mercoledì 13 marzo 2019

IL CASO DELLO SCOMPARSO ETTORE MAJORANA




Palermo non fu mai la fine. Ettore Majorana,l'uomo che vide l'infinito intelletto di Dio


La mia è una delle tante storie di fantasia che per casualità o improbabile intuito possono coincidere con la realtà o forse solo sfiorarla.
Questa storia di fantasia comincia a Palermo dove si svolge l'ultimo atto di una presunta verita' supportata dall'unica prova documentata e volutamente ricercata.
Dobbiamo fare un balzo nel passato di 80 anni,nell'Italia del fascismo che si avvicinava,con consapevolezza o meno,verso la seconda guerra mondiale.
Questo è il contesto storico in cui vive una delle piu' geniali menti della storia,un uomo fuori dal tempo con uno sconfinato potenziale umanistico e scientifico.
Ettore Majorana avrebbe potuto ancora dare tanto al mondo scientifico se non fosse misteriosamente scomparso il pomeriggio del 25 marzo del 1938.
Ma siamo sicuri che tutto fini' in quei giorni di fine marzo?
Siamo sicuri che l'umanita' abbia davvero perso l’immenso contributo di Ettore Majorana?
La scomparsa di Ettore Majorana è uno dei più avvincenti misteri del 900,un rompicapo degno di Shelock Holmes,una favola sospesa tra fantasia e realta'.
Allora sarà proprio così che ne parleró,giusto per non farmi prendere troppo sul serio (non sia mai qualcuno diventi permaloso) ed anche per non essere ripetitivo e noioso.
Daro' pochi dati e poche spiegazioni sui nomi citati,insomma come se gia',chi legge,fosse informato sulla faccenda.
Ma chiunque adesso diventi curioso di sapere di piu' potra' aggiornarsi su internet.
Ettore fin da bambino fu una mente brillante,appoggiato e sostenuto dallo zio Quirino passó a fisica ed in pochi anni si ritrovó fianco a fianco a Fermi nel suo istituto di ricerca,anzi direi infine si presero a spallate.
(nell'ultimo periodo ebbero varie liti.Chissa' per cosa!?)
Fermi stimava moltissimo quel ragazzo e ne intuii il suo reale potenziale fin dall'inizio.
All’istituto di fisica,diretto da Corbino,conobbe e collaboro' con quelli che sarebbero divenuti importanti fisici.
Era il gruppo de "I ragazzi di via Panisperna".
In quegli anni ognuno di loro fu mandato da Fermi a fare esperienze all'estero.
Ettore andó in Danimarca e rimase tanto tempo in Germania,potendo incontrare tanti stimati fisici tra i quali Bohr ed Heisenberg.
In pochi anni Ettore fu conosciuto ed apprezzato dalla fisica mondiale,grazie ai suoi studi e le poche brillanti pubblicazioni.
Poche non perchè non volesse contribuire allo sviluppo della fisica ma poichè Ettore non aveva piena soddisfazione dei suoi studi,seppur conscio delle sue capacita'.
Eppure la fisica scorreva in lui inarrestabile,la sua mente andava al di la' di cio' che gli sembrava scontato e facilmente deducibile.
Piu’ volte aveva anticipato scoperte che gli amici esortavano a pubblicare ma lui le cestinava con insoddisfazione,definendole banali.
La sua scienza doveva andare necessariamente oltre la reale applicabilita' umana,oltre il mondo visibile,quasi a sfiorare l'infinito e sconosciuto significato della forza che dava senso all'intero universo.
Ma credo anche che reputasse il mondo accademico non adatto e non pronto alle sue idee,insomma che il tipo di fisica contemporaneo non coincidesse con la sua visione di fisica.
In poche parole non aveva fiducia in quell'umanita'.
Non aveva fiducia nella scienza di quel periodo e le sue istituzioni.
Vi consiglio il libro: "En cherchant Majorana,le physicien absolu".
Le aspettative su di lui erano alte e tanti avevano la convinzione di trovarsi di fronte ad un rivoluzionario della fisica.
Cosa non sempre intesa positivamente.
Ettore tornato dalla Germania nel 1934  cambió comportamento ed abitudini.
Per un paio di anni si isoló dal mondo. (nel 1934 mori' suo padre)
Qualcuno disse che soffriva di esaurimento nervoso,quasi stesse diventando folle.
Ma non sempre cio' che si osserva puo' essere dimostrato realmente e razionalmente.
Come una teoria della relativita' al contrario.
Insomma niente e mai come appare.
Cosa accadde in Germania?
Ettore era una persona fortemente logica ed emotivamente distaccata poichè guardava tutto con occhio critico e razionale.
Sapeva cosa diceva ed il peso di ogni singola parola eliminava il superfluo andando dritto al risultato.
Infatti non si preoccupava di dover correggere o riprendere Fermi,Heiserberg o chiunque altri.
Diceva che solo tre o quattro avrebbero potuto capire i suoi lavori,infatti alcuni sono stati compresi e verificati solo adesso!
Tutti i suoi lavori sono raccolti e ben trattati nel libro "Ettore Majorana aspects of his scientific and academic activity".
Egli sapeva con certezza ció che diceva ed era cosciente delle sue reali capacità.
Non per arroganza ma perchè era effettivamente così.
Oggi potrebbe dirsi una persona apatica ed asociale ma i suoi familiari ed amici lo dipingevano come un ragazzo solare e sinceramente affettuoso nonostante talvolta si dimostrasse schivo ed appartato.
Tante sono le domande su questi anni di silenzio ed isolamento,solo la sua famiglia o i colleghi/amici dell'istituto potrebbero rispondere.
Cosa non sappiamo dei rapporti con Fermi e gli altri ragazzi?
Sono convinto che intorno a questo gruppo ruotassero vari interessi segreti e strategici,tanto che anni dopo molti si ritroveranno all'estero a partecipare al progetto Manhattan.
Piu' volte,durante il progetto nelle fasi di stallo,Fermi invoco' o forse avrebbe desiderato l'aiuto di Majorana "Se solo ci fosse Ettore!"
Negli anni precedenti Fermi e gli altri stavano lavorando a qualcosa di pericoloso,soprattutto in quel periodo.
Magari ne erano al corrente i fisici tedeschi che Ettore incontro' all'estero,questo credo non gli piacque ed al suo rientro si allontano' dal gruppo.
Lavoravano da tempo e nel 1934 avevano gia' effettuato la prima fissione nucleare dell'atomo di uranio.
In questi anni di isolamento Ettore collaboro' epistolarmente con lo zio Quirino nello studio delle proprieta' elettriche dei metalli,elaborando formule per interpretare i fenomeni osservati dallo zio
(se ne parla nel libro : Ettore e Quirino Majorana tra fisica teorica e sperimentale).
Forse stavano lavorando allo stesso progetto che lo zio aveva intrapreso con Marconi?
Magari lavoravano su un altro progetto (vedi recente esperimento di Princeton) oppure la loro corrispondenza poteva trattare altre faccende. Non possiamo saperlo.
Ma nel 1937 qualcosa si smuove,un concorso per la cattedra di Palermo,caldamente voluto da Segrè e presieduto da Fermi.
Già era stato concordato il terzetto vincente ma l'inaspettata partecipazione di Ettore (che non trascuro' mai il desiderio dell'insegnamento come si vuol far credere) sconvolse tutto.
Cosa significava quel concorso?
Perchè Ettore si infiló dentro sto concorso?
Aveva un particolare significato che fosse per Palermo?
Sta di fatto che gli si assegno',per altissimi meriti,una cattedra al di fuori del concorso.
Per motivi sconosciuti a noi,gli fu assegnata Bologna (dove era anche Quirino) ma la destinazione fu cambiata a penna all'ultimo minuto per Napoli.
Perchè Ettore doveva andare a Bologna?
Doveva completare con lo zio qualcosa che aveva studiato in quegli anni?
Chi cambio la destinazione per Napoli?
Qualcuno sapeva che Bologna non andava bene per qualche motivo in particolare?
Ettore accetta Napoli.
L'istituto era modesto ed il corso poco frequentato.
Perchè finalmente l'insegnamento?
Perchè con queste premesse?
Ettore era stato richiesto in prestigiosi istituti di tutto il mondo.
Perchè non accettó mai?
Diceva che erano in pochi a capire i suoi studi,diceva che la fisica era su una brutta strada e non capiva poiché questa si distaccasse cosi tanto dalla filosofia e dalla sociologia e quindi dalla naturale realtà.
Ed un suo articolo "Il valore delle leggi statiche nella fisica e nelle scienze sociali" ,pubblicato postumo da Giovanni Gentile,rifletteva anche su questo.
Piu' parlandone proprio con Gentile Juonir diceva che la fisica doveva essere intrapresa e letta sotto una lente piu' umanistica e filosofica senza trascendere da queste considerazioni,cosa che Fermi non accettava.
Queste riflessioni si possono evincere dall'epistolario presente nel libro su Gentile Junior "Tra scienza e lettere".
Cio' che si andava a studiare,in quel contesto storico,si avvicinava sempre piu' a qualcosa di negativo piuttosto che qualcosa di positivo per l'umanita'.
Per capire il contesto storico e l'ambiente accademico di quel periodo vi consiglio il libro "Majorana,il genio scomparso" e "La particella mancante".
La parte reale della nostra storia prende inizio proprio a Napoli da dove poi possono partire gli spunti piu' importanti della nostra storia di fantasia.
Per entrarvi correttamente dovremmo leggere ed analizzare con le intuizioni piu’ fantasiose le lettere alla famiglia,quelle pubblicamente note,da gennaio fino a marzo 1938.
Si possono leggere sul sito della Domus Galileana,l'istituto italiano di storia della scienza a Pisa.
In quelle lettere la chiave per capire ed interpretare la sua scomparsa.
Sono lettere con giochi di parole ed indizi a noi sconosciuti ma che solo la famiglia o un solo familiare poteva conoscere.
Ettore scomparve e da tempo pianificava questa fuga ma non da solo.
Qualcuno sapeva e qualcuno lo ha aiutato.
VEDI AGGIORNAMENTO DEL 12/02/2019
Non si possono avere nomi certi ma solo ipotesi e deduzioni.
Io sono convinto che i fratelli non potevano non sapere,almeno Luciano.
Nelle lettere gli indizi per capire la fuga ed il suo perchè.
Sono convinto che almeno nel periodo napoletano avvennero circostanze e situazioni non evidenti o conosciuti,sempre piu' pressanti,che avrebbero potuto anche coinvolgere servizi segreti stranieri con le pressioni o le proposte che ne conseguono.
Oggi sappiamo per certo che varie intelligences seguivano i lavori di Ettore,come per altri fisici.
Gia' dal 1935,forse per via del suo soggiorno tedesco,era in "contatto amichevole" con i servizi segreti tedeschi che lo corteggiavano ed ai quali magari Ettore dava corda per non avere un controllo asfissiante (vedi testimonianza di Fiorenza Tebalducci) facendo credere di collaborare amichevolmente.
Ettore era diverso dagli altri fisici,per questo molto "conteso".
In tal senso vi suggerisco il libro "La scomparsa di Ettore Majorana : un affare di stato?" e "Nome in codice : Operazione Majorana.Misteri di un indagine a sorpresa".
A Napoli Ettore conduceva una vita apparentemente appartata e non si capisce bene quali rapporti davvero intercorsero tra lui e Carrelli.
Sembra strano che le sue ultime lettere siano state indirizzate proprio a Carrelli.
Dal tipo di vita che condusse a Napoli (e visti gli anni precedenti di volontario isolamento) sembra strano che si sia legato in amicizia con un suo superiore e conosciuto da poco.
Tra l'altro sappiamo che Carrelli era un tipo vivace e sul lavoro preferiva far tutto da solo senza intromissioni.
Praticamente faceva tutto lui all'istituto,preferiva tenere personalmente tutto sotto controllo.
Ricordiamo che Carrelli aveva piu' volte collaborato con Fermi con il quale aveva buoni rapporti.
Forse Carrelli doveva dare un occhio ad Ettore per conto di Fermi?
Forse quelle lettere indirizzate a Carrelli erano in realta' destinate a Fermi?
Riguardo la sua scomparsa molte informazioni che ci sono arrivate sono poco chiare e poco accertate.
Alcuni documenti andranno persi o si ritroveranno molti anni dopo.
Sappiamo che pochi giorni prima di scomparire Ettore ha ritirato una grande somma di denaro.
Ma realmente l'ha portata con se?
Sappiamo che ha portato via il suo passaporto.
Ma è realmente cosi??
Nella sua stanza è stato trovato un biglietto per la famiglia.
E' vero?
Vi era solo quello?
Si dice che Ettore il 25/03/1938 si sia imbarcato a Napoli sul postale "Citta' di Palermo" della Tirrenia alle 22.30 diretto a Palermo.
Ma io credo che non vi sali' mai.
Questa vacanza breve in Sicilia è troppo strana.
Perchè Ettore doveva recarsi proprio a Palermo?
Lo aveva fatto altre volte come vacanza di relax?
La famiglia non lo sapeva,avrebbe potuto recarsi a Roma dalla famiglia.
E poi il 26 mattina Ettore aveva lezione,perchè organizzare questa vacanza in quei giorni?
Vista la destinazione,gli unici richiami collegati ad essa,su cui riflettere sono :
1- Il concorso del 1937
2- Segre' insegnava a Palermo.
Doveva incontrare Segre'?
O forse voleva fare credere questo?
Forse voleva fare credere che volesse concordare con Segre' la fuga volontaria all'estero come sara' anche per lui?
Forse Segre' aveva dei contatti con servizi segreti spalleggiati da cellule di attivisti sionisti?
A Tunisi era forte la presenza di ebrei ed in quel periodo stava nascendo un fronte organizzato antifascista.
Magari doveva recarsi li' inizialmente (e poi in Israele?) salpando da Palermo insieme al misterioso Carlo Price.
Un accenno a Tunisi lo si ha con il cosi detto "Promemoria Tunisi",nato da un suggerimento di fuga su un documento anonimo (una specie di nota non ufficiale per la polizia) in un dossier di polizia intestato al Consiglio di stato.
(Si dice redatto dallo zio Oliviero Saverio Nicci,consigliere di stato)
La decisione di Ettore ormai era inevitabile,era una necessita' vitale.
Forse i vari servizi segreti gli stavano con il fiato sul collo e mancava poco ad una sua forzata collaborazione.
Unica soluzione : scomparire!
Io credo che Ettore non sali' mai su quel traghetto ma che fuggi da Napoli il 25 marzo 1938.
Forse si potrebbe proporre l'idea suggestiva che circa 30 minuti dopo la partenza all'altezza di Capri Ettore si getto' in mare e raggiunse a nuoto l'isola.
Giusto per dare,ai suoi controllori a Napoli,la certezza di aver preso il traghetto.
D'altronde anche Segre' ripetee piu' volte che secondo lui Ettore si getto' in mare e questa potrebbe essere una mezza verita' che Ettore non mori' subito dopo la scomparsa.
Un indizio utile in tal senso lo danno le parole di Gilberto Bernardini in una lettera a Gentile J. dell'aprile 1938 nel quale si intende che persino lui (e forse l'ambiente della fisica italiana) sapeva che Ettore non era affatto morto.
Sono tante le ipotesi che si possono avanzare con piu' o meno fantasia.
A tal proposito suggerisco il sito "Cartesio-Episteme (cercare su google cartesio-episteme Majorana) dove sono raccolti indizi e si propongono soluzioni sul caso Majorana o per chi volesse attenersi a fatti e prove documentate suggerisco il libro "Ettore Majorana un indagine storica".
Ettore non ando' mai a Palermo ed un altro uomo spedi' lettere e telegrammi e poi torno' a Napoli.
D'altronde,come leggerete in seguito,nelle sue ultime comunicazioni Ettore non dice che si imbarchera' (andata e ritorno) e nemmeno che andra' a Palermo.
Si evince solo dai messaggi,sono questi che ci fanno dedurre e convincere sui fatti e sui luoghi.
Questo è cio' che si vuole stimolare in chi legge.
La deduzione logica non sempre corrisponde alla realta' ed anzi a volte la confonde e la inganna.
Non vi è nessun cartellino alberghiero a nome di Ettore.
Chi alloggio' all'Albero Sole a Palermo?
VEDI AGGIORNAMENTO 12/02/2019
Forse uno dei fratelli o quel Francesco Cennamo che mesi dopo ricevette gli appunti di Ettore da parte di Gilda Senatore.
(ufficialmente questi documenti passarono da Cennamo a Carrelli e gran parte di essa ando' persa.Ma guarda un po'!)
A proposito degli appunti : perchè Ettore li consegno' a qualcuno?
Che motivo c'era?
Forse doveva toglierli di mezzo per un po' per poi recuperarli in seguito?
Forse tra quei fogli c'era qualcosa di importante che avrebbe ricevuto indietro magari da Cennamo,futuro fidanzato della Senatore?
O forse dovevano proprio arrivare,come infatti avvenne,a Carrelli come ricompensa?
Per cosa?Per l'aiuto nella fuga?
Insomma io credo che fu tutta una grande messa in scena mentre lui era gia' al sicuro.
Forse una spettacolare rappresentazione teatrale sulla realta' quantistica.
Suggerisco il libro "Cos'è reale?"
Ettore era una mente troppo fine e non lascio' niente al caso,se avesse voluto suicidarsi lo avrebbe fatto ma non fu cosi'.
Secondo me il suicidio puo' escludersi dal fatto che nel settembre del 1939 venne istituita una borsa di studio in suo nome (si evince da una lettera di Padre Ettore Caselli al fratello Salvatore) presso la Compagnia di Gesu' a favore dell'educazione di un missionario per la quale la famiglia verso' una considerevole somma.
Forse si trattava di un ringraziamento verso la compagnia che lo accolse o un sussidio da fare arrivare direttamente ad Ettore? Oppure i rimborsi per le spese della fuga?
Sta di fatto che nessuna istituzione ecclesiastica avrebbe intitolato una borsa di studio ad un suicida.
Molti pensano che quello sia il periodo della sua morte avvalorata dal fatto che appunto nel 1939 Ettore venne ufficialmente destituito dalla cattedra di Napoli.
Su questa storia sono stati prodotti vari lavori e libri,alcuni sono delle vere e proprie indagini giornalistiche,altri storie di fantasia migliori della mia e tutti provano a dare un senso a questa  scomparsa.
Vi consiglio :
"La scomparsa di Majorana" di Sciascia
"La bomba di Majorana" di Antonino Raffa
"L'uomo che custodiva gli atomi" de L'omorandagio
Ufficialmente nessuno sa quale fu la fine di Ettore ma noi possiamo da qui iniziare la nostra storia di fantasia e provare a dedurre cosa accade dopo quel 25 marzo con l'aiuto delle sue ultime comunicazioni che secondo me nascondono un fine gioco di indizi e messaggi.
Queste lettere si credevano perse e sono state ritrovate nel 1972 nella casa della sorella Maria. ( ma quanti documenti che si perdono!)
.
Ettore,dopo aver pagato tutto il conto all'albergo Bologna,ne usci verso le 17.00.

In ordine cronologico di arrivo :

Telegramma da Palermo del 26/03/1938 ricevuto da Carrelli alle 11.00 del 26/03/1938 (Ettore aveva lezione)

« Non allarmarti. Segue lettera. Majorana. »


A quale lettera si riferisce?A quella da Napoli o da Palermo?!


Prima lettera spedita da Napoli il 25/03/1938 ricevuta da Carrelli sabato 26/03/1938 alle 14.00

Napoli,25 marzo 1938 - XVI

 Caro Carrelli, ho preso una decisione che era ormai inevitabile. Non vi è in essa un solo granello di egoismo, ma mi rendo conto delle noie che la mia improvvisa scomparsa potrà procurare a te e agli studenti. Anche per questo ti prego di perdonarmi, ma soprattutto per aver deluso tutta la fiducia, la sincera amicizia e la simpatia che mi hai dimostrato in questi mesi. Ti prego anche di ricordarmi a coloro che ho imparato a conoscere e ad apprezzare nel tuo Istituto, particolarmente a Sciuti; dei quali tutti conserverò un caro ricordo almeno fino alle undici di questa sera, e possibilmente anche dopo.
Ettore Majorana

Secondo me questa lettera era velatamente indirizzata a Fermi :


"Caro Fermi,io capisco e sono convinto che la tua decisione era evitabile.C'è tanto egoismo in essa ed io sono consapevole che è una buona cosa la mia scomparsa,come puoi immaginare/dedurre,sia per tutti i fisici che per il resto del mondo.Non posso perdonare,non posso accettare questa tua scelta (progetto Manhattan) e mi sento deluso nonostante la mia amicizia e simpatia verso di te maturata in questi anni.E' meglio che non mi cerchiate soprattutto quelli del tuo gruppo che hanno preso la tua stessa decisione.Sapevo che mi facevi tenere d'occhio sia da Carrelli che da Sciuti (amico di famiglia di Carrelli).Sono consapevole che le vostre scelte mi deluderanno da questa sera in poi.Le scelte da voi intraprese non mi troveranno daccordo nemmeno in futuro."

Alla lettura della lettera nessuno sapeva dove fosse Ettore. Si deduce fosse a Palermo,visto il telegramma.

Seconda lettera espresso spedita da Palermo,con carta intestata del Grand hotel Sole,il 26/03/1938 (timbro ore 18.00) e ricevuta a casa di Carrelli il 27/03/1938 alle 14:00.

(La carta intestata doveva essere vecchia poichè in quell'anno l'intestazione doveva per legge cambiare in Grand Albergo Sole.Come da Guida Touring 1937/38.Magari un utilizzo improprio dell'albergo?Oppure la carta intestata fu presa molto tempo addietro?)



Palermo, 26 marzo 1938 - XVI

Caro Carrelli,
Spero che ti siano arrivati insieme il telegramma e la lettera. Il mare mi ha rifiutato e ritornerò domani all'albergo Bologna, viaggiando forse con questo stesso foglio. Ho però intenzione di rinunziare all'insegnamento. Non mi prendere per una ragazza ibseniana perché il caso è differente. Sono a tua disposizione per ulteriori dettagli.

Aff.mo E. Majorana

ps. "ritornero' domani" quale domani?Quello della data riportata sopra o il domani dal giorno di lettura?Povero Carrelli,non ne avra' capito niente!

Entrambi i messaggi da Palermo fanno parte di un unico esperimento rivelatore.
La lettera è divisa in varie parti ed in ognuna si nascondono dei riferimenti a formule di fisica.

"Spero che ti siano arrivati insieme il telegramma e la lettera."
- Forse la prima frase è la dimostrazione della formula E=mc² l'equazione che stabilisce l'equivalenza e il fattore di conversione tra l'energia e la massa di un sistema fisico -
( il telegramma rappresenta l'energia e la lettera la massa,che arrivano insieme e quindi uguali.Ma allo stesso tempo suggerisce che forse la lettera viaggera' con lui,quindi una cosa ed il suo opposto.Magari questa situazione rappresenta la "Particella di Majorana" che è allo stesso tempo positiva e negativa e riguarda la storia della Supersimmetria e il Doppio decadimento beta.Successivamente indica qualcosa che non va o di sbagliato riguardo l'antimateria nell'equazione del Mare di Dirac,legata appunto alla prima formula.)
- Forse fa riferimento all'Equazione di Majorana dove lo spinore di Majorana è una rappresentazione reale del Gruppo di Lorentz.
-Forse Majorana si riferisce alla simmetria tra elettrone e positrone non evidente nella pittura del mare di Fermi. Majorana aveva scoperto che il neutrino da lui ipotizzato esiste.
(anzi si crede che anche il Fermione di Majorana,scoperto negli esperimenti a Princenton e pubblicati nella rivista Scienze,coautore Ali Yazdani,sia anch'esso un Neutrino di Majorana)
- Forse il telegramma è il positrone (messaggio positivo) e la lettera è l'elettrone (messaggio negativo) che viaggiano da un punto A (Napoli) ad un punto B (Palermo) ed entrambi viaggiano insieme (a velocita' di gruppo) ed arrivano insieme.
- Forse si riferisce al fotone trasporta energia e massa?
Tanti forse e tante formule.....insomma non chiedetemi come ma credo che da queste parole un bravo fisico possa capire se c'entra la materia e l'antimateria o i raggi cosmici o il viaggio che fanno i fotoni dal sole.Io ho provato a capirci qualcosa ma mi perdo tra le decine e decine di formule ed equazioni.Ma il mio istinto mi dice che queste cose c'entrano.
(Funzione d'onda,Equazione di schordinger,Onda piana,Velocita' di gruppo,Polarizzazione del vuoto,Funzioni di spin,Oscillazione neutrino : ho provato a studiare tutte queste cose ma non ci ho capito niente ed ho fatto ancora piu' confusione)

"Il mare mi ha rifiutato"
-Come detto sopra forse si riferisce al Mare di Fermi o di Dirac.
Il neutrino essendo anche il suo antineutrino si comporta come dalla spiegazione del mare di Dirac e andra' verso direzione opposta entrando dentro il nucleo (doppio decadimento beta) viaggiando con i fotoni che arrivano dal sole.
dentro i fermioni possono viaggiare dei messaggi che poi si compongono al loro arrivo.

"e ritornerò domani all'albergo Bologna,"
Forse Napoli e Palermo sono dei punti di partenza/arrivo di queste particelle che si muovono simmetriche e magari l'Hotel Bologna rappresenta il nucleo o forse indica solo la citta' (Dove incontrare il referente Quirino)

"viaggiando forse con questo stesso foglio."
Questa frase è ambigua,dice che lui viaggera' con questo stesso foglio,cioè il foglio che ha in mano il lettore della lettera mentre legge queste frasi.Non viaggera' con la stessa lettera ma con lo stesso foglio.Come puo' viaggiare con lo stesso foglio se lo stesso è dentro la busta?Forse fa riferimento alla controparte uguale di una particella.(Neutrino ed antineutrino oppure fa riferimento al bosone che ha coppie uguali??Che viaggia a spin inverso?)
Magari tutte queste frasi volevano semplicemente rivelare che aveva scoperto come annichilire l'antimateria e quindi ricavarne energia pulita ed illimitata.

La lettera continua con l'ultima parte del messaggio :

Domani mi rechero' a Bologna (Zio Quirino fara' da contatto?) ma non ti confermo che avro' la formula con me.Ho intenzione di sottrarmi da ogni pressione che la mia scienza comporta,voglio essere lasciato in pace.Non cambiero idea (come in quel famoso romanzo di Ibsen) e non vorro' piu avere a che fare con te visto i progetti che hai intenzione di affrontare e nemmeno ne saro' partecipe.Fammi sapere."

Mi sono confuso!
Ma sono sicuro che se un fisico teorico o un fisico atomico/nucleare si concentrasse su queste frasi ne capirebbe piu' di me.
Sono sicuro,qui si parla di fisica!
Perchè mai nessuno ha analizzato la lettera sotto questo punto di vista??!!
Spero che qualcuno prima o poi leggera' questo mio scritto commentandolo e valutando le mie ipotesi.
Tornando alle ultime comunicazioni di Ettore :
Perchè non telefonare visto lo scambio confuso di notizie?
Ovvio,avrebbe scombinato il gioco di indizi criptati delle lettere!
Si dice che nella stanza dell'Albergo Bologna di Napoli sia stato ritrovato un biglietto indirizzato alla famiglia.
Se fosse vero si potrebbe riflettere su un altro messaggio in codice.

(Alla mia famiglia)
Napoli 25 marzo 1938-XVI
Ho un solo desiderio: che non vi vestiate di nero. Se volete inchinarvi all'uso, portate pure, ma per non più di tre giorni, qualche segno di lutto. Dopo ricordatemi, se potete, nei vostri cuori e perdonatemi.
Aff.mo Ettore

Questa lettera è l'unica che dopo la citta' non ha la virgola,vuol dire che Ettore si trova ancora a Napoli?

“Aff.mo Ettore” significa che è una comunicazione importante?
La firma cambia ad ogni messagio,vorra' dire qualcosa?

"Ho un solo desiderio che andiate via dall'Italia fascista ma se proprio volete restare fatelo massimo tre mesi/tre anni (pensava potesse scoppiare una guerra?).Fate finta che io sia morto e vestitevi a lutto.Ricordate le mie indicazioni.Vi terro' sempre nel mio cuore.Perdonate la mia scelta."

Un altro telegramma venne ricevuto dall'albergo Bologna (spedito da Napoli?Da Palermo?E' davvero mai esistito?) dove Ettore diceva di tenere la sua stanza chiusa a tutti e che lui sarebbe ritornato lunedi'.

All'albergo Bologna infatti dissero a Carrelli che Ettore aveva avvisato che sarebbe rientrato lunedi ma lunedi 28 Ettore non si fece vivo
Sicuramente Carrelli in quei giorni avra' contattato o ricontattato Fermi per capire sul da farsi e poi Fermi avra' avvisato la famiglia.
Il 28 pomeriggio la famiglia di Ettore si precipito' a Napoli.
Il 29 venne fatta la denuncia di scomparsa presso le autorita'.
Carrelli avviso' Fermi gia' dal 26 ?
Forse i due si premurarono di capire cosa fosse accaduto o forse cercarono qualcosa prima di lanciare pubblicamente l'allarme?
Gli appunti di Ettore non c'erano piu',erano in buone mani.
Negli appunti dati alla Senatore c'erano formule e studi importanti?
Alla luce di queste comunicazioni e delle dinamiche che le stesse scatenarono azzardo che Ettore voleva avere un contatto,tramite Fermi,con i servizi segreti statunitensi (sicuramente Fermi aveva invitato Ettore a seguirlo nella fuga americana) per creare le condizioni di una sua futura vita di pace fisica e di coscienza.
Ma non certo di collaborazione scientifica!
Non poteva sopportare quella pressione,ancor piu' soffocante a causa del suo essere uno dei pochi geni in circolazione e soprattutto non accettava la possibilita' che i suoi studi potessero deviare forzatamente verso qualcosa di prevedibilmente pericoloso.
Cosa che verosimilmente si stava gia' pianificando e sviluppando da anni.
Quindi lo zio Quirino,ricevuti i contatti da Fermi,incontro' o fece incontrare qualcun altro con gli emissari della grande potenza statunitense per proporgli la trattativa.
Con essi Ettore gioco' (quindi indirettamente) una delicata partita di scacchi fatta di bluff e contromosse rischiose da entrambi le parti.
I suoi studi e scoperte avrebbero fatto la fortuna o il rafforzamento di qualsiasi nazione,se lui fosse morto in circostanze poco chiare sarebbero stati consegnati da persone di fiducia ad un'altra nazione o superpotenza.
Se lo avessero costretto a seguirlo,manipolato o minacciato,persone a lui care,in mancanza di determinati segnali concordati con Ettore,avrebbero passato ugualmente la formula.
Era vero?
Quali erano i suoi altri contatti stranieri?
Forse bluffava.
Ma se ne puo' essere sicuri con una mente cosi' geniale che negli ultimi giorni aveva depistato tutti?
Valeva la pena rischiare lo scacco matto o cadere nella mossa sbagliata con una Germania che avanzava in Europa ed altre nazioni potenzialmente pericolose?
Forse era meglio tenerselo buono in attesa di tempi migliori,d'altronde Ettore era un genio che non poteva essere sprecato e quindi meglio proteggerlo e seguirlo a distanza piuttosto che perderlo completamente.
Chissa' in che mani poteva capitare una risorsa cosi' importante!
Magari in futuro avrebbe collaborato.
Infatti dopo lo sbarco gli alleati cercarono freneticamente qualcuno nel sud Italia (Operazione Alsos).
Lo cercarono e non lo trovarono.(non si trovava piu' in Italia da tempo)
E lo avvessro trovaro certo avrebbero dovuto rinegoziare i termini della sua protezione a vantaggio loro,adesso che potevano muoversi liberamente in Italia.
Le richieste iniziali di Ettore:
prima di tutto voleva la mediazione ed assistenza logistica del Vaticano,in un territorio italiano in cui non poteva affatto esserci la presenza forte e costante degli americani (e loro alleati),che potesse garantire ed assicurare comunque il legame di supervisione e collaborazione con le intelligens degli Stati uniti.
Con il bene placito del Vaticano,un loro emissario ha trattato per l'invisibilita' e la protezione futura di Ettore.
L'emissario potrebbe essere stato Mons. Francesco Ricceri (gia' assistente di un Padre Placido Caselli,chissa' se parente del sopra citato omonimo!) ,si dice guida spirituale di Ettore prima e dopo la sua scomparsa.
Altra richiesta : che i suoi familiari (molti dei quali non accettarono questo sgarbo all'Italia fascista a favore dei nemici) e discendenti,a patto di preservare i suoi studi,avrebbero goduto di un vitalizio.
(Nessun familiare diretto ha mai fatto qualche rivelazione privata o sconvolgente sulla scomparsa di Ettore.Anzi piu' volte i fratelli fecero modificare erroneamente la biografia scritta da Amaldi)
Ci fu e vi è ancora massimo riserbo da parte della famiglia Majorana.
Le richieste vennero accettate e cosi' Ettore scomparve,forse con l'aiuto sul territorio di Giuseppe Imbo' (gia' citato in una delle sue criptiche lettere) che consiglio' Serra San Bruno (che aveva visitato per studiare il terremoto del 1928).
Capisco che siamo nel campo della fantasia ma nulla puo' essere irreale o improbabile a questo punto.
Lo spettacolo teatrale messo su da Ettore si completa con il supposto viaggio di ritorno a Napoli,dove Ettore doveva alloggiare nella cabina 37.
Ma i biglietti sono stati realmente trovati?
Le autorita' dissero di averli ricevuti successivamente dalla Tirrenia. Successivamente!
Sono quelli originali?
All'andata prese una cabina?
Perchè non conosciamo la cabina dell'andata? E' importante? Dipende!
In realta' sul traghetto Palermo-Napoli,dentro la cabina 37,c'erano Strazzeri,Carlo Price (vedi
http://www.ilgiornale.it/news/ecco-terzo-uomo-giallo-majorana.html) e un perfetto sconosciuto a cui era stato donato il biglietto di Ettore.
O forse era un complice di Ettore?Magari Cennamo.
VEDI AGGIORNAMENTO DEL 12/02/2019
Chi aveva donato il biglietto allo sconosciuto?
Cennamo?Un fratello?
La scelta di quella cabina con la presenza di Strazzeri non fu certo casuale,un testimone autorevole ed attendibile?
O forse fu Strazzeri a prenotare volontariamente la stessa cabina di Ettore?
Pero' non sappiamo cosa ci facesse Strazzeri sul traghetto per Napoli e se lo prendeva abitualmente.
Perchè andava a Napoli?
E se fosse stato una spia tedesca?
(La figlia viveva in Germania sposata ad un dottore tedesco)
Carlo Price e Segre' avevano preso buca da parte di Ettore (e come se la prese Segre!) ma arrivato nella cabina prenotata da Ettore,Price (che stava andando a Napoli a capire dove fosse Ettore) trovo' un simpatico e rozzo signore che sbandierava,con un accento fortemente dialettale del sud,di essere Carlo Price e cosi' buonanotte copertura e le acque si confusero di piu'.
Segre' molti anni dopo divulghera' una lettera di Ettore speditagli da Lipsia nel 1933 in cui si evince la sua approvazione dell'antisemitismo tedesco.
Questa fu l'unica lettera che Segre' conservava di Ettore,poichè altre lettere e documenti riguardanti Ettore disse che affondarono con l'Andrea Doria nel 1956.Giusto giusto!!
Ma come se la prese!
Gia' dovevano essere "pizzicati" da anni,visto che Segre' non invito' Ettore al suo matrimonio.Poi sto bel bidone....
Le notizie e gli indizi che furono divulgati ufficialmente dopo la notizia della scomparsa furono tutte fantasie o depistamenti premeditati?
Non lo so ma si aprirebbe un mondo di possibilita' che non cambiano il succo della storia.
Al di la' di tutte le varie ipotesi io sono convinto che Ettore era vivo almeno fino al 1960 (la biografia di Majorana fu scritta nel 1961 da Amaldi e pubblicata nel 1966.Perchè non prima??) e in suo onore venne fondato da Zichichi a Ginevra (1962) il Centro di cultura scientifica Ettore Majorana poi con sede ad Erice (1963).
Forse verso il 1960 Ettore si rifece vivo col mondo scientifico e torno' in Europa?
Zichichi ha dichiarato che aveva saputo da Mons. Ricceri che Ettore si era ritirato in convento per una crisi mistica,quindi che non mori' nel 1938/1939.
Perchè Zichichi non ha chiesto maggiori informazioni o non le ha divulgate se appurate?
Fino a che anno era vivo?
Dov'è sepolto Ettore Majorana?
Nel 1974 Rasetti senti' dire,ad un convegno di fisica,che Majorana era morto da poco.
Forse era vivo anche nel 1975 quando su un muro di Firenze comparve la scritta "Ettore sappiamo che sei vivo".
Ettore molto probabilmente mori' dopo questo periodo o addirittura nel 1987 nel convento certosino di Farneta nei dintorni di Firenze
(forse da li nel 1981 fece una capatina a Roma dove fu rintracciato da Mons. Di liegro).
Sarebbe bello pensare che Ettore abbia collaborato a delle ricerche scientifiche in Svizzera,al  CERN o nella Germania ovest sponsorizzato dagli americani.
Questo si,sarebbe un bel finale!
Come faccio a sapere se tutto questo è vero oppure no?
Non lo so,come dicevo all'inizio questa è una storia di fantasia,messa su con dicerie,sentito dire ed ipotesi surreali,una favola piena di nostalgia e speranze ma è REALE che c'è gente che conosce la vera storia della vita di Ettore Majorana per averla ascoltata dai loro padri o nonni.
Forse qualche insigne fisico ancora vivente conosce la storia di Ettore Majorana e sarebbe molto bello che si togliesse questo peso facendo dono al mondo della verita'.
Se dovessimo seguire la logica delle informazioni a noi pervenute potremmo dire che Ettore mori' nel 1939 ma infondo la mia è una favola e quindi riassumendo penso che Ettore da Napoli si sia rifugiato a Perdifumo,da li' prima o dopo la guerra si sia spostato in Sud America,infine sia tornato in Italia restando alcuni anni alla certosa di Serra San Bruno  e passo' i suoi ultimi anni a Farneta o a Napoli.
Che fantasia vero?
L'unica certezza dove nessuna fantasia puo' essere scritta è la verita' nota ad alcuni sugli ultimi giorni di vita di colui che riusci' a vedere l'infinito intelletto di Dio.

ps. Qualcuno indico' un barbone di Mazara del vallo come Ettore Majorana.
E se quel barbone fosse stato un'altra grande mente,come il fisico scomparso durante la seconda guerra mondiale,Domenico Rizzo?
Ma questa è un'altra favola da raccontare.......
 

Aggiornamento 02/12/2018

Durante il viaggio in Germania Ettore capì le attenzioni ed i desideri che giravano intorno alla fisica atomica che tendeva sempre di piu' a divenire nucleare.
Quelle formule e quegli studi di laboratorio potevano giovare a nuovi tipi di armamenti.
Una nuova e potente forza artificiale era in gestazione.
E sarebbe nato qualcosa di devastante.
Solo un eccentrico fisico,amante dei libri di fantascienza di G.H. Well,credeva possibile che gli studi atomici/nucleari potessero portare alla produzione di un immensa energia che sarebbe stata usata come arma.
Questo era Leo Szilard,beffa del destino,proprio colui che convinse Einstein nel 1939 a stimolare il presidente Roosevelt allo studio della fissione nucleare per creare ordigni prima della Germania.
Smania di ricerca e di nuove scoperte spinsero questi scienziati a sfruttare le risorse militari e le paure degli americani?
Bella mossa ma non fortunata per il mondo!
A Lipsia Heisenberg (pressato dal nascente regime nazista) avrà proposto a Majorana di riflettere su un suo eventuale apporto alla ricerca scientifica tedesca.
E magari Bohr in Danimarca lo avra' ammonito' e messo in guardia da quel che di sbagliato potesse nascerne.
Bohr era maestro di Heisenberg e magari gia' era venuto a conoscenza delle stesse informazioni destinate ad Ettore.
Ettore nelle sue lettere lo defini' "visibilmente rimbambito" ma credo fosse di piu' una descrizione destinata alla censura fascista ed a chiunque avesse letto la sua corrispondenza in modo da allontanare ogni dubbio su qualsiasi influenza o monito da parte di Bohr.
Certo dopo essere venuto a conoscenza di determinati progetti sensibili e le pretese strategiche alle quali voleva arrivare il regime ovvio che di conseguenza anche lui era soggetto a particolari attenzioni ed amichevolmente assistito.
Ettore pensó parecchio a tutto questo,forse fino a farsi venire una gastrite per il nervosismo ed il panico.
Ma io credo che la sua razionalita' e lucidita' scientifica prevalsero e per questo si convinse che tutto cio' poteva evolversi solo verso direzioni sbagliate ed era dovere suo non farne parte ed anzi provare ad allontanare ogni possibilita' di riuscita di quei progetti pilotando il suo fondamentale e decisivo apporto.
Questo perchè lui era consapevole di quanto fosse geniale e quindi decisive le sue azioni.
Prima di tornare in Italia gli avranno gentilmente proposto di tenere i colleghi tedeschi informati sui lavori del team Fermi.
Velate pressioni o illusori futuri prestigi e ricompense?
Tornato in Italia Ettore quindi cominció a frequentare sempre meno l'istituto e cercava di non collaborare a quelle ricerche che avrebbero portato poi alla prima atomica.
Fermi ed i suoi ragazzi stavano conducendo esperimenti sul bombardamento di neutroni su vari elementi e lo fecero anche con l'uranio.
Fu la prima fissione nucleare.
Quei ragazzi non capirono il potenziale pericolo,forse Ettore si.
Nonostante fosse seguito o monitorato a distanza con quella vigilanza soft (credendolo collaborativo) poteva permettersi di giocare le sue mosse e con i suoi tempi.
Durante quegli esperimenti Segrè ed Amaldi facevano la spola tra casa sua e l'istituto sperando di stimolare la sua curiosità e ricevere un contributo fondamentale ed illuminante per le loro ricerche.
I ragazzi andavano alla cieca ed a tastoni provavano ad esclusione componente dopo componente.
Non bastava il lavoro pratico di laboratorio ma servivano i calcoli,i calcoli di Ettore avrebbero velocizzato quella ricerca.
(anche durante il Progetto Manhattan Fermi avrebbe voluto i calcoli di Ettore)
Forse Ettore stava studiando in via teorica ( i famosi calcoli accennati da Carrelli) cio' che loro stavano sperimentando forse per provare a sviarli ed arrivando prima di loro cercare di fare le sue contromosse.
In quel periodo di autoisolamento studiava anche economia politica,medicina e i rapporti tra le forze navali militari.
Stava guardando oltre per capire dove la Germania sarebbe potuta arrivare?
Quali potessero essere le reazioni nucleari sul corpo umano?
Come avrebbero potuto trasportare e lanciare queste armi nucleari?
Non possiamo saperlo.
Certo in questo periodo di isolamento avrà avuto incontri periodici con i tedeschi (a Firenze?Vedi storia Sig.ra Tebalducci) richiesti e necessari per recepire informazioni sulle ricerche italiane.
Credo plausibile e fisiologico avesse ricevuto anche le attenzioni della fazione opposta,come sara' per Fermi,Segrè ed altri passati in America.
In quella sua fase di allontanamento dall'Istituto gli incontri con Fermi (come disse D'agostino e Cocconi) erano rari e spesso sfociavano in liti.
Forse Fermi aveva capito che danneggiava o sviava le loro ricerche ed Ettore,da parte sua,gli rimproverava di essersi incamminato verso qualcosa di troppo sbagliato?
«La fisica è su una strada sbagliata. Siamo tutti su una strada sbagliata»
Anche Rasetti in maniera disperata e con profondo pentimento si accorse che il progetto Manatthan (non volle partecipare e si "rifugio'" in Canada) avrebbe portato a qualcosa di brutto e divenne convinto che coloro che insistettero su quella strada erano delle persone brutte e non potevano certo considerarsi degli scienziati.
La scienza non deve servire la brutale guerra.
Perchè Ettore partecipó al concorso di Palermo?
Voleva allontanarsi da Roma?
Voleva seguire da vicino gli studi di Segrè?
Forse continuavano lì gli studi atomici e della fissione nucleare lontano da Roma,lontano da Corbino e le attenzioni fasciste,magari facendo credere che all’Istituto continuassero ma che fossero in stallo (visto gli scarsi contributi economici) e nel frattempo Segre' li avrebbe continuati a Palermo (chi finanziava quelle ricerche?) ed avrebbe tenuto informati gli americani che gia' avevano preso contatti con lui e con Fermi?
Perchè proprio a Palermo?
C'è un collegamento tra Palermo e gli americani e le loro intelligens?
Perchè Ettore scelse quella data per il viaggio a Palermo?
Partiva qualche nave,vi era qualche evento,vi era un motivo logistico o semplicemente l'opportunita' di una fuga invisibile?
Ettore disse che sarebbe andato a Palermo illudendo Segrè e Fermi di essersi convinto a passare dalla parte degli americani e diceva di volerne parlarne con loro?
Voleva verificare le loro ricerche e far credere di decidere se era erano degni della sua presenza?
Credo che li prese proprio in giro!
Ettore partì.
Sicuramente seguito da entrambe le spie delle due parti.
Ma a Palermo riuscì a scomparire.Cosi’ fece credere.
Fece tutto da solo?
Credo che anche un genio come lui realisticamente e necessariamente avesse bisogno di un'altra "organizzazione" di supporto per la sua scomparsa.
L'unica organizzazione che poteva oscillare navigando tra le varie forze in campo era quella del Vaticano o di parte di esso.
Il braccio operativo era quello dei gesuiti??Forse si.
Oppure quello dei salesiani?E chi lo sa.
Tanta gente è fuggita grazie agli ordini religiosi.
Ma come riuscì Ettore a scomparire?
Usando la fantasia ipotizziamo che :
-non prese mai il traghetto per Palermo e si allontao’ da Napoli
-dopo essere sbarcato fu prelevato e tramite quanat o cunicoli sotterranei (ipotesi affascinante da romanzo di Natoli) arrivo' magari a Casa professa o a Santa Chiara e da li' (come suggerisce il Gatto di Majorana di Nino Raffa) sia stato trasferito via terra verso la Calabria e dintorni.(Serra San Bruno o Perdifumo)
Con un qualsiasi mezzo,magari uno delle poste regie "...magari viaggiando con questo stesso foglio..."
Dopo la scomparsa sia lui che i suoi inseguitori presero tempo e depistarono le ricerche.
Ettore o chi per lui disse all'albergo (telegramma) di tenere la stanza chiusa fino a lunedi.
Forse uno dei suoi inseguitori,Carlo Price spostó le indagini/ricerche verso Napoli per permettere ai suoi uomini di cercare bene Ettore in Sicilia.
(magari lo stesso ingaggio' qualcuno e fece credere che Majorana prese il traghetto per Napoli)
Testimone della sua presenza sul traghetto è Vittorio Strazzeri.
(chi era?Forse una spia tedesca?Visto che la figlia viveva in Germania sposata ad un tedesco)
Anche Strazzeri (era professore nello stesso istituto di Segre') fece intendere che arrivó a Napoli forse per lo stesso motivo di Price.
Lo stesso,mesi dopo suggerì al fratello di Ettore qualcosa che la sua intelligence aveva appurato : di cercarlo in qualche convento nel sud Italia.
Anche la madre premeva per questa ipotesi ma certo spinta solo per amore materno.
Ma trovarlo significava consegnarlo al fascismo e quindi dalla parte dei tedeschi.
I fratelli che forse sapevano le reali motivazioni di Ettore fecero delle ricerche private e forse lo trovarono ma non riuscirono a convincerlo a tornare a casa o a cercare altri tipi di protezioni.
Ettore infatti fu nascosto dal Vaticano in terre poco accessibili,in un convento tra la Calabria e la Campania.
Forse questi ecclesiastici avranno usato la loro influenza secolare verso altri settori accomunati dallo stesso animo antifascista : come le mafie o la massoneria.
Oppure mi sento di azzardare un intervento/mediazione del Colonello Eugen Dollman molto vicino agli ambienti vaticani e gia' resosi protagonista di vari fughe e depistaggi di civili al fine di aggraziarsi gli americani per i quali collaborera' e grazie ai quali non verra' portato al processo di Norimberga.
Questi o alcuni di questi fattori avranno poi influito a depistare l'Ovra (Bocchini era amico di Dollmann) e le forze dell'ordine.
"I morti si trovano,sono i vivi che possono scomparire".
Magari saranno riusciti a convincere gli alleati che Ettore sarebbe stato calmo e nascosto fino a quando tutto non si sarebbe sistemato in Europa.
Ma cosi' non fu.Purtroppo scoppió la guerra e si arrivó al progetto Manatthan.
Ettore serviva e dopo lo sbarco alleato venne cercato,con o senza il permesso del Vaticano.
Stavolta gli americani potevano penetrare massicciamente in Italia.
Ma Ettore da tempo aveva lasciato l'Italia direttamente per il Sud America come missionario.
Come riuscì a lasciare l'Italia?
Forse grazie alla cosiddetta "via dei monasteri" o una nascente "ratline",come membro di un ordine religioso o della Croce rossa partendo dalla Spagna.
Da li' Ettore arrivó in Argentina e poi in Venezuela.
Anche Pontecorvo nel 1990 suggeri’ a Bernardini che Ettore "é finito all'Ovest" .
Si puo’ intendere per collaborare alla crescita del nuovo stato della Germania Ovest ma invece credo proprio che quell’Ovest  fosse ancora piu' in la'.
Dopo l’esperienza sudamericana (fine anni 50 primi anni 60)e gli anni a seguire non mi sento di ipotizzare altro ma sono convinto che tornó in Italia.
Sempre con l'aiuto/controllo del Vaticano rimase defilato pur riprendendo qualche contatto con il mondo accademico (Bernardini al CERN?).
Avra' preso i voti o comunque visse con qualche ordine monastico e mori' tra il 1960 ed il 1965?
(Dopo la sua morte intitolarono in suo onore il Centro di cultura scientifica e l'amico Amaldi scrisse la sua biografia)
Detto cio' qualcuno vicino a Majorana sapeva il perchè ed il dove (i fratelli,Giovannino Gentile) e qualcun altro (Fermi,Segre'...) sapeva che questi sapevano.
Prima di morire Giovannino Gentile stava scrivendo una nota su Ettore per la Treccani : ''Chi l'ha conosciuto personalmente puo' in qualche modo trovare plausibile una crisi spirituale scoppiata nell'animo di Ettore Majorana; non puo' tuttavia non trovare misteriosa la sua scomparsa, perche', per quanto avesse poco interesse per gli aspetti pratici della vita, era un uomo sempre saldamente piantato con i piedi sulla terra''.
Puo' trovare spazio l'ipotesi della cattura?
Anche Giovannino lo credeva davvero morto?(vedi lettera di Bernardini a Gentile nel 1939)
Cosa sapeva Giovannino?
Giovannino Gentile mori' davvero per una setticemia??
Fermi parlava di Ettore come un genio (lo stimava tantissimo come scienziato) che pero' era privo di "buon senso" facendo capire che con la sua decisione spreco' un immensa occasione.
Segre',addirittura pieno di astio e rancore,influenzo' l'opinione pubblica con l'idea che Ettore fosse "quasi un nazista" (Sciascia critico' questa ipotesi aspramente) ,sminui' il suo operato e la sua persona "in Italia vi sono stati anche altre fisici importanti" e voleva privarlo di quell'umana compassione e rispetto che si ha per il ricordo di un defunto ".....lasciatelo dormire in pace".
“Dormire”…..assopire il suo ricordo e non “riposare”,poiché ben operato in vita.
La scomparsa di Ettore forse evito' catastrofi e tragedie durante le battaglie in Europa o altre che sarebbero nate,non contribuendo al programma militare tedesco (in corso) ed alleato (successivo).
In mano naziste se ne sarebbe fatto un uso molto devastante.
In mano agli americani (qualche anno prima) forse sarebbe stata usata strategicamente per sconfiggere il nazismo al costo di tante vite cosa che purtroppo venne fatta lo stesso in maniera eccessiva e disumana sulla popolazione Giapponese.
Cosa per me incomprensibile.
(ma forse vi sono state motivazioni che vanno al di la' della mia umana comprensione)
I potenziali usi di entrambe le due potenze coinvolte (o anche altre.Vedi la Russia) quindi sarebbero stati comunque catastrofici ed pur non immaginando l'uso di una bomba atomica sul Giappone si poteva intuire fin da subito che vi sarebbe stato uno sviluppo eticamente ed umanamente sbagliato.
Ettore Majorana lo aveva capito,vide tutto questo.
Le forze alleate non obbligarono o uccisero chi si rifiuto' di contribuire alle ricerche scientifiche o belliche,importante non collaborassero con l'altra parte.
(e restando comunque sotto la loro protezione/tutela).
Ettore non collaboro' con nessuno.
Egli salvo' principalmente la propria vita e cosa piu' importante,ma storicamente non rilevabile e confutabile,la propria anima.
I tedeschi invece costringevano e punivano chi non collaborava con loro (vedi Domenico Rizzo e Franco Marconi).
Per Ettore scomparire significava sfuggire alla terribile ed incancellabile condanna della propria coscienza umana e scientifica.
E chissa',una condanna da parte della storia.
Ettore nella sua scienza vedeva una sconfinata umanita' ed un altissima etica che sfiorava quasi una religiosita' naturalmente razionale.
E' questa la strada giusta per la scienza.....

ANCORA UN AGGIORNAMENTO 12/02/2019
Dopo varie letture e ricerche piu' o meno sensate mi sono convinto della pista sud americana e che Ettore arrivo' in Argentina prima della seconda guerra mondiale.
Il Sud America,come gli Stati Uniti,fu visto come meta pulita,nuova e di riscatto per molti settori.
Quelle terre non erano state coinvolte dalla bruttezza e distruzione della guerra e molte imprese industriali e tanti altri settori (come la ricerca scientifica) erano in pieno sviluppo,poichè non distrutti dalla guerra.
Dopo la ripresa economica ed anche subito dopo la guerra poterono partire con logistiche e strutture ancora salde ed in sviluppo.
L'Argentina di Peron si profuse per una politica populista creando posti di lavoro,cosa simile ad altri stati del Sud America,come il Venezuela.
Quella era la nuova frontiera per menti brillanti ed avventurieri economici.
Vi trovo' riparo molta gente ricca e della media borghesia che scappava dalle leggi razziali,dalla guerra e dai tribunali post bellici.
I cosi' detti displaced person.
C'era di tutto in Sud America e molti erano li' per una nuova vita con un nuovo nome.
Ettore era uno di essi che seguendo l'onda ed il miraggio di un cambiamento e di una rinascita migliore,piu' pulita,arrivo' in Argentina in nave (della Lloyd Triestino o la Soc. Italia)
(o forse dopo la guerra :  29/01/1949 con il nome di Bini B2/I9/N14/I9)
Detto cio' invito tutti voi a leggere l'inchiesta/ricerca del libro "la seconda vita di Majorana" ed anche il libro “La seconda scomparsa di Majorana.
(anche Recami in  passato fece riferimento a questa pista e lo stesso Sciascia,a suo tempo,ne ricevette indicazioni)
A mio parere questa è la pista piu' credibile trovata fin ora,almeno per una parte della vita di Ettore.
(a supporto di questa ipotesi vi sono state alcune illustri testimonianze :
-Il fisico cileno Carlos Rivera incontro' la signora Frances Talbet ed il figlio Tullio Magliotti che dissero di aver conosciuto Ettore a Buenos Aires negli anni 50.
-La moglie dello scrittore guatemalteco Miguel Ange Asturias disse che Ettore era conosciuto a Buenos Aires e lo incontrava spesso a casa delle sorelle Manzoni)
Quindi adesso provero’ a ricostruire con supposizioni alquanto instabili o fantasiose cosa accadde dalla scomparsa fino allo sbarco in Argentina.
Andando a tastoni mi vien da dire che posso ipotizzare due filoni:

1 - Aiuto anarchico (socialisti/antifascisti)
2-  Aiuto dall’estero (complici argentini)
3 - Aiuto religioso (Padri vocazionisti/Gesuiti/Vaticano)

1- Ettore aveva abbracciato e fatti suoi gli ideali anarchici che spingevano verso un socialismo volto alla creazione di una grande federazione europea che fu la visione del Manifesto di Ventotene.
Cio' che nasce da quel manifesto si concilia con il suo ultimo scritto,pubblicato postumo da parte di Giovannino Gentile.
Ettore era divenuto simpatizzante del movimento "Giustizia e liberta' " di Rosselli.
(tra i sostenitori vi era Francesco Fausto Nitti che era in contatto con Oliverio Saverio Nicci zio di Ettore)
Forse per questo lo zio avanzo' l'ipotesi oggetto del "Promemoria Tunisi".
Molti anarchici si rifugiavano in Tunisia.
Per quale altro motivo?
Perchè avrebbe proposto questa probalita' : "...si suppone che possa essere partito per Tunisi"
In Tunisia vi erano antifascisti di varie correnti politiche e di pensiero.
Quindi secondo me ebbe dei documenti falsi e con l'aiuto degli anarchici/antifascisti tra il 25/03 ed il 30/03 riusci' ad arrivare in Svizzera. (forse a Ginevra).
Successivamente parti’ verso la Spagna (dalla Tunisia o dalla Svizzera) dove si sarebbe imbarcato per arrivare in Sud America.

2- Ettore si imbarco’ a Napoli il 25/03 per arrivare a Palermo dove la mattina del 26/03 spedi’ telegramma e lettera a Carrelli.
La sera del 26/03 si imbarco’ per Genova (comprando i documenti di uno sconosciuto) dove il 27/03 prese una nave (comprando i documenti di un certo Bini) che direttamente o con vari scali in altre nazioni lo porto’  in Argentina. (nave Neptunia parti’ il 10/10/1938)
O forse parti’ da Trieste (nave Oceania).
Nonostante nel 1938 per entrare in Argentina serviva un permesso di “libero sbarco” si era molto tolleranti con gli italiani verso i quali i controlli erano piu’ leggeri.(nel 1932 per entrare si doveva gia’ avere un contratto di lavoro).
Certo questi sono potenziali intoppi che realisticamente se occorsi non si potevano superare con la semplice fortuna ma con un aiuto sul posto.
Quali erano i contatti di Ettore in Argentina?I documenti per il viaggio se li procuro’ da solo o se li procuro’ poco prima dell’imbarco “comprandoli” dai loro proprietari? (cambiando la foto)

3a -Ettore fu mandato a Napoli per essere meglio controllato da Carrelli per conto di Fermi e quindi gli americani.
A Napoli fondamentalmente Ettore creo' una debole empatia con Carrelli,destando magari il suo biasimo e la sua compassione.
Carrelli in cuor suo soffriva la presenza cosi' ingombrante dell'illustre professore nel suo istituto,dove non si muoveva foglia che lui non volesse.
Faceva tutto lui in istituto praticamente.
Ettore riusci' a farsi consigliare un buono e fidato confessore in modo che egli potesse alleviare il suo turbamento e il suo sconforto.
Quel confessore fece molto di piu’ invece….
Quindi Carrelli non mantenne il ruolo impostogli e chissa’ per quali altri fini (politici,ecclesiali,massonici o semplicemente umanitari) volle aiutare Majorana a scomparire con il fondamentale aiuto di Francesco Cennamo.
(magari voleva semplicemente levarselo dai piedi nel “suo” istituto)
Fu Carrelli ad occuparsi dei contatti e della logistica,Cennamo invece si sostitui' ad Ettore nel viaggio Napoli-Palermo.
Ettore usci' dall'albergo Bologna abbastanza coperto,cappotto e cappello,e favorito dall'imbrunire fece cambio di abiti o si sostitui' con Cennamo gia' abbigliato al suo stesso modo.
Cennamo si imbarco' e prenoto' il viaggio di ritorno in cabina.
All'andata prese una cabina?
Fu pedinato da Napoli (forse no,vista l'improvvisa partenza) o solo successivamente da Palermo?
Sbarcato a Palermo fu grande la sorpresa di coloro che pedinavano Ettore.
(Charles Price da parte alleata o Vittorio Strazzeri da parte tedesca)
Non lo riconobbero o lo seguirono fino all'albergo Sole credendolo Ettore?
L'incontro con Segre' fu mandato a monte con grande astio dello stesso e di Fermi
(credevano che Ettore si fosse convinto ad unirsi a loro nell'avventura scientifica americana)
A Palermo Cennamo ,sconosciuto a tutti,alloggio' con i documenti di Ettore all'Albergo Sole (uscendo dall'albergo nessuno dei controllori fece caso a Cennamo visto che aspettavano che uscisse Ettore che apparentemente restava ancora nella camera d'albergo) ed invio' il telegramma e la lettera a Carrelli.
I due controllori rimasti spiazzati dalla scomparsa di Ettore si affidarono all'unico indizio scoperto che era la prenotazione di Ettore per il viaggio di ritorno Palermo-Napoli (con cabina) ma fu grande lo stupore quando Price e Strazzeri (che avevano scoperto e prenotato la stessa cabina di Ettore) si ritrovarono,in cabina,insieme ad un giovane sconosciuto : Cennamo.
Entrambi i contendenti successivamente seppero da fonti ecclesiastiche,riuscite a cogliere flebili indizi,che Ettore si trovava in un convento,da qualche parte nel sud Italia.
(vedi lettera di Strazzeri al fratello Luciano e ricerca,post sbarco alleato,dell'operazione Alsos)

Ettore inizialmente confesso' a Carrelli tutto il suo malessere,i sui dubbi e le sue paure figlie di un animo oppresso e ormai tormentato dal peso stesso del suo genio,ed anzi di trovare conforto per la sua anima ricevette un supporto per la sua fuga dal quel mondo.
Infatti oltre la pressione estera delle varie intelligences ad Ettore pesava molto di piu' il macigno del suo blasone e quell'onore di famiglia da soddisfare e far risplendere continuamente.
Le goccie decisive che fecero traboccare il vaso furono l'estenuante processo che coinvolse lo zio Dante,in cui si fece di tutto per scagionarlo a vantaggio dei Majorana
(gia' abbastanza svergognati da Salvemini durante le elezioni di un controverso governo Giolitti) e la perdita dell'unica persona che faceva da collante affettivo e rispetto familiare che era il padre.
La famiglia Majorana tutta ambiva ad i risultati e posizioni migliori,fin da piccolo Ettore era cresciuto con questa ansia da prestazione che lo rincorreva per ogni cosa che faceva.
Ettore gia' era un genio per natura ma il suo animo ribelle e rivoluzionario non sopportava l'obbligo e la pretesa cosi' materiale del risultato ostentato e condiviso pubblicamente.
Egli andava al di la’ del risultato ambendo a traguardi piu' metafisici e mentali.
Ettore non voleva seguire nessun percorso che fosse obbligato o pilotato,fosse una superpotenza o la famiglia.
Questo era il suo animo quando racconto' tutto a quel confessore e su esso riverso' anche i pericoli che potevano prospettarsi con l'avanzare degli studi della fisica atomica/nucleare ed il conseguente apporto personale ad essa.
Gia' Ettore era stato sicuramente avvertito o allettato da Heisenberg in Germania e da Fermi-Segre' qui in Italia per conto degli americani.
Forse Ettore non avrebbe cambiato i destini dell'umanita' o gli equilibri tra le super potenze ma i venti di guerra che si prospettavano era meglio affrontarli senza un fisico geniale quale lui era.
Con razionalita' e sicurezza scientifica Ettore sapeva di esserlo e di poter quindi essere decisivo.
Mi vien una domanda : in una Chiesa dove alcuni membri aiutarono i nazisti,che non si schiero' apertamente contro le leggi razziali e collaboro' tardi con gli alleati perchè questo confessore aiuto' Ettore a scomparire e con quale rete di aiuti e collaborazioni? 
Anche Fermi era stato "aiutato" da Ernesto Ruffini.
Qui con tanta buona volonta' e fantasia dobbiamo fare un salto a piè pari introducendo due possibili testimoni e motori della fuga di Ettore.

Ettore il 25/03/1938,dopo aver lasciato l'albergo Bologna e fatto perdere le sue tracce,si reco' a Perdifumo (si dice Carrelli avesse una casa a Perdifumo)
Quella figura spirituale che accolse i turbamenti di Ettore potrebbe essere stato Don Giustino Russolillo padre Vocazionista della chiesa di Pianura.
A Perdifumo vi era un altro convento dei vocazionisti.
Inizialmente Ettore si rifugio' nei boschi e nelle case dei pastori per allontanare ogni sospetto dai conventi e far calmare le acque,al momento opportuno scomparve dentro i conventi.
Quindi don Russolillo,dopo avergli dato ospitalita' in luogo ormai sicuro mise Ettore in contatto con colui che avrebbe potuto davvero mettere in atto la sua fuga,il gesuita Padre Salvatore Berganti priore di un convento.
Da ricordare che nel 1939 la famiglia dono' una cospicua somma ai gesuiti per la formazione di un missionario e cioè contribuirono a finanziare la fuga organizzata dal padre gesuita e i
suoi "complici".
(Ronconi afferma che la famiglia Majorana abbia ricevuto dalla Segreteria di stato vaticana delle documentazioni sulle ricerche effettuate dal Vaticano presso le varie congregazioni,alcune risposero altre no. Nel 1940 la stessa comunico’ alla famiglia che avevano sospeso le ricerche di Ettore Majorana)
Ettore si imbarco su una nave a largo di Punta Licosa e saluto' l'Italia per arrivare,dopo varie tappe,in Argentina.

3b- Ettore da anni conduceva vari studi in molte direzioni della fisica,spaziando su vari fronti.
Raramente pubblicava qualcosa e di tanto in tanto faceva intuire qualcosa di quegli studi,ai conoscenti, facendo trapelare un ilare convincimento di superiorita’ e con triste sarcasmo l’inutilita’ di quegli studi che non potevano essere condivisi poiché non compresi quasi da nessuno.
Tra quegli studi vi era anche quello del Polo magnetico (oltre al neutrino) e di conseguenza gli studi concernenti l’antimateria.
Il legame con il mondo accademico era con l’Istituto e con lo zio Quirino.
Infatti con lo zio Ettore intratteneva una corrispondenza che riguardavano varie situazioni ma anche quelle su vari studi scientifici.
Credo che Quirino grazie al contributo di Ettore cercasse di continuare e completare gli studi intrapresi con Guglielmo Marconi (Marconi mori’ davvero di infarto o fu ucciso?)
Ettore dopo il rientro dalla Danimarca e Germania capi’ che stavano maturando strani interessi intorno a vari scienziati sempre piu’ corteggiati dai regimi e superpotenze.
Visti i suoi studi (personali e con lo zio) ed il suo potenziale apporto geniale (lui si defini’,in una lettra allamico Piquè,un “genio immaturo”) Ettore penso’ bene di doversi allontanare prima dal mondo accademico e dopo dal “mondo”,almeno da quell’ambiente europeo sempre piu’ frenetico ed esaltato da varie ideologie o manie di grandezza o persecuzione che siano.
Per varie motivazioni legate all’organizzazione della sua fuga Ettore decise di partecipare al concorso con l’approvazione e l’aiuto dell’amico Giovannino (mi sfuggono i dettagli e le convinzioni di Giovannino e se fosse implicito un intervento del padre,scongiurando la mancata assegnazione della cattedra al figlio,per poter pilotare,tramite intercessione/pressione di Giovannino l’assegnazione ed il luogo della cattedra di Ettore)
Ettore fu assegnato all’Istituto di Napoli (forse per volere di Fermi?) e le pressioni su di lui divennero sempre piu’ frequenti (tedeschi ed inglesi/americani).
Se l’aiuto non parti da Carrelli come nel punto 3a  allora Ettore non si rivolse ad un semplice “confessore” ma,tramite intermediario,direttamente al papa Pio XI.
Pio XI gi’a una volta aveva consigliato/esortato Marconi a non insistere/continuare certi suoi studi e magari Ettore facendo leva sulle stese paure del passato prospetto’ l’esistenza di studi dallo sviluppo ancora piu’ pericoloso e certamente l’apporto di Ettore,forzato o volontario,avrebbe amplificato di piu’ i potenziali sviluppi.
Detto cio’ ,per una seconda volta,Pio XI dovette intervenire nel frenare l’evoluzione scientifica.
Ettore fu nascosto,venne messa su una messa in scena con indizi e comparse ed infine Ettore lascio’ l’Italia verso il Sud america come un comune ed anonimo missionario.


Nei primi anni del 900 l'Argentina si era aperta all'estero accogliendo tantissima gente ed accrescendo la popolazione e l'economia nazionale.
E poi Peron era promotore di un nuovo socialismo populista e della visione utopica di una pace mondiale attraverso un nuovo tipo di socialismo che si presentava come “la terza posizione”.
Da qui in poi posso dare per buono l'inchiesta/ricerca storica descritta nel libro "La seconda vita di Majorana" e le informazioni/ricostruzione del libro “La seconda scomparsa di Majorana”
Come raccontato nel libro l'avventura sud americana di Fasani termina dopo il caos del 1958 in Venezuela con un rocambolesco ritorno in Italia,vestito da frate e con l'aiuto ecclesiastico.
Anche Ettore sara' stato consigliato a lasciare il Venezuela destinazione Svizzera o Germania.
In Svizzera/Germania Ettore collaboro' agli studi riguardanti la nascita' e l'utilizzo' di energia pulita ed illimitata. (o ricerche sul Monopolo magnetico)
In Svizzera si trovano il CERN (1954) - (magari Majorana ha collaborato all'accelleratore LHC) dove ritrovo' Gilberto Bernardini e il Centro di cultura scientifica Ettore Majorana (1962) fondato dal genero di Bernardini,Zichichi,che rimase affascinato da Majorana e per riverenza od opportunismo colse per primo l'omaggio ad Ettore. (forse la nascita del centro e la biografia scritta da Amaldi sono dediche ad Ettore dopo la recente morte?)
Si puo’ avanzare anche l’ipotesi che Ettore non ando’ in Svizzera ma nella Germania Ovest,luogo a lui caro,dove fece delle ricerche nel campo del nucleare o dell’energia pulita.
Allora la Germania Ovest era sotto il controllo americano.
Forse furono proprio gli americani ad aiutare Ettore a tornare in Europa.
Dopo il periodo svizzero/tedesco Majorana si ritiro' davvero e si diede o gli diedero una vecchiaia di contemplazione e pace magari proprio a Serra San Bruno dal quale si sposto' (entro il 1975 - visita di Sciascia- e comunque prima del 1984 -visita di papa Woytila) magari verso la certosa di Farneta (luogo di ritiro dell’ex Vescovo di Valencia,Salvador Montes de Oca) dove mori' nel 1987. 

E se invece Ettore Majorana non si fosse mai mosso da Napoli come fece capire Carrelli a Tartaglione negli anni 50 indicando una finestra di San Gregorio Armeno?? 
"Li' in quella stanza fa gli esercizi spirituali Majorana" (o forse vi resto' solo pochi mesi rientrato dal Venezuela in attesa della sua prossima destinazione?)
E se si fosse nascosto nei dintorni di Napoli come si dice nel libro "L'ultimo rifugio di Majorana" di Meo Fioravante.

Fra qualche anno saranno disponibili,poiché gia’ desecretati,tutti i documenti inerenti il pontificato di Pio XI e Pio XII ed allora sapremo se esistono testimonianze dirette sul caso Ettore Majorana.

Questo della scomparsa di Ettore Majorana è ancora una caso tutto da esplorare e vi sono ancora tante informazioni ed indizi da scoprire.....

Russo Luca , Carini 21/10/1983
















Libri editi in Italiano sulla biografia di Ettore Majorana e la sua scomparsa

1.       Nessuno mi trovera’ – Memorandum Majorana-
2.       La scomparsa di Ettore Majorana.Un affare di stato?
3.       Ettore Majorana.Caccia alla volpe
4.       Che cos’è reale.La scomparsa di Majorana
5.       Il vero Ettore Majorana
6.       La particella mancante.Vita e mistero di Ettore Majorana,genio della fisica
7.       Ettore Majorana.Un indagine storica
8.       Ettore Majorana,lo scomparso e la decisione irrevocabile
9.       Sulle tracce di Ettore Majorana e del cronovisore di padre Ernetti
10.   Tra scienza e lettere.Giovannino Gentile (e Cantimori e Majorana)
11.   A proposito di Majorana
12.   La seconda scomparsa di Majorana
13.   Il segreto di Majorana
14.   Tommaso l’omu cani.Drammatica e miserabile ipotesi sulla scomparsa di Ettore Majorana
15.   Ettore Majorana.Lo scienziato che spari’ nel nulla
16.   Il volo di Majorana
17.   Ettore Majorana,malato non immaginario.Indagini di un medico
18.   L’ultimo rifugio di Ettore Majorana
19.   Ipotesi sul “caso Majorana” .Una ricognizione conclusiva
20.   Ettore Majorana o del diritto all’alterita’
21.   Sulle tracce di Majorana.Diario di Sicilia
22.   La seconda vita di Majorana
23.   Ettore e Quirino Majorana : tra fisica teorica e sperimentale
24.   La scomparsa di Ettore Majorana.C’è qualcuno che sa
25.   L’angelo che custodiva gli atomi.Ettore Majorana fra le mura di una certosa?
26.   Ettore Majorana : un breve sogno tra destino e metafora
27.   L’ultimo rifugio di Ettore Majorana
28.   Cercando Majorana
29.   Mistero Majorana.L’ultima verita’
30.   Che cos’è reale?
31.   Nome in codice: operazione Ettore Majorana.Misteri di un indagine a sorpresa
32.   Il caso Majorana.Epistolario,documenti,testimonianze
33.   Ipotesi inedita sulla scomparsa di Ettore Majorana e due note personali dell’autore
34.   La cattedra vacante.Ettore Majorana : ingegni e misteri
35.   Considerazioni su Ettore Majorana
36.   Cippo 382 alias Ettore Majorana:il clochard eremita asceta in Aspromonte
37.   La vita e le opere di Ettore Majorana
38.   Risultanze “serie” e conclusive su Ettore Majorana
39.   Ettore Majorana.Un giorno di marzo
40.   Ettore Majorana,lo scomparso
41.   Il papa e l’inquisitore
42.   La decisione inevitabile.la fuga di Ettore Majorana
43.   Il taccuino incompiuto.Vita segreta di Ettore Majorana
44.   L’atomica ed il chiostro
45.   I paesi delle ombre.La scomparsa di Ettore Majorana ,Hemingway e quasi altre trenta storie
46.   A proposito di Majorana
47.   Il gatto di Majorana/La bomba di Majorana
48.   La seconda vita di Majorana
49.   Mistero Majorana,l’ultima verita’
50.   Il destino di Ettore Majorana:marzo 1938,il genio della fisica atomica
51.   Il segreto di Ettore Majorana
52.   Majorana ha vinto il nobel
53.   Il caso Majorana:risolto il giallo dopo ottanta anni?
54.   Sciascia,Savinio e La scomparda di Majorana
55.   Rivelazioni sulla scomparsa di uno scienziato,Ettore Majorana
56.   Dossier Majorana
57.   Il mare di Majorana
58.   In cerca di Klingsor
59.   Martin Mystere n° 191 – Il caso Majorana-
60.   Majorana ha vinto il nobel
































SUPPOSIZIONI ED AVVISTAMENTI PRESUNTI

Pista argentina
-Fuga da Genova fine Giugno 1950 sulla nave Giovanna C.. in compagnia di Eichmann diretto a Buenos Aires (vedi foto ritrovatagli addosso nel 1960 dopo la cattura) 
-A Buenos Aires Majorana si occupa di ingegneria o è un monaco o un professore.
(forse usa il suo vero nome)
Carlos Rivera seppe che nel 1950 Majorana frequentava Hotel Continental vicino universita' scienza (19 su 29 libri combaciavano con la biblioteca personale di Majorana.9 della stessa edizione).In Argentina viveva tra Rosario e Santa Fe'.
Amico della famiglia Talbert,sorelle Manzoni,Blanca Asturias,Casa editrice Losada,Ing. elettrico Tullio Magliotti (collega?)

Pista venezuelana
Arrivo 1954?
Francesco Fasani (autista/meccanico) lo conobbe alla fine degli anni 50 anni circa.
Viveva con una donna a San Raphael/san Augustin (tra Valencia e Maracai).
Foto del 12/06/1955 Fasani/Bini a Valencia
Cartolina 1920 da Quirino M. a W.G. Conklin (USA) "su esperienze di laboratorio per individuare la natura della forza di gravita'"
Si rifugio' in un convento cappuccini dopo il colpo di stato 1958.
Testimoni : Ciro Grasso,Ing. Leonardo Cuzzi "Nardin" di Udine (arrivo 1950),Carlo Venturi (arrivo 1928) amico di Bini,ricco imprenditore con legami politica Peron e ditt. venezuelano Jimenez.


Avvistamento : "Uomo di Visciano"  (NA). Monastero dei camandolesi.
Ricoverato all'ospedale di Nola di nefrite nell 46/47.Mori' nel 1952.
Testimone Fra emanuele.

Avvistamento : Monastero di Subiaco RM di Santa Maria Scolastica o dell’Eremo (vicino Rocca Santo Stefano).Tra gli anni 70 ed il 2003.(collaboro’ con Padre Ernetti?)

Avvistamento : Certosa San Bruno. (Tesi Sciascia).
Vedi dichiarazione Papa Giovanni Paolo II dopo visita.
Fino al 1970 si chiamava Frate Antonio (Priore Villibrodo Pjnenburg)

Avvistamento : Chiaravalle (CZ) per curarsi dalla tubercolosi o sifilide.
Testimone Dott. Mario Ceravolo

Avvistamento  : San Luca (RC).Era un orologiaio di nome Giovanni Carlino,sposato con Immacolata Salerno.Morto 08/06/1962 e sepolto a Catania.

Avvistamento : Convento San Gregorio armeno Testimone Carrelli e Elio Tartaglione.Anni 50

Avvistamento : Senza tetto a Roma sui gradini della Universita' gregoriana a piazzetta della Pilotta.Testimone Mons. Di liegro (fondatore Caritas) 1981

Avvistamento :  Fine anni 60 viveva in una casa anas sulla pronvinciale tra Caltagirone e Mirabella Imbaccari

Avvistamento : Perdifumo (convento gesuiti)  priore Salvatore Bergantini 

Avvistamento : Nel 1986, un ufficiale israeliano, David Neelan, intervistato dal Times,avanza la tesi di un Majorana rifugiato in Australia, ancora vivo.Neelan era un capitano del Mossad.

APPUNTI E ANNOTAZIONI VARIE DI CONTORNO

-La CIA segue i suoi studi del 1932 gia' nel 1951.Nel 1964 crearono un dossier acquisendo uno studio fatta dai Russi Neudachin,Orlin e Smirnov presentato alla 13esima conferenza annuale di spettrografia nucleare a Kiev 25/01-02/02 1964 sul “Il Monopolo quale parte delle forze di Majorana e la quadruplicazione del nucleo nei nuclei leggeri”. Luciano deposito' dal notaio Barbagallo di Catania una dichiarazione dove certificava che aveva sentito il fratello parlare del monopolo magnetico)

-Al congresso sulla Fisica del 1974 Rassetti senti' Rabi,Welsskopf e Wigner dicendo che era morto da poco Majorana
Nelle intercettazioni radio si parla della fuga dei nazisti e di un certo K. (ipotesi Klingsor) si pensa sia fuggito insieme a Boremann (calcoli implosione bomba plutonio).Ne parla Cattaneo sull'Espresso "La scomparsa di Majorana"
In altre intercettazioni alleate di radio Barcellona si parla di un certo M.

-Testimonianza Sig.ra Tebalducci 1934/1935 al circolo degli studenti si incontrava con degli stranieri trasandati

-Charles Price era in realta' Zedick il giusto ebreo russo faceva parte dei servizi segreti Inglesi.Nativo di Odessa e residente a Glasgow.Nel 1927 diventa cittadino britannico.Forse è un agente dell'Irgun Zwai Leumi, l'organizzazione spionistica del futuro Stato di Israele; o lo «sprovveduto» che all'università di Palermo aveva incontrato il Nobel Emilio Segrè, titolare della cattedra di fisica, per sollecitarlo a organizzare in città una cellula di attivisti sionisti; oppure un membro dei Servizi segreti del Regno Unito i cui interessi politici all'epoca coincidevano con quelli di Israele. 

-Versione alternativa della lettera alla famiglia :
 “Non posso resistere.Io non posso piu' resistere!E' ineluttabile che io compia quello che sto per compiere.Perdonatemi!”

-Il progetto atomico americano si era arenato/bloccato per i calcoli.
Poi il 16/07 si sblocca e si arrivera' al Trinity test di Alamogordo

-Missione ALSOS : avevano catturato Heisenberg ed altri scienziati tedeschi.Sbarcati in Italia cercarono nelle universita' di Brindisi,Napoli e Taranto (Spettacolo Copenaghen incontro Bhor-Heisenberg 1940)

-Nave Castellon nave tedesca che partiva da Palermo con scalo a Catania nel 1938

-Storia del sommergibile U-977e U-530 che porto' nazisti in Argentina,Mar de la plata
(libro Oltre il mare sud di J. Solinas)

-Il fisico olandese Sam Goudsmit divenne frate (citato nel libro di Sciascia?)

-Mussolini chiese conferma all'ambasciatore Anfuso se Majorana fosse in Germania.
Anfuso poco prima aveva riferito che stavano lavorando ad un raggio che poteva distruggere a km di distanza

-Corazzata Roma della classe Littorio comandata da ammiraglio Bergamini venne bombardata da bomba tedesca FX il 09/09/1943 presso lo stretto di Bonifacio.

-Testimonianza del giornalista Goffredo Coppola : nel 1945 al Congresso scientifico in Germania si parlo' di disintegrare l'atomo con un processo elettronico generando una potenza su vaste aree e per km

-Test tedesco atomico nel 1944 sul mar baltico.Testimone Luigi Pomersa  (Otto Hann e Lise Meittner??)


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