Floriana fosse andata a lavoro magari per altre vie,a piedi o con la Tipo sgangherata.

Forse non voleva affatto incontrare Natale.

- e che cazzo non ci si capisce piu' niente,diventa tutto sempre piu' complicato! - 

Ed allora Natale corse verso Via Rossini per capire almeno da dove iniziare e riprendere tutta sta faccenda.

La Salumeria era aperta,Natale entro' di corsa e come un allafannato si mise a cercare Floriana per i corridoi fino a quando non si imbatte' in Don Carmine

"Ma niscisti fuoddi?!! A cu cerchi''!!"

"Ehm....cerco il sale....non lo trovo!"

"Ma chi sii babbu chi fai accussi pu un pacchi i sale.Dda sutta...talia!"

"Ah finalmente.....grazie Don Carmine.Se c'era la ragazza magari facevo prima.Non ce?"

"Ma chinni sacciu.....vinni so pa' e mi rissi che era indisposta.Ma iu ora ci rugnu un cavucio nta u culo!Gia' mi siddio!"

"Ah capisco...fa bene.Va bene grazie arrivederci!"

"U sali ti scurdasti!!"

"In tasca non ci entra....vado di fretta....lo metta di lato che poi passo...."

"Ma va sucati un prunu!Nia' pu pilo....a minchia è uorba!"

Stavolta Natale era deciso,non poteva aspettare o rinviare,doveva trovare Floriana e parlarle.

La convinzione e le certezze di quell'amore gli davano il coraggio di andare da lei,l'avrebbe cercata in tutta Carini,sfidando pure la paura di incontrare Antonello o il terribile Bastiano.

Ma per non essere troppo sprezzante e sconsiderato si nascondeva o si defilava ad ogni motore o gruppo di gente.

- coraggiosi si ma non minchia! -

Natale si fece tutto il Corso d'un fiato fino ai Quattru strauta poi li' penso' che era meglio non ammazzarsi la vita e risparmiare le forze,attraverso' la strada e sali' per A Strata luonga verso Loreto,alla prima traversa di Via Trento decise di acchianare su ed iniziare dal quartiere di Floriana la sua ricerca.

Saluto' il barbiere Nando con la casetta aggrappata alla Montagnedda e poi svolto' sui gradini ed inizio' la ricerca,avanzava sulla Strata i miezzu e guardava giu' per le stradine acciottolate,guardava per strada,sui balconi,sulle terrazze e sperava di vedere almeno la sgangherata Tipo ma niente,ogni stradina aveva ogni tipo di presenza umana ed automobilistica tranne quelle che cercava lui.

Arrivo' fino A Calatedda i capri ma niente ed allora corse verso Via San Lorenzo per arrivare fino alla Piazza dell'ospedale Santo Spirito ma niente,affannato ed agitato ruoto' come un forsennato al centro della piazza vuota e desolata finche' questa sua inquieta danza si blocco' dinnanzi la faccia selvaggia di Antonello.

- ma perchè questo spuntava nei momenti meno appropriati?!Ma che minchia ci faceva proprio li'?Oh Signore! -

Natale inizio' ad indietreggiare verso l'ospedale lentamente come se avesse le articolazioni arrugginite ed Antonello lo seguiva con gli occhi verdi infilzati in quelli di Natale

"Nooo...aspetta....stai calmo....mi dispiace...non volevo l'altro giorno...io ti rispetto ma io ho una dignita'...non sono un animale ed appunto non volevo reagire cosi'......mi dispiace....io voglio solo la pace ed il bene degli altri!"

"Ancuora parri?? Vuoi il bene degli altri?"

"Si si...."

"e allura a fai passari dda chistianedda ca sedia a rotelle?"

"Eh??"

"Spostati...fai passare!"

"Ah scusi....signora...prego...prego..."

"Nia veru buonu i tratti i chistiani,veni cca'..."

Natale lo segui' ma non sapeva cosa aspettarsi da quell'anima selvaggia che non sembra mai davvero addomesticata e quieta.

Entrambi si appoggiarono alla ringhiera del Miramare,uno accanto all'altro,con lo sguardo perso sulla soleggiata e piacevole piana di Carini che terminava su un mare azzurro che mitigava ogni pensiero.

"Io a scola un ci vegnu cchiu' picchi' mi rumpivi a minchia,ri sturiari e di infrinzarimi cu tutti sti picciriddi figghi i papa'.Non è cosa mia a scola,un mi servi alla fine....I me frati macu ficiro a scuola media,travaggianu e sunnu arrispittati.....faro' come loro....alla fine"

"Mi dispiace per la brutta figura"

"Ma quali mala fiura.....u fici apposta,cu na manu sula ti posso scricchiare....ti ho solo risparmiato"

"Grazie...ma io mi sono fatto lo stesso male"

"Pure tu mi struppiasti...ho visto ddi quattru licca culo ca mi scassanu a minchia....l'assicutasti a tutti...e bravo Babbo-Natale...stai tranquillo ca uora t'arrispettanu"

"Io non ho paura di loro e nemmeno degli altri,mi possono pure ammazzare ma io la mia dignita' non la butto.Capito?!"

"U capivi"

"Antonello ascoltami,io te lo avevo gia detto,tu non sei un ragazzo tinto....io credo che tu possa farti rispettare non con la violenza ma con il carattere e per il valore che hai.La tua mente è aperta e disponibile ad apprendere ed accogliere insegnamenti.Io lo so che la tua anima vuole un cambiamento.Ricordi la Divina Commedia....il percorso che fece Dante...e tu sei come lui."

"Natale non è cosa mia.....ste cose un ci sunnu nta a vita ri chistiani normali.Non ci sono per me....io non sono capace"

"Non è vero,tu potresti essere chiunque....tutto cio' che desideri ma ci devi credere....se la tua mente non si perde e riesci ad ascoltare la tua anima ed iniziare il percorso che ti indica,la vita puoi' sceglierla tu.E non farti trasportare dalla corrente del il fiume della tua vita.E' vero tutto scorre ma decidi tu qual'è il percorso del tuo fiume ed il tipo di corrente"

Il volto ruvido di Antonello restava immutato rigido e privo di espressioni ed i suoi occhi inespressivi e fissi al mare sembravano parlare apertamente con la sua stessa anima.

"Viri tu a fai facili,parri di Dante...percorso di vita e corrente di vita....ma sti esempi nta vita normale un ci appizzanu na minchia!Tu mi fai sentiri chiu' inutile cu sti discursi.......mi sento ridicolo se penso di fare come dici tu.Vuoi rendermi ridicolo??"

"Non voglio affatto che tu sia ridicolo....non dire cosi e ti sbagli questi esempi sono importanti!Forse non lo sono nella realta' che vivi tu ma se tu li pensi nella tua mente li puoi tradurre tu stesso nella vita reale......nella tua vita.....quella che vuoi tu.Insomma basta che ci credi e ne sei convinto.La tua vita la puoi cambiare solo tu oppure la morte.E quando quella arriva ti chiede il conto della tua vita e solo allora la mente muore e l'anima piange e rimpiange quello che gli è stato rubato e che poteva vivere se solo anche la mente ne fosse stata convinta.Noi possiamo essere schiavi di noi stessi o liberi di scegliere cio' che l'anima vuole davvero"

"Mi dispiace pii chiddu ca ti fici......davvero...sii l'unico chi m' arrispetta pii vero e non perchè si scanta o perchè ci cafuddu ma tu talii la persona....e credi che nella vita posso fare qualcosa di buono e farmi arrispittare ed ammirare perchè sono una persona che vale e capace.Ma se ci penso mi sento tanto ridicolo...e la cosa non la sopporto"

"No,non devi pensarlo........tu puoi cambiare tutto con sentimento e volonta'......devi solo volerlo!"

"Va bene....che fa mi dai pure l'assoluzione,parri'?!Ahahah....ma che stai facendo qui a Carini?"

"Niente cerco una ragazza....è la mia zita...o meglio lo era.....la sto cercando"

"Eh bravo Babbo-Natale ca spizzo' chi fimmini! Pero' si veru babbu ca ta fai scappari e mancu sai unn'è! Ma come si chiama magari la conosco?"

"Si chiama Floriana....è magra...ha i capelli ricci e gonfi....."

"Ma non è ca è a picciotta di Bastiano..?! Non puo' essere....un la puoi canusciri...."

"Si è proprio lei..."

"Eh bedda matri....ma ti vai circannu tutti tu i quistioni,allora si babbu pii veru!Bastiano è amico di mio fratello,chiddu è un terrorista....è sballato forte."

"Gia' mi avevano accennato qualcosa del signor Bastiano.Ma io non voglio questioni con lui...io non lo sapevo....Floriana non mi ha detto niente....mi ha baciato lei ed io credevo che gli era piaciuto che la corteggiavo e voleva fidanzarsi con me"

"Ma che minchia dici!Ma quale fidanzarsi,quella è la picciotta di bastiano....il suo passatempo....a chiama -a picciridda mia-.Vi siete solo baciati?"

"Veramente abbiamo schiniato per bene ma non è stata una cosa fredda e carnale ma piuttosto eravamo coinvolti anima e cuore,entrambi abbiamo visto negli occhi dell'altro un vero sentimento.....lei mi ha detto che mi ama."

"A finisci ri fari u poeta-minchia!Tu manco la dovevi sfiorare.....altro che sentimenti veri,quella è piu' smaliziata di una prostituta e quella vede solo il pinno.A chidda a minchia ci pari caramella!E' lei che ncuieta in continuazione a Bastiano e se la fa ficcare come una cagna.Chista è chiu' sballata e finuta ri Bastiano!Floriana non ti ama!Babbo-Natale arrisbigghiati!"

"Non puo' essere....non sono diventato pazzo,io ho visto e sentito qualcosa nella sua anima......io lo so che lei infondo al cuore mi ama e non vuole piu' continuare questa vita ed allontanarsi da questo Bastiano"

"Stai attento che quello non sono io....chiddu mancu mi viri a mia.Bastiano è un pazzo e se gli fai un torto o crede ca ci u facisti,quello ti uccide.Lassa iri a so picciotta,continua a fare il bravo ragazzo di famiglia e sturiuso e scuordati ste fantasie d'amore e tutto sto coraggio di minchia che hai.Chista è na battaglia che devi abbandonare perche sinno' perdi tutto.....pure la vita.Lassala iri a sta cunsunta e facci fari a vita ca si merita"

"Eh no cazzo,io la amo e lei non si merita questa vita"

Allora indispettito Antonello lo afferro' per il collo e gli pianto' la fronte in mezzo agli occhi castani di Natale,la sua faccia ruvida si fece tesa e rigida mentre ringhiava contro Natale.

"Tu sii un minchia!Un lu capisci ca ti scannanu!Mi hai rotto i coglioni tu e i to fantasie sull'anima e sul valore!I chistiani com'è e tia un sunnu come e mia e u munnu un cancia,pezzi i babbo!Tu sei ridicolo e mi ci voi fari addivintari puru a mia!Babbo-Natale ri sta minchia!Fai chiddu chi vui,ammazzati....fatt'amazzare inutilmente!"

E lanciandolo a terra,mentre ancora ringhiava,sali' sullo Zip e guardandolo rabbioso negli occhi si allontano' furioso come un animale ferito che fuggiva via.

Natale continuo' a guardarlo negli occhi a volerlo sfidare poichè non voleva affatto arrendersi alle sue parole,respirando affannosamente si tocco' il collo dolorante mentre gia' Antonello era scomparso.

Antonello non gli faceva piu' paura poichè aveva capito che dentro l'anima è una persona buona e quello è il suo modo di comunicare con una persona amica e che infondo stima perchè seppur indispettendolo diceva la verita' su di lui e vuole il suo bene.

E' un animale che si poteva ammansire e riscoprirsi uomo con dei valori e dei sentimenti che possono attecchire in quel terreno arido della sua anima.

Natale si sollevo' da terra mentre sentiva lo Zip di Antonello che si allontanava rumoroso,si volto' verso la piana di Carini e perdendosi in quella vista sospiro' pensando a Floriana,era tutto cosi' tremendamente complicato ma lui voleva trovarla e parlarci.

Si diresse verso il la Piazzetta del Miramare fermandosi poi sotto il torrione del Castello e decise di entrare nel piccolo Borgo del Castello per vedere se Floriana era li'.

Sarebbe stato un gran problema trovarla appartata con Bastiano.

Cosa avrebbe fatto?Le avrebbe detto qualcosa?

Forse l'avrebbe solo guardata e sarebbe andato via o forse no.

Avrebbe deciso il destino,a questo punto gliene aveva presentato tante il destino che non c'era piu' da stupirsi.

Prese la Scalinata del Comune,arrivo' nella Piazza ciottolata davanti al Castello e poi si fermo' di fronte la chiesa chiusa di San Cristoforo,li' decise se uscire dall'Arco o addentrarsi nei vicoli del Borgo vecchio.

Decise di addentrarsi nello stretto Borgo vecchio e piu' avanzava piu' si pentiva di averlo fatto.

Arrivo' nella piazzetta desolata e triste Arrieri u casteddu.

"Attia' chi fa ti pirdisti?A cu cecchi?"

"Eh!!No signora apposto!Scusi mi fici scantari.....volevo vedere il castello da dietro"

"E chi ti parevu u fantasma ra Barunissa di Carini.......un ce nienti ri taliari,su quattru mura abbannunati."

"Eh si infatti...sa chi mi parieva....minni vaiu,assabinirica signora"

Di corsa Natale usci' fuori da quel posto vecchio e desolato che trasmetteva solo sconforto e solitudine.

Passando dal'Arco scese per Via Marconi e si diresse in Piazza Duomo,durante il tragitto osservo' bene se ci fosse qualcuno dietro le auto posteggiate o seduto sui gradini in pietra dei portoni,niente,il destino non gli concesse di trovare Floriana.

Le converse rosse scivolavano lisciando le balate della Piazza e del Corso Umberto.....butto' un occhio dentro il Bar Mignano,dentro il Fotografo Monteleone,dentro la Ferramenteria e Colori dove accanto c'era il vecchio e guercio Lustrascarpe,niente,guardo' dentro il Tabacchino di Don Masino e il Forno di Don Nino ma niente le strade e le botteghe di Carini gli nascondevano la sua amata Floriana.

Rassegnato e con un annoiata speranza rifece lo stesso percorso dal quale era salito a Carini.

Alla cantonera di Via Trento uno Booster guidato da un ragazzo con uno sfregio sul volto quasi lo metteva sotto.

"Accura!!Tutto apposto??Scusa figghio'!"

Quel volto era piu' inquietante e pericoloso di quello di Antonello ma per fortuna il destino gliene fece evitare il contatto.

- almeno stavolta il destino ha fatto una cosa giusta! 

Quel pomeriggio Natale confuso e sconsolato ando' direttamente a casa senza incontrare gli amici in Via Rossini.

"Natale,a mamma,ma che hai?Tutto apposto?Parla con me...."

"Niè mamma sono siddiato...per una cosa..."

"Na cosa o una persona..."

"Bhe quella ragazza che ti ho raccontato.....forse non vuole stare piu' con me......mi evita e non mi ha spiegato perchè......"

"Vi siete lasciati?"

"Penso di si a sto punto....oggi dovevamo vederci ma non si è fatta trovare"

"Tranquillo a mamma,le ragazzine a quest'eta' ancora non sanno che vogliono....sono magari ancora cocche di papa' e giocano ancora con le bambole e non hanno tutto questo interesse di azzitarsi......ma poi ancora a ste eta' siete piccoli......pensate a giocare e studiare....godetevi la vita.Vi basta parlare e fare i buoni amici,poi con il tempo i sentimenti e le prime esperienze...dai...diciamo...sessuali arrivano...non avere fretta Natale....poi arrivano."

"Mamma ma che dici??Ma che c'entra questo!!E' una questione di sentimento...ma che ti spiego!Che ne capisci!"

"Si si sentimento.......a quest'eta' il sentimento manco si conosce,anzi si imita dai film e dalla televisione......il sentimento vero lo senti quando sei disposto pure a farti ammazzare per quella persona.Come faremmo io e tuo padre per te.E' una cosa troppo grande e matura per dei cuoricini cosi' giovani.Vieni qua dammi un bacio"

Natale si sveglio' con comodo e senza fretta ed anzi con molta lagnusia si vesti' ed usci di casa per andare al Liceo a bighellonare un po' con i compagni,magari li' si sarebbe tirato su il morale.

Da lontano guardo' la Salumeria dove lavora Floriana ma non volle' andarci subito,preferiva ritrovare un po' di entusiasmo ed autostima trascorrendo un paio di ore con i compagni.

La scuola era una bolgia anarchica e convulsa,alcune stanze erano dei coffee shoop ed altri dei privee o bische clandestine con sottofondi di musica rock e reggae.

In quel caos incontro' Germano e Pietro e si uni' a loro ed i loro compagni di classe e provo' a distrarsi un po' chiacchierando e scherzando con loro.

I ragazzi erano entusiasti di quel clima festoso ed anarchico senza lezioni e professori,la scuola era tutta per loro ed anche se non vi erano chissa' quali spassi gli bastava essere li' liberi con quella moltitudine di ragazzini come se fossero i proprietari della scuola.

Quest'idea li gasava senza fargli capire che è una responsabilita' grande okkupare una scuola pubblica,inutilmente tanto piu' che non avevano la vaga idea di cosa significasse questo e perchè lo stavano facendo.

Cioè non vi era un motivo valido ed importante ma era solo per non studiare e se fosse successo qualcosa di grave potevano essere tutti responsabili,compresi i loro genitori.

Ma per fortuna non accadde niente e le forze dell'ordine ormai abituate non intervennero a sgombrare ma si limitarono a registrare i nomi dei rappresentanti di istituto.

Infondo accadeva ogni anno e in quasi tutte le scuole del palermitano.

In mezzo a quella bolgia Natale noto' in una stanza Ismaele seduto su un banco che parlava con dei ragazzi di 5°,entro' nella classe e gli fece un cenno.

"Oh Natale ma chi ci fai tu cca?Chi fa spizzasti!Sei venuto a fumare ed ubriacarti?Eh bravo Natale chi fa okkupazione!!"

"Se vabbe'....non devo fumare,non devo bere e non mi interessa di okkupare,pero' mi va bene che non si studia e sono venuto a passarmi un po' il tempo"

"Eh bravo...."

"Ma poi perchè ho bisogno di spizzare....gia' mi sembra di aver superato abbastanza i test di spizzamento!"

"Certo hai schiniato con una ragazza,anzi strano che non te l'ha data...vabbe' lasciamo stare!.....hai fatto a botte con mezza scuola ed addirittura hai steso Antonello....miii gia' sei un uomo allora!"

"Ah vero.....a proposito di Antonello.....l'altro giorno...."

"Si si vero....sono andato a casa sua e non c'era....o aspetti che lo incontro o ti arrangi..."

"No vabbè l'ho gia' incontrato e ci ho parlato....diciamo che a modo suo ed a modo mio ci siamo capiti...."

"Ah!E sei ancora vivo.....non hai ferite...allora vero spizzasti"

"Anche lui mi ha parlato di Floriana ma soprattutto mi ha messo in guardia da Bastiano......figurati ne ha timore anche lui!"

"Ed ancora non ti basta??!!!Tu sei un bravo ragazzo e non ti devi preoccupare di questa Floriana e della sua vita.Ma poi fimmini megghiu ridda ci ni sunnu a volonta'"

"Eh si lo so,hai ragione....non è una ragazza facile e poi il contesto intorno a lei è peggio.....forse dovrei lasciar perdere ma sai non so spiegartelo ho sentito qualcosa ed è un qualcosa che non passa attraverso il cervello e per questo non si puo' spiegare e capire.E' come una sensazione muta che esplode dentro l'anima ed avviene tutto cosi' naturale e senti che è giusto cosi'.Forse si chiama amore o forse è semplicemente la dinamica del destino che ci spinge verso quel percorso gia' scritto nella nostra vita.Ed io sento che è giusto incamminarmi verso quel percorso"

"Ma che minchia dici??!Ma ti pare che sei un poeta o un eroe.....l'amore non esiste a questa eta'.....esistono solo i tuoi ormoni e l'attrazione che hai per le ragazze.Non ti illudere ed usa la testa.Trovatene un'altra e vedi come ti passa l'amore!"

"Sara'...se lo dici tu....Forse hai ragione....magari sto sbagliando tutto..."

Natale era indeciso e tanto confuso,non capiva e non riusciva a trovare un appiglio in quella realta' che lo potesse aiutare a capire,forse solo Floriana poteva chiarire tutto.

Usci' di corsa dalla scuola,surfando per le scale e dribblando la moltitudine di ragazzi,sempre correndo svolto' gli angoli del palazzo e si precipito' dentro la Salumeria deciso a bloccare Floriana e chiederle di chiarire una volta per tutte quella realta' confusa che lui stava vivendo.

"Ah eccoti!Floriana io e tu dobbiamo parlare,non puoi sparire cosi' e gettarmi come una pezza senza darmi nessuna spiegazione!"

"Natale per piacere,staiu travagghiannu.....evitamo discussioni e scenate cca!"

"Ma quali scenate....tu lo sai cosa provo per te e lo hai sentito pure tu...."

"Natale,per favore,ho bisogno ri stari anticchia tranquilla,sono confusa......tu sei un bravo picciotto e mi piaci ma io non lo so....non posso..."

"Non lo sai?!Non puoi?!Mi hai detto tu che mi ami.....è stata una bugia allora?"

"No non è una bugia....si forse è vero che ti amo ma non come vuoi tu.....non so come spiegartelo,sono confusa"

"Certo,c'entra quel delinquente di Bastiano che ti prende e ti usa come se fosse il tuo padrone,senza darti rispetto e nemmeno amore!"

"Lassa iri a Bastiano!Ma tu che cazzo ne sai ra me vita?Chi cazzo ti senti u principe azzurro o il poeta dell'amore che veni cca a mettere a rischio u me travagghio e dare giudizi e condanne ncapu a me vita e sulla gente che frequento?!!Che cazzo ne sai?Da dove sei spuntato tu??....Tu un si nuddu nta me vita...rispetto a Bastiano....con te è stata una favola ma gioia mia chista nvece è la realta' e li' tu non sei nessuno per me.....Lasciami stare,non mi cercare piu...."

"Don Carmine!"

"Te ti purtavi u sali ca l'autru viaggiu tu scurdasti.Te!Va paga a cassa....

"Ehm.....Va bene,grazie......Me ne vado.ArrivederciI!"

"Continua a lavorare,io ti pago pii travagghiari.I chiacchiri fuora!"

Natale usci',con il pacco di sale in mano,furioso e ferito dalle parole di Floriana.

Forse Ismaele ed Antonello avevano ragione,era meglio lasciare perdere Floriana.

Il pacco di sale si frantumo' sul muro di casa di Bernardo e mentre il sale svolazzava come neve Natale non poteva fare a meno di pensare a quei brevi e significativi attimi d'amore che avevano vissuto e sentito sulla loro pelle Floriana e Natale.

Anche lei gli aveva confermato che tutto era stato come una favola ma lei purtroppo non riusciva a tradurla in realta' e distaccarsi da quella che lei subiva ed accettava per sottomissione.

Floriana non voleva vivere la sua realta' ed il suo cuore aveva scoperto la vita che avrebbe voluto vivere,come un animale ferito Floriana non aveva la forza di alzarsi sulle sue gambe ma impaurita e rassegnata non accettava nessun aiuto e nessuna possibile speranza di salvezza.

Natale aveva letto gia' ed aveva sentito dire in giro che l'amore vero fa soffrire appunto perchè è cosi forte e reale quel sentimento,lui aveva avuto la conferma che quello per lui era davvero amore.

Quell'amore che lui aveva letto nei libri e visto nei film lo aveva vissuto e provato nella sua anima e sulla sua pelle.

Capiva anche che l'amore era una sensazione e non seguiva affatto gli standard che i tempi e le societa' dettavano,l'amore sfuggiva alla ragione ed allo scorrere dei tempi.

L'amore era l'istinto dell'anima che si evolveva in qualcosa di infinito che risiedeva in ogni parte del nostro corpo ed emanava una forza di attrazione che sfuggiva ogni spiegazione.

L'amore è il filo che unisce gli uomini e dona senso e consapevolezza alla loro realta'.

Ma la realta' di Natale era incerta e confusa come lo era Floriana.

E per questo Natale soffriva per quell'amore senza unione e senza significato che sarebbe rimasto per sempre solamente nel suo cuore.

Natale rimase tutto il giorno nella sua stanza guardando fuori dal balcone la pioggia che scendeva giu' triste a bagnare di pianto ogni cosa,piovevano lacrime anche sul suo letto e sulle sue mani.

Con il viso sul freddo vetro disperdeva i suoi pensieri su montagna Longa che talvolta spariva tra la nebbia del suo respiro singhiozzante.

Quel pomeriggio dormi' e sogno' il suo amore da favola con Floriana.

"Mamma io esco che ho la partita di calcetto alla Zona Pep con i miei amici"

"Ma gioia con sto tempo!Come ti senti,tutto bene?"

"Si si apposto....cosi' mi sbario un poco anzi di stare a casa e poi scampo',non piovera' piu'"

"Va bene,stai attento e un ti struppiari"

"Ciao mamma,vado!"

Natale provava a non pensare a Floriana ma si accorgeva che piu' le cose si facevano confuse e complicate meno riusciva a distaccarsi da Floriana,lui certo non voleva arrendersi nel perderla ma capiva anche che certe battaglie non si possono combattere se dall'altra parte nessuno ti supporta.

 - che senso ha combattere il drago se la principessa non si vuole fare salvare ed anzi gioca ed accarezza il drago.L'amore si deve sentire e vivere non si puo' sperare di spiegarlo e convincere chi ami a fare lo stesso.L'amore si sente e ti attrae senza che si parli o senza che si capisca il perchè.La mia principessa ha rifiutato l'amore ed ha scelto il drago!- 

"Ciao piccio' apposto?Freddino stasera...riscaldiamoci se no ni satanu i iammi"

"Ciao Natalino,apposto?Come va la love story?

"Nia Angelo sei di un tempismo inopportuno fantastico!Penso che ci siamo lasciati definitivamente.Lei vuole un altro."

"Auguri,gia' ti ha fatto le corna!Mii che grande amore questa Floriana!A virita' ragazza seria...."

"Ma quali corna....lei è confusa e vuole ancora il suo ex....un certo Bastiano..."

"Ma cu è stu minchia??Vacci e ci rici ca un la ncuieta"

"Germano vacci tu allora!Questo è un delinquente peggio di Antonello...e tra l'altro sono pure amici...."

"Vabbe super Babbo-Natale sconfiggera' pure luiI!

"No Bernardo credimi questo è terribile....figurati si scanta pure Antonello!"

"E tu che ne sai che si scanta,tu cunto' iddo??....."

"Bhe si....ci siamo visti ed abbiamo parlato...."

"Miii il mondo va arriversa....non ti ha scannato ed addirittura avete chiacchierato come amici.Che fa,lo hai convertito?"

"A sto punto convertivo pure Floriana.Non so,secondo me Antonello puo' cambiare e diventare una buona e valida persona.Io credo che infondo lo voglia anche lui."

"Ma  addivintasti psicologo o missionario??Amuni',non ci pensare,riscaldiamoci con un po' di corsa e cerca di giocare bene,ca si na negghia!"

Ogni volta il calcetto riusciva a cancellare ogni residuo o scoria di affanni e preoccupazioni,per Natale era una sorta di sfogo dove scaricava tutto lo stress ed i pensieri negativi,quella sera di Dicembre era fredda e si correva poco e di tanto in tanto Natale si bloccava in mezzo al campo prendendo aria ed osservando le azioni di gioco ma con il pensiero riviveva le parole di Floriana.

Durante la partita si fermo' varie volte con questi flash back a rallentatore ma ora li ricordava con una calma sovrannaturale ed una rassegnazione filosofica,forse il destino aveva scelto questo per lui.Fargli conoscere l'amore ed anche le sue sofferenze,giusto per dare una completezza a questo sentimento.

Guardandola da un certo punto di vista,doveva ritenersi fortunato di aver vissuto tutto questo.

Ha conosciuto l'amore.

"Accura Natale!Arrisbigghiati!"

"Ahii le palle!!Ahiiii!!

"Ma chi fa sogni ad occhi aperti!!??Salta,salta e sbatti i piedi che ti passa!"

Ormai le vacanze si stavano avvicinando ragione per la quale i ragazzi avevano allentato la presa sull'Okkupazione del Liceo,tanto sarebbero andati in vacanza comunque.

Ma ancora qualche ragazzino insieme ai rappresentanti di istituto bighellonavano dentro il Liceo.

Anche Natale non andava piu' al Liceo,non gli piaceva l'ambiente ed i passatempi svolti e poi i suoi amici e compagni non ci andavano piu.

La mattina spesso amava restare a casa o sbrigare qualche commissione per conto della mamma.

Si sentiva orgoglioso ed un ragazzo maturo quando si rendeva utile per faccende da sbrigare.

Il pomeriggio si incontrava,al solito,con il gruppo di amici in Via Rossini,sotto casa di Aceto ma Natale faceva ben attenzione a non farsi vedere da Floriana,evitava di entrare in Salumeria e prima che lei staccasse da lavoro gia' andava via.

Non voleva farsi male ancor di piu' guardandola e pensando all'amore che prova per lei.

Una di quelle sere Bernardo lo prego' di aspettare con lui l'arrivo della madre poichè era senza chiavi di casa.Controvoglia ed innervosito Natale gli fece compagnia.

"Ah arrivo' me ma'!Mii pari ca un putevi stari cchiu'!"

"Ace' lo sai non mi va....apposto?Posso andare?"

"No aspetta Natale......devo parlarti"

"Floriana!"

"Vabbe' io salgo a casa....buonaserata"

"Vai,vai....buonanotte!"

"Allora esisto ancora per te?!Come mai mi devi parlare?L''ultima volta mi hai assicutato........potevi parlarmi quel giorno......"

"Infatti ho avuto storie con Don Carmine....infatti stasira  mi sono allicenziata....per ora non ci ho la testa......voglio stare tranquilla"

"Con me avresti tranquillita' ed amore ed invece mi tratti come un cane di in mezzo alla strada!"

"Natale perdonami......io non voglio malitrattariti ma mi sono accapitate tante cose e non so come spiegarti....."

"Floriana tu conosci l'amore che ho per te,lo hai sentito e sono sicuro che lo vivi anche tu nel cuore ma io non ho piu' niente da fare se le tue reazioni e comportamenti sono questi.Sono io che non capisco e sono confuso,tu dici di amarmi e dopo non riesci a distaccarti da Bastiano.Non posso....non capisco...."

"Hai ragione sono una stupida....ma è piu' forte di me,io e Bastiano è da anni ca stamu nsemula....sono cresciuta cu iddu e con lui addivintavi donna...sono legata a lui anche se il nostro non è amore ed io adesso u sacciu di non amarlo...ma è piu' forte di me,è quasi un istinto selvaggio,quannu u viru e sto con lui un ci arriniesciu a lassallu stare.......a stare lontano da lui.Volevo spiegarti questo almeno."

"Certo cambia poco quello che mi dici....non so quanto possa cambiare per te.......magari ti senti meglio cosi'...."

"No Natale anzi mi sento una merda....u sacciu ca staiu sbagliannu e ca ti fazzu male ma io lo so che tutto questo non riesco a cambiarlo e pi chisto ti ho allontanato........per non farti piu' male....."

"Si certo...lascia stare....ciao..."

"No aspetta gioia non mi lasciare cosi...mi dispiace.....io vero ti amo...e proprio pi chisto non dobbiamo vederci piu'.....anche se non voglio....aspetta!!"

Floriana lo fermo' e girandolo verso di lei lo strinse forte e lo bacio' dolcemente.

Quel bacio fu il bacio piu' dolce e sincero.

Era un concentrato ed una palese dimostrazione dell'amore che davvero scorreva in entrambi,l'uno per l'altro.Floriana prese le guancie di Natale e respirandogli sulle labbra e sulla bocca lo guardo' negli occhi sussurrandogli amorevolmente.

"Ti prego amore mio calmati e non mi odiare io lo faccio per te.Forse un jurno a me testa e la mia vita cambiera' e potremo stare nsemula"

Entrambi ormai erano bagnati dalle loro lacrime e parlavano singhiozzando.

Anche se per motivazioni diverse entrambi soffrivano.

Il dolore di Floriana era causato da un inutile ed illogico legame che non riusciva a rompere con Bastiano e quello di Natale era causato dall'impotenza contro quel legame e l'incomprensione del perchè quello accadesse nonostante Natale la amasse ed anche lei ricambiava e riconosceva quell'amore.

Floriana era solo vittima di se stessa e delle sue emozioni e sensazioni selvagge.

"Floriana mi dispiace non capisco....tra di noi c'è amore...lo sentiamo dentro...lascia perdere Bastiano e stiamo insieme.E' troppo semplice quello che ti dico.Perche' tu lo vedi cosi' difficile??!"

"Non lo so....non lo so....Bastiano fa parte ra me vita ed ogni vuota ca sugno lontana da lui poi u va cerco....è come se il mio corpo e la mia anima me lo cercasse.Con lui c'è un unione chimica che non mi fa lintari di volerlo ed vulillo accanto.Comu si fusse na droga mi infetta sempre l'anima ed il corpo e ne sento la sua necessita'.Potrei stare con te ma sugnu sicura che si virissi o parrassi cu iddu.....quei suoi occhi mi spuogghianu l'anima e mi fannu addizzari i carni....io farei sempre e continuamente l'errore di cadere tra le sue braccia...u sacciu ca u facissi,mi conosco.Farei soffrire te ma soprattutto mancassi di rispetto a tia ed all'amore che mi dai.Ed io non lo merito il tuo amore....tu non meriti a mia ed il dolore che ti sto causando."

"Stai d nuovo con lui?Vi siete azzitati di nuovo?"

"Si sto con lui per adesso......ma io ti bacio perchè ti amo e non manco di rispetto a nessuno....perchè Bastiano non se lo merita questo rispetto...."

"Vedi....non capisco....basta lasciamo perdere.Quindi tu davvero vuoi che io non ti cerchi piu'?"

"Si....lasciami stare....è meglio per te.Non ti meriti una schifezza come me"

"Tu non lo sei....per me sei stupenda solo che tu non riesci a vederlo e capirlo.Se solo avessi la forza di farlo!"

"Lasciami stare...lasciami andare....."

"Devi andare da Bastiano??"

"Si"

"Ma è gia' tardi....tuo padre non arriva?Non vai a casa?"

"No mio padre sa che sono al Presepe vivente al Borgo del Castello come ogni sera.Ci rissi ca mi veneva a pigghiari Bastiano e poi saremmo andati li'"

"Anche tuo padre lo conosce ed approva che stai con lui....Ma viene davvero lui??Bene cosi' ci parlo io e forse ti lascera' in pace"

"Mai!!Non lo fare mai.....questa è l'unica cosa che ti chiedo se davvero mi ami!Mai!Io ti amo e voglio il tuo bene....quello è un armalo violento capace pure d'ammazzare,è un uomo forte e violento e se ne fotte di te.Natale sono io che lo cerco e lo voglio....e sono io che glielo concedo e permetto.Lascialo stare e lascia stare me....sono una ragazza senza speranza e senza salvezza.Non merito l'amore.Addio amore mio....addio Natale...."

"Floriana....no......"

E cosi tra le lacrime e la pioggia leggera che ormai piangeva su di loro il destino concesse il dolore piu' forte di uno strappo straziante e della morte di quelle speranze che il loro amore ancora nutriva.

Cosi' con Floriana andava via quel grande amore e lei trascinava con se il loro amore a brandelli per darlo in pasto alla spietata realta' ed alla fame selvaggia e carnale di Bastiano.

Ma Natale era convito che quell'amore non poteva estinguersi e che un piccolo seme in quel cuore martoriato poteva ancora sbocciare e concedere nuova vita al loro amore.

Se Natale era riuscito a trovare un po' di entusiasmo e di spensieratezza adesso era nuovamente sprofondato nella tristezza e nello sconforto,quel sentimento d'amore pulsava nel suo petto come non mai e nella sua mente si era tramutata in rabbia per quella ingiustizia che subiva Floriana e la sua vita.

Il clima delle feste,quell'aria cosi' volutamente carica di finti propositi e false bonta' con le sue luci colorate e le sue melodie affettuose tranciavano ancora di piu' l'anima di Natale rendendo piu' doloroso quello strappo poichè sanguinante d'amore e non bastava piu' quel collante che era la speranza ma ormai il destino gli aveva lasciato solamente la certezza e l'inutile forza dell'amore che ancora pulsava e mai si sarebbe arrestato.

Questo clima di festa gli sembrava cosi' inopportuno ed indelicato nei confronti del suo stato d'animo.

"Per le feste siamo a casa di Zia con tutti i parenti"

"Ah va bene..."

"Gioia ma che hai?Sei triste?

"Niè ma'"

"A papa' se ce qualcosa che non va puoi parlare con noi.Discorsi con la ragazza?"

"Appunto questo.Mi ha detto che mi vuole ma si è messa con un altro e non lo vuole lasciare"

"Ah,bene.Eh sti ragazzi....non sanno manco quello che vogliono....e va bene....sono le prime esperienze sentimentali....non ti preoccupare...."

"Tranquillo a mamma le ragazze spesso sono confuse...sai le prime attenzioni da parte dei maschietti...mica ancora si sceglie bene....le ragazzine magari sono attirate da quelli piu' spavaldi ed esibizionisti"

"Eh si....è proprio questo il caso"

"Ma tranquillo se avra' tempo di conoscerti meglio scegliera' te....basta solo un po' di tempo e se lei capisce che tu la vuoi tornera' con te"

"Uffa ma lei lo sa.....ma quando?Quando cambieranno le cose?"

"A papa' il cavallo buono si vede a corsa lunga....e poi' le cose giuste appattano sempre primo o poi.....se il destino vuole e tu non ti arrendi lei capira' cosa vuole...."

"Ma speriamo...."

"D'altronde la speranza è l'ultima a morire e poi solo alla morte non ce rimedio"

Forse il destino davvero chiedeva a Natale un aiuto o la dimostrazione che davvero se le cose si volevano si potevano cambiare.

-e poi se una cosa è giusta,se un amore è vero,perchè non dovrebbe avverarsi il destino?Anzi il futuro che due che si amano vogliono vivere.E' una forma di giustizia verso l'amore vero,la vita stessa nasce e vive davvero dall'amore. –

E quell'amore era vero quanto la vita stessa che entrambi volevano vivere insieme.

Non poteva lasciare Floriana abbandonata ad un destino che lei non voleva affrontare ma soprattutto che non poteva vivere davvero.

La sua vita senza quell'amore desiderato e sentito sulla pelle non sarebbe stata vita.

E quella era un ingiustizia che Natale non poteva permettere.

Lui ama Floriana e l'avrebbe aiutata in ogni modo.

Doveva dirle che lui l'avrebbe aspettata e che in ogni attimo della sua vita lui c'era per lei,non l'avrebbe abbandonata mai,l'avrebbe aiutata.

E con il tempo le avrebbe dato la forza e l'amore per poter cambiare la propria esistenza e finalmente farla sbocciare come una nuova vita,una vita nata dall'amore ed un futuro che il destino gia' gli aveva mostrato.

Doveva dirle solo questo,Natale avrebbe aspettato e l'avrebbe amata sempre senza incertezze e debolezze.

Quell'amore era vero e con il tempo avrebbero imboccato quel percorso che il destino gli aveva gia' indicato.

"Buonasera...auguri....ciao....ciao....auguri..."

"Ciao Natale,vita mia....come stai?Chi sii fattu ranni!"

"Ciao Zia,mii gia' in tre mesi che non ci vediamo sono cresciuto?"

"Eh pii nuatri vecchi siti sempri ranni.....mi ricordo quannu ti canciava u pannolino"

"E' passato un po' di tempo...."

"Natale vieni qui.....fatti vedere dagli Ziii....."

Quella sera Natale si era convinto che doveva a tutti i costi trovare Floriana per dirle quelle parole,quel discorso che aveva elaborato con sicurezza e decisione.

Floriana non lavorava piu' in Salumeria e dopo quella sera non avrebbe piu potuto rintracciarla facilmente.Infatti l'indomani la famiglia di Natale sarebbe stata dai parenti a Sciacca e le sere successive non avrebbero piu' fatto il Presepe vivente.

Natale rischiava di cercare inutilmente Carini-Carini Floriana come l'ultima volta.

"Mamma ti ricordi che alle dieci devo andare a casa di Bernardo a giocare a carte...??"

"Ancora Natale??...ma dobbiamo brindare tutti insieme a mezza notte e poi dobbiamo finire di mangiare ancora alle dieci"

"Ma mamma....poi è tardi e mi pare male arrivare in ritardo....mii e che mi tratti ancora come un bambino che devo stare sempre con voi"

"Non sei un bambino ma sei mio figlio e ti voglio accanto......e poi sere che sono mi scanto..."

"Ma mamma sono a due passi da casa...che mi deve succedere?Sono un uomo ormai!....Non mi dai manco fiducia....manco fussi un picciriddu..."

"Tesoro....non insistere...Natale ormai è davvero un uomo...non gli stiamo troppo addosso.E poi noi ci fidiamo di te ma non fare troppo tardi...."

"Grazie papa'.....tranquilli non faro' tardi....Vi voglio tanto bene,papa' e mamma."

Dopo aver salutato tutti ed essersi scusato carinamente,Natale avvolto nel pesante giubbotto fece correre le strapazzate converse rosse e si diresse a piedi a Carini,dritto-dritto dal Corso e poi dalla Strata luonga,fin sulla Piazza.

La sua intenzione era quella di trovare Floriana,dirle solamente quelle parole e poi tornare dritto-dritto a casa dai suoi genitori.

Natale si sentiva in colpa verso di loro,per avergli mentito,loro che gli davano cosi' tanto amore e fiducia,non si meritavano queste bugie ma infondo è una bugia a fin di bene,quella è la cosa piu' giusta da fare nei confronti di Floriana e certo i suoi genitori non avrebbero potuto capire l'importanza della situazione e tanto meno accettare le motivazioni che lo spingevano a far cosi.

Non avrebbero mai accettato che frequentasse una ragazza particolare come Floriana e per lo piu' con una specie di zito non proprio esibizionista o addirittura spavaldo.

Adesso che Natale aveva conosciuto l'amore capiva ed apprezzava quell'immenso amore che i suoi genitori provano per lui.

Ed è una forza,una luce cosi' immensa ed eterna che da' vita immensa e felice.

Natale percorse la Piazza ed il Corso Umberto deserto,svolto' per Via Marconi dirigendosi verso l'Arco che era l'entrata del Borgo dove si svolgeva il Presepe vivente.

Cercava Floriana e doveva trovarla ad ogni costo,la sua vita aveva bisogno del suo amore.

Entro' dall'Arco ed inizio' a cercare e dopo poco la trovo'.

Natale la vide piangere sui gradini del portone del Notaio,si avvicino' a lei,dimenticando tutto cio' che aveva pensato e prefissato,e con affetto la volle consolare.

Si fece raccontare cosa fosse accaduto.

Floriana era stravolta,il viso rosso e piene di lacrime e singhiozzando provava a parlare.

Tutto intorno era pieno di gente,una calca disordinata e vociazzara che nemmeno si curava della ragazza in lacrime o del giovane che preoccupato le dava conforto,erano tutti convulsamente interessati a strafogarsi a sbafo nelle varie bancarelle di prodotti caserecci e vino.

Un caos sguaiato e volgare che strideva con l'evento ed il suo sacro significato.

Solo Floriana e Natale rispettavano quel contesto con il loro amore vero...il dolore sincero.....e la preoccupazione che i loro cuori avvertivano.

"Floriana....Floriana....cosa hai....che è successo?Stai bene...?"

"Natale...gioia...Che ci fai qui?Non puoi stare qui...vai via...sto bene...sto bene....niente....vai via..."

"No io non me ne vado via se non m dici cosa è successo!Ma...questi segni sul collo...cosa sono..."

"Niente Natale...vai via...."

"E' stato Bastiano??Cosa è successo?Dov'è quel bastardo?"

"Zitto!Zitto!!...ora è tutto apposto....stai fermo,ora te lo dico"

"Dimmi tutto.Vieni qua,appoggiati a me,ti abbraccio io....stai calma...tranquilla ci sono io amore mio..."

"Stasera sono arrivata prima rispetto al solito e non trovavo Bastiano.....l'ho cercato in giro e cosi' per scrupolo sono andata nel Vicolo qui dietro ed ho visto lui che schiniava con un'altra,erano tutti allafannati che si toccavano.."

"Bene...con un'altra...bel rispetto che ha di te..."

"Non è la prima volta che lo fa....anzi c'ero quasi abituata ma stavolta vedere quella scena ha fatto scattare qualcosa in me e mi sono arrabbiata come na buttana....ho preso lei per i capelli ed ho preso a pugni a lui...e gli ho gridato che è un figlio di buttana e che non mi doveva piu' toccare con quelle mani schifose...è uno stronzo e che non mi merita...."

"Lui ha detto qualcosa....?"

"No,mi ha preso con violenza per il collo,mentre quella pulla scappava,e mi ha piantata al muro,dicendomi che ero solo la sua prostituta e che se continuavo a fare cosi' mi massacrava di legnate....Io non mi spavento di lui....per me mi puo' pure ammazzare....l'ho guardato negli occhi e con la voce strozzata gli ho detto che lui non mi avrebbe piu' rivista...."

"E lui?"

"Lui con voce feroce mi ha risposto che non gliene fotte niente di me e che tanto lui lo sa che io ritorno sempre da lui perchè la voglio ficcata.Ridendo gli ho risposto che tanto non sarebbe andata cosi' perchè io ho trovato un ragazzo che mi ama e che mi rispetta.Gli ho detto che anch'io amo questo ragazzo,lo amo davvero...un sentimento che lui non conoscera' mai...."

"Gli hai detto il mio nome?"

"No,lui voleva saperlo ma io non gliel'ho detto.Lui mi ha spinto contro il muro dicendomi di ammazzarmi insieme a te e poi è andato via infuriato"

"Ti ha fatto male quel bastardo?Come stai?Fammi vedere il collo..."

"No niente....tutto apposto,sto bene....Dammi un bacio...stringimi forte..."

"Magari è qui in giro...forse sta cercando me....ci penso io..."

"No è andato via....l'ho visto salire sullo Booster ed andare via con i suoi amici....Non devi cercare nessuno.Io ti amo e voglio che non ti fai male.Quell'animale è capace di tutto!Stai qui con me,stringimi..."

"Io non posso sopportare tutto questo.Ma perchè!!Adesso mi prendero' cura io di te,non dovrai temere con me....ti daro' tutto l'amore e la protezione che ti meriti...cresceremo insieme e saremo felici"

I due ragazzi si abbracciavano e riscaldavano il loro amore davanti quella moltitudine indifferente nel luogo piu' pericoloso per entrambi ma uno nelle braccia dell'altra si sentivano nel posto piu' sicuro e meraviglioso che quell'amore gli concedeva e che il destino aveva arredato per loro.

"Natale aspetta....attienta,io ti amo....lo sai ma sai puru ca io non sono la ragazza che tu pensi e che un sugnu adatta a tia.Te l'ho gia' spiegato che Il mio mondo non è uguale al tuo,forse il mio cuore è un tutt'uno con il tuo ma a me testa è diversa ra tua.E' riversa....è pericoloso per te!Un lu viri a cu frequento e qual'è la mia realta'?Adesso un pozzu stare cu tia...adesso devo capire....devo provare a stari sula....per non cadere nei miei incomprensibili errori e trascinare anche te facendoti soffrire.Io ti amo e davvero ci vulissi pruvare con tutta l'anima ma io m'accanuscio ed il mio carattere un po' canciari cosi facilmente.....avi a passare anticchia i tempo p'accapire......per adattare alla mia realta' i cambiamenti che mi sto imponendo.Davvero non voglio piu' rivedere Bastiano....e devo prima mantenere sta promessa o meglio quella che chiamano coerenza e non ho mai avuto nella mia mente e nta me vita.Devo allontanare questa droga che mi spinge verso ragazzi opposti a te.Vedi l'incoerenza irrazionale....amo te ma capaci addisiassi n'autru.Mi viene da impazzire!Nemmeno io mi accapisciu e la mia testa forse non ci credera' mai davvero.La realta' ra me vita è troppo diversa.Lo so,ti farei solo soffrire e tu non potresti mai essere felice con me,la mia anima è selvaggia.”

"Ma perche'....perchè Floriana....??"

"Non lo so...non capisco perchè sono attratta da picciotti duri e difficili,a volte violenti,picciotti soli caratterialmente ed emarginati socialmente.Forse con loro mi sento al mio agio,al sicuro e non mi sento sola.Non riesco a spiegartelo.E se con te mi sentissi sola e spaesata?In un mondo che guardo solo da lontano.Questo è l'opposto che la mia mente ed il mio istinto cercano e alla quale non riescono ad adattarsi ma io so che il mio cuore non vuole questo e la mia anima non spera questo.Io ti amo ma non riuscirei a vivere quest'amore che mi riempie il cuore di felicita' .Non ci capisco niente....dentro me ce un conflitto che io non so domare e gestire.Ci vuole tempo....solo tempo....e per adesso non è il tempo giusto per capire.

"Floriana io non capisco....siamo solo dei ragazzi che si amano,basta stare insieme e poi vivere serenamente la nostra eta' con tutti i piaceri e gli svaghi che ci saranno..."

"Io non lo vedo cosi' il mondo......io mi conosco e la mia realta' sara' sempre diversa da quella che dici tu.Il mio carattere puo' sopraffare il tuo,cosi' gentile e mite,il tuo sarebbe un amore delicato ed ogni suo gesto pulito e piacevole e forse istintivamente ne potrei avere paura e potrei fuggire via da te.Io non lo so cosa mi puo' dire la testa e ti farei soffrire.Questa cosa mi fa soffrire ma tu non devi aspettarmi.....io non so quanto tempo ci vorra'......ma sono sicura che troverai la ragazza che merita una persona speciale e vera come te e lei ti amera' davvero e sara' fortunata.Natale tu devi stare lontana da me....Non lo vedi in che situazioni ti porto io....Tutto questo non è adatto a te.....al tuo tipo di vita ed alla persona che sei.Io sono solo una ragazza disgraziata e pezzente,senza morale e che non ha conosciuto e cercato mai l'amore ma solo la puzza e la vergogna della carne e l'inutile senso di quei gesti.Ti ho immischiato in una situazione pericolosa e violenta che un ragazzo come te non deve affrontare.Devi starmi lontano"

"Io ti amo...non ti lascio sola......aspettero' sempre.....non mi arrendero'....."

"Natale,lo so purtroppo....anch'io ti amo ma devi dimenticare tutto.Forse un giorno......un giorno se il destino lo vorra' o se la mia mente sara' sconvolta e davvero avro' la sicurezza di cio' che voglio forse noi staremo insieme ma adesso no.Dobbiamo stare lontano.Le nostre vite e la nostra realta' devono dividersi...."

Natale la guardava dolcemente negli occhi con i suoi occhi lucidi e le labbra che tremavano quasi a voler metter fine a quella dura realta' con un bacio.

Le labbra di Floriana per lui erano la felice vita futura che avrebbe voluto vivere.

Floriana non parlo piu' ed intorno entrambi non udivano niente,il mondo in quegli istanti era tutto per loro,mentre lo guardava vedeva negli occhi di Natale quella forza vitale che lui chiamava amore e senza capirlo lo bacio' dandogli amore e fuggi' via istintivamente salutandolo con una carezza.

Natale le diede la mano per tenerla ancora li.

"Ma io ti amo..."

"Natale mi dispiace non posso amarti,tu non devi amarmi"

Ancora piu' triste e confusa Floriana si allontanava.

"Tu rifletti e pensami ancora,io saro' davanti la mangiatoia della Sacra famiglia ad aspettarti.Non lasciarmi solo.......ti aspettero' sempre."

Entrambi si allontanavano ed allo stesso modo svaniva il futuro di quell'amore che stava per nascere e che sarebbe stato l'amore piu' bello che avrebbero mai vissuto.

Quella vita da allora in poi fu orfana di quell'amore.

Il futuro scomparve e divenne sconosciuto per entrambi.

Natale si incammino' per Via Terravecchia fin Arreri u casteddu,attraversando quel fiume di gente che lo sbatteva come una barca persa in un mare di sconforto e in quel caos il silenzio del suo cuore gli distruggeva l'anima,la sua mente era vuota e solo il rumore della speranza alimentava quella flebile vita di un amore eterno.

Si fermo' davanti la capanna della Sacra famiglia ed i suoi occhi luccicavano di pianto e di speranza,osservava quella famiglia che per lui era il simbolo dell'amore che avrebbe voluto vivere,un amore sacro e vero.

Il suo amore era come quel bambino nato per salvare il mondo ed allo stesso modo il suo amore era nato per salvare Floriana da quella realta' che lei non voleva vivere,per dare giustizia a quel sentimento che Floriana doveva essere libera di vivere.

La sua paura era come la morte,Floriana aveva la morte nel cuore e lo rendeva arido,senza permettere che quel seme che Natale aveva piantato nel suo cuore nascesse e sbocciasse a nuova vita.

L'amore di Natale per Floriana era la luce che avrebbe vinto quella morte che aveva nel cuore,quella paura che Floriana aveva nella sua testa.Natale non poteva allontanarsi da lei....lasciarla sola......Natale doveva salvarla perchè il cuore di Floriana desiderava e cercava l'amore.

Floriana amava davvero Natale.

"Cosa inutile...cca sii??Cu cu parravi antura...ah??Mu vinnir'a diri fino nta chiazza!Pezza arrusa...parra...cu cu parravi!"

"Lassami iri...un mi tuccari...mi fai schifo!E poi a tia chi tinni futti??!Ah??"

"M'interessa...tu si mia....un t'avai a tuccari nuddu...u capisti?!!"

"Tua...vero?E dda pulla ca era cu tia??!!"

"Ma chidda e na cretina...unn'è nienti....tu invece si mia proprieta'"

"Io per te sono solo un passatempo....una cosa...un oggetto....tu non provi sentimenti per me...."

"E invece cu i prova i sentimenti....dda cosa inutile ca era cu tia??Cu è ca l'ammazzo...cu è??!"

"Non te lo dico....puoi arraggiare...che sei geloso...??!!"

"Se sugnu geloso......e a tia t'ammazzo si un mi rici cu è stu fango ca u va truovo e ci scippu u cuori!"

"Ora addivintasti geloso.....tu si zitu cu mia mi devi arrispettari come faccio io...."

"Tu accussi m'arrispetti??.....vasannuti cu nautru....io t'ammazzo...dimmi cu è...!!"

"Ahii ahii...lassami iri...m'affuchi.....ahi mi struppii....non te l'ho dico..."

"Tu m'addiri unn'è...ca u va truovo ora stiesso.....unni sinni iu...dimmelo!"

"No ti prego....Natale un ti fici nenti......è un bravo ragazzo,lassalu iri....Va bene sto solo con te.....sugnu sempre tua ma a lui lascialo stare!"

"Natale??Ma che minchia di nome è?Tu un mi rici zuoccu a fari!Unn'è??"

"Perdonami.....un ci fari nenti...Lassalu stari a questo....rimettiamoci nsemula e scurdamunni tutto.Tu se il mio zito,solo tu....sempre tu.Sono tua!"

"No niente ci faccio gli voglio solo parlare e dire che non ti guarda piu'....davvero promesso Floriana....e poi ci azzitiamo...tutto come prima..."

"Davvero?Promesso....non ci fai niente...??"

"Certo....promesso..."

"E' andato alla capanna della Sacra famiglia....."

"Amuni' piccio' ca stasira ha scannari un puorcu...stasira si fa festa"

"Noooo Bastiano....ti prego lascialo stare..."

"Tranquilla curo' gli mando i tuoi saluti...ci dico che me lo hai detto tu dov'era perchè lo ami tanto tanto.....pezza di arrusa un ti fare abbiriri chiu' ri mia ca sinno' scanno puru a tia.Gia' ti ho schifiato e sburrato abbastanza cosa inutile."

Floriana cadde a terra con le mani che graffiavano i ciottoli per il tanto dolore e disperazione e si contorse nascondendo la testa verso quel ventre impuro che nascondeva il seme di Bastiano che sarebbe diventato vita ed il futuro di Floriana.

Floriana non lo sapeva ma nel ventre portava il figlio di Bastiano concepito da un rapporto selvaggio mentre nel cuore custodiva l'amore puro di Natale.

Floriana senti' mancare l'aria ed il dolore gli squarcio il petto fino a quando il suo cuore venne trafitto e mori' dissanguato.

Aveva svuotato quel cuore buttando via e spargendo inutilmente l'amore che Natale le aveva donato.

"Cu cazzo è stu minchia di Natale....unni u va piscu nmezzu stu burdello!!"

"Io...."

"Io cosa,Antone'??"

"Iu u canusciu....stu minchia i Babbo-Natale...è un minchia ca si immisca siempre nta i cosi sbagliati e non sta mai al suo posto!"

"Apposto....iamu a pigghiari stu Babbo-Natale e ci faciemu l'auguri pa fiesta!"

"Aspettami ca......che vedo dov'è e ti chiamo...manco pii firriari a muzzo..."

"Vai trovalo...."

Antonello nutriva verso Natale risentimento per non aver ascoltato le sue parole ed averlo fatto sentire solo ridicolo con le sue idee e pensieri fuori dal mondo,era arrabbiato con Natale anche per quell'atteggiamento da eroe e salvatore dei sentimenti e del bene del mondo che gli sbatteva in faccia.

Adesso avrebbe capito cosa è la realta',adesso lui gli avrebbe mostrato che il mondo è diverso e Natale avrebbe ricevuto la punizione corretta.

Natale viveva da ragazzino per bene e figlio di papa',ora avrebbe capito come si vive e ragiona da uomini nel mondo reale.

- un minchia cosi' ,Bastiano lo avrebbe attummuliato con una sola boffa e poi tanto è minchia che Bastiano l'avrebbe lasciato li a terra a piangere risparmiandolo,nemmeno valeva la pena cummattiri cu iddu. - 

"Natale auguri!"

"Antonello....ciao...auguri...ma che ci fai qui..."

"Niente...sono venuto ad annunciarti la buona novella.....quella della vita reale....tu fai sempre il sapientone...tutto il filosofo ed il poeta....un mi vulisti attintari.....a tia ti pare che m'abbisogna l'aiuto tuo...perchè la mia vita cosi' non va bene...ma tu chi ni sai??...ti senti il salvatore sceso in terra??!...tu un mi serbi....tu un lu capisti come va il mondo e quindi adesso te lo dico io di cosa hai bisogno tu....ti insegno io come va il mondo.....chistu è il vero percorso...chista è la scoperta interiore....chistu è il mondo normale..."

"Antonello ma che stai dicendo......ma che fai...lasciami..."

Con un cenno del braccio e della mano chiamo' il branco mentre tratteneva Natale per il giubbotto.

"Lasciami....chi stai chiamando....ma che fai??!"

Quella faccia sfregiata gli comparve stavolta dinnanzi come una disgrazia del destino alla quale non poteva piu' sfuggire.

"Eh buonasera Babbo-Natale.....piacere sono Bastiano..." 

E Bastiano fece partire un pugno ben assestato e dritto allo stomaco di Natale che cedette su se stesso mentre gli mancava l'aria.

"Hai capito come va il mondo poeta??"

"Per favore......permesso....il mio amico si sente male....permesso...dobbiamo andare all'ospedale.....ha avuto un mancamento..."

Bastiano si faceva spazio tra la folla con Natale sottobraccio che strisciava i piedi e ansimava per respirare.

Bastiano ed il branco uscirono dall'Arco e scesero per le scale della Baita,infilandosi infine nella viuzza accanto San Vincenzo.

Antonello prima di scendere si volto' e vide da lontano Floriana scombinata e distrutta,con un movimento della testa la giudico' sadicamente e la colpevolizzo' per tutto quello che stava accadendo.

Floriana piangendo disperatamente scappo' via.

L'amore in lei non sarebbe morto quel giorno,l'amore che Natale aveva seminato nel suo cuore si era innestato nell'anima di Floriana e sarebbe fiorito nella vita e nel futuro di un altro Natale.

"Cosa inutile...respira....respira....tranquillo...un ti fazzu niente....Babbo-Natale...che bel nome!!"

"Come ti permettisti di svergognarmi tanto...di mancarmi di rispetto....i chistiani mi piggharu pii babbo ca mi fazzu nquitari a picciuotta ravanti a tutti da un minchia come te....."

"Floriana non ti ama....non è la tua zita...tu non la rispetti...."

"Arrispunni puru...."

E parti' forte e dritta al fianco una ginocchiata che fece stramazzare a terra Natale mente ancora Bastiano gli teneva su il viso tra le sue mani.

"Floriana pii mia è na pezza di pieri......è a me pulla personale...tutta sbutriata e schifiata a piacimento mio....e tu un si nuddu p'avvicinalla......Amore ma quale amore coglione!Quella vuole solo il, pinno in culo!Questo è l'amore tuo,coglione....quella è mia proprieta'....Babbo-Natale.....sparisci merda inutile...."

"Hai sentito...Natale...vattene via...sii puru furtunato...vatinni..."

"Amuni' lassamulu iri e sulu un minchia inutile...."

Natale era straziato dal dolore ed immobile a quattro zampe respirava a fatica ma provo' ad alzarsi lo stesso.

"Io non ho paura di te....."

"Natale...basta...stai zitto e vattene...."

"No aspè Antonello....fallo parlare a Babbo-Natale...."

"Io non ho paura di te....sei un delinquente e solo quelli come te sono inutili nella societa'....tu non hai senso in questo mondo.....vivi inutilmente....."

"Si vero??...bravo continua....continua....."

"Natale basta!"

"Antonello!!Continua Natale...."

"Ti senti forte?Tu fai il forte con me ma nella vita sarai un debole......non conosci l'amore ed il rispetto della vita e non proverai nessuna di queste cose su di te.....E' vero Floriana con te ha conosciuto solo degrado morale e impurita' ma con me ha scoperto l'amore che desiderava....Floriana mi ama....io ho dato a Floriana quello che mai tu gli potrai dare.....l'amore vero.Io sono sicuro che nessuno potra' amarti....nemmeno i tuoi figli ti ameranno...ne sono sicuro....Sei solo una bestia...e tale rimarrai nella societa'!"

"Bravo!!Finisti.....??Levategli stu giubbotto..."

"Bastiano...dai lascialo stare....non lo vedi che è solo un minchia....non lo senti come parla....lascialo perdere....un ni vale la pena allurdarisi cu sta merda"

"Ma tu cu cu minchia stai???Come ti permetti di dirmi cosa fare....lui mi manca di rispetto a maggior raggione che è minchia.Levati dai coglioni Antonello sinno' ti scanno nsemula a iddu"

"Oh calmo...calmo...io sto con te....era solo per consigliarti...scusa...."

"Vedi cosa inutile io mi faccio arrispettare e tu non sai cosa significa....chiddi comm'a tia invece sono inutili nella societa'...chi non sta al suo posto viene schiacciato dal piu' forte...viene scafazzato come una merda e tu sei solo una merda."

Bastiano comincio' ad inveire con ferocia irrazionale ed inumana violenza su Natale che subiva inerme i colpi di quella bestia ed in questa confusione coraggiosamente non si arrendeva a quella bestia e tentava di difendersi come poteva.

Queste reazioni di Natale accendevano di piu' la rabbia animale di Bastiano che sembrava sovraeccitato e divertito in quella sua folle furia,aveva gli occhi gonfi e pieni di sangue e con degli scatti convulsi e scombinati guardava il suo branco che si agitava e rideva intorno quella scena e Bastiano li incitava a fare il tifo per lui,con dei sorrisi isterici cercava consensi e soddisfazioni negli occhi di ognuno del suo branco,la bestia stava giocando con la preda che veniva colpita ripetutamente e senza pieta' ,divertendosi a continuare quel misero gioco di violenza e di follia.

Antonello con le mani ruvide sugli occhi non volle vedere e non volle osservare gli occhi soddisfatti di Bastiano che cavalcava la schiena di Natale che ancora non si arrendeva e lottava.

Natale non piangeva e provava in tutti i modi di liberarsi.Bastiano rideva e cavalcava Natale,Bastiano rideva e colpiva Natale,Bastiano rideva e esultava su Natale.

-tutto questo non è giusto,io devo lottare per la mia dignita' e non posso arrendermi ad un delinquente,non posso permettere questa ingiustizia.-

Natale ripenso' ai suoi compagni....a Floriana.....ai suoi genitori e ricordo' cos'è la vita e l'amore e quello non poteva vincerla su tutto questo.

Natale ebbe la forza,in un momento di gioiosa e folle euforia di Bastiano,di alzarsi con tutta la forza e l'animo che gli era rimasto ed assestare un pugno forte e rabbioso sull'occhio sinistro di Bastiano.

Antonello trasali',si senti' ghiacciare il corpo ed un brivido bollente gli fece rizzare la pelle ed i capelli,la sua mente fu invasa dal terrore e dal senso di colpa perchè sapeva che quella poteva essere la condanna a morte di Natale e lui non avrebbe potuto fare niente poichè rischiava la stessa sorte.

Afferro' Natale per l'ascella e lo alzo' facendo finta di trattenerlo e con quegli occhi verdi spalancati e lucidi gli fece cenno di scappare via per rifugiarsi da qualche parte ma Natale con il volto gonfio e sporco di sangue gli sorrise e gli fece no con la testa.

Quel sorriso era dolce ed affettuoso verso Antonello,il suo era un gesto coraggioso e dignitoso che voleva mostrare ad Antonello che nella vita,in quella realta' non tutto deve andare come si pensa ma tutto puo' andare come noi vogliamo,lottando contro quella vita ed affrontando ogni decisione e conseguenza che intraprendiamo.

E' un percorso impervio la vita ed ancor di piu' se ci facciamo guidare dal cuore e dai nostri desideri e convinzioni.

Il fiume della vita che ci trascina diventa ancor piu' impervio se noi andiamo contro corrente o verso la sponda che ci prefissiamo di raggiungere.

Mentre Antonello pensava tutto questo con quegli occhi verdi fissi su Natale ed il volto deformato dal terrore e dai sensi di colpa,Bastiano con il naso sanguinante si abbatte' su Natale come una furia indemoniata e con movenze inumane,sbraitando con suoni convulsi ed animali,lo travolse con una valanga di colpi veloci sul corpo e sul viso,quelle braccia sembravano delle fruste che giravano come eliche e risuonavano come tamburi di morte sul corpo di Natale.

Bastiano sopraffaceva e bloccava Natale come una bestia che sopra la preda la sbrana e gli strappa le carni,il suo viso animale si levo' e come fosse una bestia insanguinata dalle viscere della preda si rivolse al suo branco mentre Natale era gia' svenuto esanime ed insanguinato.

"Piccio' iti a pigghiari a machina...ci facemu fari na bella passiata a stu puorcu.....ci facemu pigghiari anticchia r'aria....Natale ta fazzu iu a festa,t'arricrio io!"

Il branco quasi ammaliato dalla bestia di Bastiano rispose entusiasta ed eccitato,quasi fosse un gioco,come quello che fanno i cuccioli con la carcassa della preda.

Due del branco andarono a prendere l'auto mentre gli altri due esultavano ed approvavano le gesta di Bastiano che giocava con il corpo privo di sensi.

Antonello stava li' ad osservare tremante e preoccupato svuotato di ogni coraggio ed intraprendenza,in quel momento si senti' inutile e senza senso e provo' il brivido che provocava lo svuotamento dell'anima,della dignita' e della giustizia.

Si senti senza vita e gli sembro' di star vivendo una vita morta e mai nata.

"Bastiano cosi' lo uccidi......lascialo vivere..."

"Chi ci chianci...minchia......addivintasti come a iddu??...miegghiu sii muori,stu puorcu un merita i campari....."

"Se....nsama a Dio come a iddu....iu un chianciu...mi fa sulu pena....ma unni u voi purtari..."

"Ma va scassacci a minchia...u va sdivacu a Moscala...se vuoi vieneri veni si no levanti ri ravanza a minchia..."

"Bastiano..."

"Ohuu...amuniii....carricamu stu saccu i merda...veni cca...fermati....pigghialu....amuni....apipa!!apipa!!....pi!!...pa!!....emergenza..."

L'auto si allontanava sgommando e con la musica disco a palla e Bastiano stava fuori dal finestrino quasi ad esultare dopo una vittoria calcistica come un pazzo urlava il suono dell'autombulanza.

Scesero dalla Via del colleggio e salirono per la Cursa vecchia fino a svoltare per i Manganelli e poi fin su verso Moscala.

Antonello agitato corse verso lo Zip e confuso inciampo' in una converse rossa di Natale,quella reliquia segnava il posto dove ebbe inizio il martirio di Natale,Antonello la porto' con se sperando nel suo cuore di poterla ridare a Natale,sali' sullo Zip e li segui'.

Antonello mentre seguiva quell'auto dove le bestie esultavano e giocavano con Natale,piangeva e pensava che tutto questo era colpa sua

- non è vero che il mondo deve andare per forza cosi',non è affatto questo il modo di vivere e se proprio fosse quello non devo accettarlo,devo cambiare la mia vita ed allontanarla da quel tipo di realta'.-

L'auto svolto' e si allontano' verso le campagne e le colline di Moscala,proprio quei luoghi che Natale aveva apprezzato e si era ripromesso di rivedere proprio perchè la loro bellezza e la pace che gli trasmettevano avevano meravigliato ed illuminato la sua anima.

Quella sera quei luoghi erano cupi e tristi,velati di un nero che avvolgeva e penetrava ogni terreno ed ogni uomo,quasi si fossero trasformati nel luogo piu' tragico e terribile per accogliere il calvario di Natale,come il golgota quei luoghi rifiutavano ogni loro bellezza e si confacevano alle paure e all'inquietudine di Natale.

Poco prima di arrivare Natale addolorato e distrutto dai colpi si desto' e vedendosi accerchiato,bloccato ed in un posto buio inizio' ad urlare con tutta la sua forza e lottava per sfuggire a quelle bestie.

Antonello lo senti' urlare,ribellarsi e chiedere aiuto.

Era ancora lontano e seppur non avesse la forza di aiutarlo avrebbe voluto strapparlo dalle mani di quegli animali.

Aveva paura,si sentiva nei confronti di Natale e della vita inutile ma in cuor suo era deciso a fare qualcosa per salvarlo.

Antonello riusci' a trovare quel branco nonostante il buio,getto' il motore a terra di fianco la loro macchina e si addentro' di corsa nella campagna nella direzione delle urla.

Bastiano e gli altri quattro del branco divertiti e felici stavano giocando al tiro a segno con Natale,sferravano pietre e sassi di ogni misura sul corpo di Natale che si contorceva a terra,strisciando e barcollando sulle gambe tentava di allontanarsi,quelle bestie ridevano ed urlavano sotto il chiaro di luna e si udivano i colpi pesanti dei sassi che scassavano le ossa e la carne di Natale.

Antonello lo vide crollare a terra senza piu' forze e mentre cadeva un ultimo sguardo penetro' dolcemente quei suoi occhi verdi.

Ed allora senti' dolore ed un calore gli brucio l'anima,seppe soltanto voltarsi e montare sullo Zip,mentre le voci degli assassini volevano fermarlo.

Corse piu' che potè con l'aria soffocata in gola,non se ne accorse ma il suo viso duro e scavato si bagnava ininterrottamente ancora di lacrime.

E la notte tra le campagne e le montagne fu avvolta dal pianto straziante dello Zip.

Davanti la caserma dei Carabinieri Antonello mollo' lo Zip a terra e corse urlando

"Vi prego,aiutatemi!".

Quella sera mentre Gesu' nasceva Natale moriva e con esso il senso della vita.

La morte di Natale stravolse la vita di Antonello,fu come un seme piantato nel suo cuore arido,dal quale germoglio' la redenzione da un futuro gia' scritto.

Il futuro scomparve con Natale e quella sera in Antonello nacque la vita.

 

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